Cold War (film 2018)

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Cold War
Tomasz Kot e Joanna Kulig in una scena del film
Titolo originaleZimna wojna
Lingua originalepolacco
Paese di produzionePolonia, Regno Unito, Francia
Anno2018
Durata89 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,37:1
Generedrammatico, sentimentale
RegiaPaweł Pawlikowski
SoggettoPaweł Pawlikowski
SceneggiaturaPaweł Pawlikowski, Janusz Głowacki
ProduttoreEwa Puszczyńska, Tanya Seghatchian
Produttore esecutivoNathanaël Karmitz, Lizzie Francke, Rohit Khattar, John Woodward, Jeremy Gawade, Daniel Battsek
Casa di produzioneOpus Film, Apocalypso Pictures, MK Productions, Arte France Cinéma, Canal+ Polska, Kino Świat, EC1 Łódź - Miasto Kultury, Mazowiecki i Warszawski Fundusz Filmowy, Slaski Fundusz Filmowy, Podkarpacki Fundusz Filmowy
Distribuzione in italianoLucky Red
FotografiaŁukasz Żal
MontaggioJarosław Kamiński
ScenografiaMarcel Sławiński, Katarzyna Sobańska
CostumiAleksandra Staszko
TruccoWaldemar Pokromski
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Cold War (Zimna wojna) è un film del 2018 diretto da Paweł Pawlikowski.

Il film, che ha ricevuto tre candidature ai premi Oscar 2019, tra cui quella nella categoria miglior film in lingua straniera,[1] racconta la travagliata storia d’amore tra Wiktor e Zula, che deve far fronte sia alla divergenza di aspettative e caratteri, sia agli schemi della guerra fredda post bellica, con un continuo perdersi e ritrovarsi fra il socialismo reale della Polonia e la libertina Parigi.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Polonia, 1949. Wiktor è un pianista ed etnomusicologo che viene incaricato di trovare dei talenti per il neo-costituito gruppo di danza e canto popolare Mazurek. Fra i candidati vi è Zuzanna "Zula", una ragazza misteriosa e dal passato difficile che riuscirà a stregare con la sua voce il pianista, al punto che tra i due nasce la passione. In occasione di un concerto del gruppo tenutosi a Berlino Est, nel 1952, Wiktor propone a Zula di sfruttare questa occasione per attraversare la zona di occupazione sovietica e dirigersi assieme nell'Ovest, ma la ragazza non si presenta all'appuntamento.

Parigi, 1954. Wiktor suona in un gruppo di musica jazz che ha fondato e Mazurek terrà un'esibizione in città. I due si incontrano, confessando che entrambi sono coinvolti in una relazione, nonostante i sentimenti reciproci che li legano e li portano a rincorrersi e cercarsi. Un anno più tardi Wiktor assiste ad un concerto in Jugoslavia, ma senza incontrare la ragazza, poiché viene scoperto dai servizi segreti polacchi e obbligato a rientrare in Francia prima dell'esibizione.

Nel 1957 Zula si reca a Parigi e si presenta presso gli studi di registrazione. Spiega a Wiktor di essere entrata legalmente in Francia in quanto ha sposato (con rito civile, "quindi non vale") un italiano. I due vivono la loro nuova vita à la bohémienne e Wiktor cerca di far sfondare Zula come cantante di musica polacca per il pubblico parigino. Zula, però, fatica ad adattarsi a questa nuova vita e ad un Paese che non è il suo. Inoltre nutre una profonda gelosia nei confronti di Juliette, una poetessa di successo ex amante di Wiktor. Le tensioni precipitano a tal punto che all'ennesimo litigio Zula decide di ritornare in Polonia. Wiktor vuole raggiungerla, ma non è più cittadino polacco, e non può rientrare legalmente nel paese. Pur di rientrare Wiktor accetta le conseguenze ed è condannato a quindici anni di carcere, venendo quindi detenuto in prigione. Zula promette di tirarlo fuori di lì.

1964. Zula si è risposata, è una cantante di intrattenimento e ha avuto un figlio. Grazie agli agganci del marito con il ministero riesce a far uscire di prigione Wiktor, che però artisticamente è un uomo finito (durante la detenzione gli erano state spezzate le ultime falangi delle dita indici e del mignolo). Zula è infelice e chiede a Wiktor di portarla via da quella situazione. I due capiscono gli errori che hanno commesso negli ultimi 15 anni della loro vita e, consapevoli di non voler vivere mai più separati, decidono di recarsi in una chiesa diroccata in campagna. Entrambi pronunciano i voti nuziali, che finalmente li uniranno per sempre, e subito dopo ingeriscono delle pillole, aspettando in mezzo alla natura il loro effetto mortale.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Oscars: 87 Countries Join Foreign Language Film Race, su deadline.com. URL consultato l'8 ottobre 2018.
  2. ^ (EN) ‘The Favourite’ Leads the Field in the British Independent Film Award Nominations, su variety.com. URL consultato l'11 novembre 2018.
  3. ^ Pierre Hombrebueno, National Board of Review 2018: trionfano Green Book e A Star is Born, su bestmovie.it, Best Movie, 27 novembre 2018. URL consultato il 28 novembre 2018.
  4. ^ European Film Awards: ‘Cold War’ Scoops Top Prizes In Politically-Charged Ceremony – Full List, su deadline.com, vulture.com. URL consultato il 16 dicembre 2018.
  5. ^ (EN) 2018 NOMINEES, su pressacademy.com. URL consultato il 2 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2018).

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