Costituzione della Grecia

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Costituzione della Grecia
(EL) Σύνταγμα της Ελλάδας[1]
Stemma dell’odierna repubblica parlamentare
StatoGrecia (bandiera) Grecia
Tipo leggeLegge fondamentale dello Stato
LegislaturaLegislatura Costituente
(nata dalle elezioni parlamentari del 1974)
Promulgazione9 giugno 1975[2]
In vigore11 giugno 1975
SostituisceCostituzione del 1973
(de facto)
Costituzione del 1952
(parzialmente, de iure)[3]
Testo
Testo della Costituzione (PDF), su astrid-online.it.

La costituzione della Grecia vigente (in greco Σύνταγμα, Sýntagma) fu adottata dalla quinta Assemblea Costituzionale degli Elleni ed entrò in vigore nel giugno 1975, dopo che, nel luglio 1974, era caduto il regime dei colonnelli. È stata sottoposta a revisione nel 1986, nel 2001 e nel 2008.

Contesto storico

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È del novembre 1973 la rivolta degli studenti dell'Università Politecnica di Atene, che diede il primo forte scossone alla dittatura dei colonnelli. Il tentativo da parte di Ioannides di rovesciare l'arcivescovo Makarios III a Cipro, attraverso l'utilizzo di un'organizzazione filo-ellenica (EOKA-B), è spesso visto come una sorta di diversivo rispetto alla crisi interna[4], che si chiude comunque con il fallimento dell'operazione militare di fronte all'intervento turco.

L'ex premier Karamanlis fu richiamato da Parigi, dove si era autoesiliato fin dal 1963. Nel dicembre 1974, la monarchia fu definitivamente abolita con referendum, e l'11 giugno 1975 entrò in vigore la Costituzione Repubblicana.

Caratteristiche

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La Costituzione consta di 120 articoli ed è ripartita in 4 parti:

  • La prima (gli articoli 1-3), elementi di base, dichiara la Grecia una democrazia parlamentare repubblicana (Προεδρευόμενη Κοινοβουλευτική Δημοκρατία) e conferma la predominanza della Chiesa ortodossa in Grecia.
  • La seconda parte (articoli 4-25), riguarda i diritti individuali e collettivi, la cui protezione è stata rinforzata dopo la revisione del 2001. Le nuove linee guida regolano infatti materie come la protezione dei dati personali e le competenze di alcuni organismi.
  • La terza parte (articoli 26-105) descrive l'organizzazione e il funzionamento dello Stato. L'articolo 28 integra formalmente le leggi internazionali e le convenzioni internazionali al diritto greco.
  • La quarta parte (articoli 106-120) include disposizioni speciali, conclusive e transitorie.

La Costituzione del 1975 appare come una revisione di quella del 1952, affine, a sua volta, a quella del 1927. Essa poi riprende la proposta di revisione del 1963. La nuova carta prevede diritti sociali e individuali (come la protezione dell'identità genetica o quella dei dati personali dai processi elettronici), aggiornando in termini democratici la vita politica del paese. La forma di governo introdotta è una repubblica parlamentare presidenziale, in cui il capo dello stato interviene attivamente nella vita politica[5]. Si assiste poi a un rafforzamento degli enti locali.[6] È l'art. 102 a definire i termini di mandato di municipalità e comuni e il loro rapporto con lo Stato. Monte Athos, dal canto suo, viene riconosciuto distretto autonomo[7].

L'importante ruolo di collante nazionale appare attribuito alla Chiesa di Grecia. Il presidente della Repubblica presta giuramento "nel nome della Santa e Consustanziale e Indivisibile Trinità"[8]. L'articolo 3 riconosce alla Chiesa ortodossa il ruolo di religione prevalente e il suo terzo comma vieta l'alterazione dei testi sacri[9]. Sulla carta di identità dei greci compare l'appartenenza religiosa[10].

La carta costituzionale greca prevede, con l'art. 100, l'istituzione di un tribunale supremo, la Corte Suprema Speciale[11] (Ανώτατο Ειδικό Δικαστήριο), destinata a trattare le più delicate questioni costituzionali. Non si tratta di una corte permanente: si riunisce solo nei casi che rientrano nelle sue competenze. Le sue decisioni sono irrevocabili e vincolanti per tutte le altre corti, incluse le tre corti supreme (la Corte di Cassazione, il Consiglio di Stato e la Corte dei Conti).

  1. ^ Dalla sua approvazione iniziale e fino al 1986, Σύνταγμα της Ελλάδος
  2. ^ La lavorazione della bozza era ufficialmente iniziata subito dopo il referendum dell’8 dicembre 1974.
  3. ^ Con il ritorno del governo civile sotto Costantino Karamanlis in seguito alla caduta del regime dei colonnelli, il nuovo governo, agendo in circostanze straordinarie, emanò un "Atto costitutivo" che annullò la costituzione del 1973. In attesa di un referendum su una nuova costituzione, la costituzione del 1952 fu provvisoriamente restaurata, «salvo gli articoli sulla forma dello Stato» (con un riferimento a quella che era la forma monarchica, la cui esistenza sarebbe stata decisa con il referendum del 1974
  4. ^ I colonnelli prendevano il potere ad Atene. Una dittatura destinata a durare fino al 1974 Archiviato il 1º dicembre 2012 in Internet Archive., articolo di Antonello Sacchetti su ilcassetto.it.
  5. ^ È proprio alla limitazione del potere dell'organo presidenziale che sarà destinata la revisione messa in atto nel 1986.
  6. ^ "30 anni dopo la Costituzione del 1975 - Le Costituzioni greche da Rigas ad oggi" in mostra al Parlamento ellenico, articolo di Arianna Caputi, su mondogreco.net.
  7. ^ Scheda sulla Grecia in 7doc.it.
  8. ^ (IT) COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA GRECA (9 giugno 1975), art 33 c. 2 (RTF), su parlalex.it.
    «Il Presidente della Repubblica, prima di assumere le sue funzioni, presta il seguente giuramento davanti alla Camera dei deputati: «Io giuro in nome della Santa, Consustanziale ed Indivisibile Trinità di osservare la Costituzione e le leggi, di vegliare sulla loro fedele osservanza, di difendere l’indipendenza nazionale e l’integrità del Paese, di proteggere i diritti e le libertà dei greci e di servire l’interesse generale ed il progresso del popolo greco».»
  9. ^ Le radici laiche dell'Europa Archiviato il 20 agosto 2008 in Internet Archive., articolo da ilfoglio.org.
  10. ^ Grecia, ed. Touring Club Italiano, pag. 15.
  11. ^ Da non confondere con la corte speciale prevista dall'art. 86.

Collegamenti esterni

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