Comunità Religiosa Islamica Italiana

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Comunità Religiosa Islamica Italiana
AbbreviazioneCOREIS
Tipoassociazione religiosa-culturale islamica
Fondazione1993
FondatoreAbd al-Wahid Pallavicini
Sede centraleBandiera dell'Italia Milano
PresidenteBandiera dell'Italia Yahya Pallavicini
[coreis.it Sito web]

La Comunità Religiosa Islamica Italiana (COREIS) è un'associazione islamica sunnita italiana, ente religioso, con sede centrale a Milano. Ha come figura di riferimento intellettuale René Guénon. Lavora in collaborazione con la ṭarīqa sufi Aḥmadiyya Idrīsiyya Shādhiliyya e con la Lega Musulmana Mondiale.

La Comunità è attiva soprattutto in tre ambiti: attività di dialogo interreligioso, in particolare con la comunità ebraica e la Chiesa cattolica; corsi di educazione interculturale per insegnanti; e sensibilizzazione dell'opinione pubblica sulla piena compatibilità tra fede islamica e identità italiana.

La COREIS ha sede nazionale a Milano, dove gestisce la moschea al-Wahid, e sedi regionali in Piemonte, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Marche e Sicilia (moschea di Agrigento).[1] La COREIS si considera "comunità autoctona di musulmani italiani". Dalle altre associazioni islamiche italiane, a prevalenza di immigrati e seconde generazioni, la COREIS è considerata l'associazione dei convertiti.

Nata nel 1993 come Associazione internazionale per l'informazione sull'Islam (AIII) per volontà di Abd al-Wahid Pallavicini, si trasforma nel 1997 in COREIS, associazione nazionale di musulmani italiani.[2] Nel 1996 la COREIS presenta al governo italiano una prima proposta di intesa con lo Stato,[3] proponendo un Islam “pienamente compatibile con la società e con l’ordinamento giuridico italiano”, e lo stesso anno firma un accordo bilaterale con l'ISESCO, organo educativo-culturale dell'Organizzazione della Conferenza Islamica. Dal 1998 è membro della Commissione Nazionale per l’Educazione Interculturale presso il Ministero della Pubblica Istruzione, organizzando corsi di formazione e aggiornamento per insegnanti da parte di docenti italiani musulmani. Nel 1999 la COREIS entra nella giunta esecutiva del Comitato Patrimonio e Memoria nella cultura del Mediterraneo presso il Ministero per i Beni Culturali ed Ambientali, stipula un accordo con l’Università Federico II di Napoli, ed è invitata a fare parte della segreteria generale e dell’assemblea della World Islamic Call Society.[2]

La COREIS ha anche una rappresentanza in Francia tramite l'IHEI – Institut des Hautes Etudes Islamiques (Parigi-Embrun), presieduto da Yahya Pallavicini, membro degli organi consultivi del ministero dell'interno francese.[2]

Dal settembre 1999 la CO.RE.IS. Italiana pubblica l’inserto L’Islam in Europa all’interno della rivista mensile Assadakah, organo ufficiale della Lega degli Stati Arabi in Italia.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Coreis - chi siamo, su coreis.it. URL consultato il 31 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 1º agosto 2017).
  2. ^ a b c CESNUR - Coreis
  3. ^ Intesa tra la Repubblica Italiana e la Comunità Islamica in Italia proposta dalla CO.RE.IS. Italiana, La Sintesi Editrice, Milano 1998.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]