Diocesi di Koszalin-Kołobrzeg

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Diocesi di Koszalin-Kołobrzeg
Dioecesis Coslinensis-Colubregana
Chiesa latina
Suffraganea dell'arcidiocesi di Stettino-Kamień
 
Provincia ecclesiastica
Provincia ecclesiastica della diocesi
Collocazione geografica
Collocazione geografica della diocesi
 
VescovoZbigniew Jan Zieliński
AusiliariKrzysztof Zadarko[1]
Vescovi emeritiEdward Dajczak
Presbiteri541, di cui 412 secolari e 129 regolari
1.517 battezzati per presbitero
Religiosi135 uomini, 227 donne
 
Abitanti911.700
Battezzati820.960 (90,0% del totale)
StatoPolonia
Superficie14.640 km²
Parrocchie221
 
Erezione28 giugno 1972
Ritoromano
CattedraleImmacolata Concezione
ConcattedraleAssunzione di Maria Vergine
Santi patroniSant'Adalberto di Praga
San Massimiliano Maria Kolbe
Indirizzoul. Księdza Kardynała Stefana Wyszyńskiego 25, Skr. p. 167, 75-950 Koszalin, Polska
Sito webwww.koszalin.opoka.org.pl
Dati dall'Annuario pontificio 2022 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Polonia

La diocesi di Koszalin-Kołobrzeg (in latino Dioecesis Coslinensis-Colubregana) è una sede della Chiesa cattolica in Polonia suffraganea dell'arcidiocesi di Stettino-Kamień. Nel 2021 contava 820.960 battezzati su 911.700 abitanti. È retta dal vescovo Zbigniew Jan Zieliński.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi comprende parte dei voivodati della Pomerania, della Pomerania Occidentale e della Grande Polonia e si estende sui comuni di Koszalin, Słupsk, Piła, Kołobrzeg, Szczecinek, Wałcz, Białogard, Ustka, Trzcianka, Świdwin, Darłowo, Sławno, Złocieniec, Miastko, Drawsko Pomorskie, Jastrowie, Połczyn-Zdrój, Czaplinek, Sianów, Czarne, Krzyż Wielkopolski, Karlino, Bobolice, Borne Sulinowo, Kalisz Pomorski, Kępice, Okonek, Barwice, Polanów, Mirosławiec, Tychowo, Gościno, Człopa, Biały Bór, Tuczno, Szydłowo, Wieleń (parte settentrionale).

Confina a nord con il mar Baltico, a ovest con l'arcidiocesi di Stettino-Kamień, a sud con la diocesi di Zielona Góra-Gorzów, con l'arcidiocesi di Poznań, con l'arcidiocesi di Gniezno e con la diocesi di Bydgoszcz e a est con la diocesi di Pelplin.

Sede vescovile è la città di Koszalin, dove si trova la cattedrale dell'Immacolata Concezione di Maria Vergine. A Kołobrzeg sorge la concattedrale dell'Assunzione di Maria Vergine. In diocesi sorgono anche la chiesa della Santa Famiglia a Piła, già cattedrale della prelatura territoriale di Schneidemühl, e la basilica minore dell'Assunzione della Beata Vergine Maria a Skrzatusz, nel comune di Szydłowo[2].

Il territorio si estende su 14.640 km² ed è suddiviso in 24 decanati e in 221 parrocchie.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Kołobrzeg fu sede di una diocesi medievale, eretta nel 1000 come suffraganea dell'arcidiocesi di Gniezno, che fu la prima sede metropolitana polacca. Fu nominato come primo, ed unico vescovo, Reinbern. La sua politica di distruzione degli idoli pagani portò ad una sollevazione popolare che lo costrinse alla fuga. Caduto in disgrazia presso il re, fu arrestato e morì in prigione nel 1012 o 1013. Alla sua morte la diocesi fu soppressa. Ignoto è il luogo della primitiva cattedrale. All'inizio del XIII secolo fu costruita la chiesa di Santa Maria, diventata nel 1219 una collegiata, con un proprio capitolo e una scuola capitolare. Ricostruita in stile gotico all'inizio del XIV secolo, fu distrutta nel 1945. Ricostruita, è diventata la concattedrale della diocesi di Koszalin-Kołobrzeg.

L'odierna diocesi è stata eretta il 28 giugno 1972 con la bolla Episcoporum Poloniae di papa Paolo VI, ricavandone il territorio dalla diocesi di Berlino (oggi arcidiocesi) e dalla prelatura territoriale di Schneidemühl. Originariamente era suffraganea dell'arcidiocesi di Gniezno.

Il 25 marzo 1992 nell'ambito della riorganizzazione delle diocesi polacche voluta da papa Giovanni Paolo II con la bolla Totus tuus Poloniae populus, è entrata a far parte della provincia ecclesiastica di Stettino-Kamień. Contestualmente ha ceduto porzioni di territorio alla diocesi di Pelplin[3] e ha inglobato porzioni di territorio che erano appartenute alla diocesi di Gorzów (oggi diocesi di Zielona Góra-Gorzów)[4].

Il 24 febbraio 2004 ha ceduto ancora una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Bydgoszcz.

Cronotassi dei vescovi[modifica | modifica wikitesto]

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi nel 2021 su una popolazione di 911.700 persone contava 820.960 battezzati, corrispondenti al 90,0% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1980 929.000 983.000 94,5 363 255 108 2.559 116 289 183
1990 967.200 1.019.700 94,9 459 343 116 2.107 124 314 229
1999 850.000 930.000 91,4 504 385 119 1.686 130 288 220
2000 849.500 928.000 91,5 506 388 118 1.678 128 273 223
2001 850.000 935.000 90,9 522 397 125 1.628 131 257 223
2002 850.000 933.000 91,1 522 411 111 1.628 119 276 226
2003 890.000 965.050 92,2 537 418 119 1.657 126 276 227
2004 890.000 965.000 92,2 537 419 118 1.657 125 276 227
2006 910.900 925.000 98,5 527 415 112 1.728 119 255 217
2013 833.058 912.929 91,3 565 441 124 1.474 131 231 220
2016 833.058 912.929 91,3 563 433 130 1.479 135 227 220
2019 811.430 901.120 90,0 536 412 124 1.513 129 234 221
2021 820.960 911.700 90,0 541 412 129 1.517 135 227 221

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Vescovo titolare di Cavaillon.
  2. ^ Decreto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, 9 novembre 2018; Prot. 307/18
  3. ^ La diocesi di Pelplin ha acquisito i decanati di Bytów, Człuchów, Główczyce, Lębork, Łeba e Łupawa. Vedi: (PL) Nuncjatura apostolska v Polsce, Dekret o ustanoviwieniu i określeniu granic nowych diecezji i prowincji kościelnych w Polsce oraz przynależności metropolitanej poszczególnych diecezji, in Wrocławskie Wiadomości Kościelne, kwiecień-czerwiec 1992 r., XLV, 2, p. 150
  4. ^ Dalla diocesi di Gorzów ha acquisito i decanati di Piła e Trzcianka e le seguenti parrocchie scorporate dal decanato di Drezdenko: Dzierżążno Wielkie, Krzyż Wielkopolski, Wieleń nad Notecią e Żelichowo. Vedi: (PL) Nuncjatura apostolska v Polsce, Dekret o ustanoviwieniu i określeniu granic nowych diecezji i prowincji kościelnych w Polsce oraz przynależności metropolitanej poszczególnych diecezji, in Wrocławskie Wiadomości Kościelne, kwiecień-czerwiec 1992 r., XLV, 2, pp. 149-150

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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