Chiesa di Santo Stefano Protomartire (Piobbico)

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Chiesa di Santo Stefano Protomartire
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneMarche
LocalitàPiobbico
Coordinate43°35′18.46″N 12°30′30.74″E / 43.58846°N 12.50854°E43.58846; 12.50854
Religionecattolica di rito romano
TitolareSanto Stefano Protomartire
Arcidiocesi Urbino-Urbania-Sant'Angelo in Vado
Consacrazione1793
Inizio costruzione1784
Completamento1790

La chiesa di Santo Stefano Protomartire, nota anche solo come chiesa di Santo Stefano, è la parrocchiale di Piobbico, in provincia di Pesaro e Urbino e arcidiocesi di Urbino-Urbania-Sant'Angelo in Vado[1][2]; fa parte dell'unità pastorale di Candigliano.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La primitiva chiesa sorse intorno al XIII[1] o al XIV secolo[3]; questo luogo di culto crollò a causa del terremoto verificatosi il 3 giugno 1781 e, durante il collasso della struttura, rimasero uccisi il parroco e i fedeli che stavano assistendo alla funzione[1][4].

Il nuovo parroco don Ulderico Matterozzi-Brancaleoni, che prima di prendere i voti era stato feudatario del paese, promosse assieme al fratello Antonio Francesco la ricostruzione della chiesa. I lavori iniziarono nel 1784; la nuova parrocchiale, situata in posizione diversa rispetto al luogo di culto medievale, venne portata a compimento nel 1790 e poi consacrata il 23 giugno 1793[4].

Nel 1969 venne realizzato l'adeguamento liturgico secondo le norme postconciliari mediante la separazione di parte dell'altare maggiore e l'adattamento del blocco distaccato come mensa rivolta verso l'assemblea[1].

La parrocchiale e la canonica furono interessate nel 2007 da un intervento di ristrutturazione e di omologazione degli impianti[1].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Esterno[modifica | modifica wikitesto]

La facciata a salienti in mattoni della chiesa, rivolta a nordest e scandita da lesene, si compone di tre corpi: quello centrale, più alto e suddiviso in due registri da una cornice marcapiano con fregio a metope e triglifi alternati, presenta il portale d'ingresso lunettato e una finestra ed è coronato dal frontone triangolare; le due ali laterali, abbelliti da archi a tutto sesto, sono caratterizzate da finestrelle e concluse da semitimpani[1].

Annesso alla parrocchiale è il campanile a base quadrata, la cui cella presenta su ogni lato una monofora a tutto sesto ed è coperta dal tetto a quattro falde[1].

Interno[modifica | modifica wikitesto]

L'interno dell'edificio, la cui pianta è di forma ovale, si compone di un'unica navata, sulla quale si affacciano le nicchie con statue e le cappelle laterali, introdotte da archi a tutto sesto, e le cui pareti sono scandite da lesene terminanti con capitelli ionici e sorreggenti la trabeazione modanata e aggettante sulla quale si imposta la volta abbellita da pitture; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, rialzato di due gradini e chiuso dall'abside di forma semicircolare[1].

Qui sono conservate diverse opere di pregio, tra le quali la pala con soggetto la Lapidazione di San Lorenzo, datata 1570 e attribuita a Giustino Salvolini[3], la tela seicentesca ritraente la Deposizione di Cristo dalla Croce, eseguita forse da Girolamo Cialdieri[3], e il dipinto raffigurante il Riposo della Sacra Famiglia durante il rientro dalla fuga in Egitto, realizzata da Federico Barocci[3][5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h Chiesa di Santo Stefano <Piobbico>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 29 aprile 2024.
  2. ^ BeWeB.
  3. ^ a b c d Chiesa di Santo Stefano alla Murata, su marchetravelling.com. URL consultato il 29 aprile 2024.
  4. ^ a b Chiesa di Santo Stefano, su castellobrancaleoni.it. URL consultato il 29 aprile 2024.
  5. ^ CHIESA DI SANTO STEFANO - PIOBBICO, PESARO E URBINO, su fondoambiente.it. URL consultato il 29 aprile 2024.

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