Cammina, non correre

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Cammina, non correre
Titolo originaleWalk Don't Run
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1966
Durata114 min
Dati tecniciTechnicolor
rapporto: 2,35:1
Generecommedia
RegiaCharles Walters
SoggettoFrank Ross, Robert Russell
SceneggiaturaSol Saks
ProduttoreSol C. Siegel
Casa di produzioneColumbia Pictures, Granley Company
Distribuzione in italianoCEIAD
FotografiaHarry Stradling Sr.
MontaggioWalter Thompson, James D. Wells
MusicheQuincy Jones
ScenografiaGeorge R. Nelson; Robert Priestley
CostumiMorton Haack
TruccoVirginia Jones; Ben Lane
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Cammina, non correre (Walk Don't Run) è un film del 1966 diretto da Charles Walters. È l'ultimo film di Cary Grant che, dopo oltre trent'anni di carriera cinematografica ed interpretando un ruolo inconsueto e non privo di autoironia, a 62 anni si congedò definitivamente dal grande schermo, divenuto neo sposo di Dyan Cannon e subito padre della sua unica figlia.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Sir William Rutland, facoltoso uomo d'affari inglese, si reca a Tokyo per motivi di lavoro durante le Olimpiadi del 1964, ma non riesce a trovare alloggio in nessun albergo. Neanche all'ambasciata britannica riescono ad aiutarlo, ma un avviso lasciato su una bacheca lo porta a casa di Christine Easton, una bella ma algida ragazza inglese, in cerca di una coinquilina con cui dividere il proprio appartamento. Vincendo la diffidenza e la ritrosia di Christine, che avrebbe preferito ospitare una donna, Rutland si fa accettare e - a sua volta - subaffitta metà della propria stanza a Steve Davis, un atleta fondista americano giunto nella capitale giapponese prima della data stabilita, allo scopo di visitare la città e che sir William trova subito simpatico perché gli ricorda lui da giovane.

L'insolito trio si trova via via coinvolto in schermaglie sentimentali e in divertenti situazioni di convivenza forzata, complicate dal fatto che Christine è fidanzata con Julius Haversack, un noioso dipendente dell'ambasciata britannica. Alla fine il timido e impacciato atleta americano grazie anche agli incoraggiamenti di Sir William riuscirà a dichiarare il suo amore alla bella ragazza.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Questo film è un remake della pellicola in bianco e nero Molta brigata vita beata (1943) di George Stevens, che ebbe maggior successo del rifacimento.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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