Bia Sarasini

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Bia Sarasini (Genova, 24 ottobre 1949Roma, 14 ottobre 2018[1]) è stata una giornalista italiana.

Nel corso della sua carriera si è spesso occupata di questioni di genere diventando un importante punto di riferimento dell'analisi femminista[2] [3] [4] [5] italiana, collaborando con varie testate e case editrici sia come curatrice che come saggista in volumi collettanei.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Durante gli anni del liceo frequentato a Salerno, ha fatto parte di diversi gruppi anti autoritari e nel 1970 è stata nel nucleo originario del gruppo politico del Manifesto[6]. Sempre nello stesso anno, a Roma, dove intanto si era trasferita, è stata eletta segretaria nazionale del Movimento Studenti di Azione Cattolica, incarico dal quale si era dimessa nel 1972. In quegli anni ha iniziato la militanza femminista impegnandosi prima nella campagna sul Referendum abrogativo in Italia del 1974 a favore del divorzio e poi per ottenere la legge che ha reso legale in Italia l'interruzione di gravidanza[7].

Impegno giornalistico e militante[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la laurea in Lettere nel 1973 a Roma, ha iniziato il suo percorso professionale coniugando l'attività giornalistica da professista con una visione politica femminista. Da metà degli anni settanta è stata assidua collaboratrice di Radiotre[8], diretta da Enzo Forcella, dove per un decennio ha scritto e diretto programmi tra cui la trasmissione quotidiana Noi Voi Loro Donna[9]. Dal 1994 al 1999 ha diretto il periodico dell'Unione Donne italiane Noi donne[10] - storica rivista italiana fondata nel 1944 -[11] dove ha lavorato dal 1988.

Negli anni Ottanta è stata tra le organizzatrici del Centro culturale "Virginia Woolf"- Università delle donne di Roma[12], dove ha condotto diversi corsi fra cui "Io e l'altra" e dove, nel 1982, a seguito della fondazione della casa editrice dell'Università delle donne di Roma, Edizioni del Centro Culturale Virginia Woolf, avrebbe partecipato con un suo scritto, Diamanti e profumi (il lusso è un destino?) al primo numero di Quaderni.[13] All'inizio degli anni '90 ha ha fatto parte della redazione della rivista bimestrale "Luogo Comune"[14], al fianco di intellettuali quali Giorgio Agamben, Paolo Virno, Andrea Colombo, Franco Piperno, Massimo De Carolis, Angela Scarparo, Alessandra Castellani e altri.

In seguito ha co-fondato il sito web DeA-donne e altri ed è stata redattrice di Leggendaria. Libri. Letture. Linguaggi[15]. Presidente della Società Italiana delle Letterate (S.I.L.) dal 2009 al 2011[16], ha ideato e diretto la sua rivista online Letterate Magazine[17].

Ha collaborato con il manifesto[18] [19], Specchio, Internazionale[20], Il Foglio, Il Secolo XIX[21] e inGenere[22].

Tra i suoi ultimi impegni politico-professionali, la direzione del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale[23] per la campagna a favore del referendum abrogativo della riforma costituzionale del 2016.

Nel 2019 il suo fondo librario è stato donato dalla famiglia alle Biblioteche di Roma. Il 4 giugno, nell'ambito del programma del Festival Letterature 2019 (promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita Culturale - che ha dedicato una sezione alla valorizzazione del patrimonio di scritti di Enzo Siciliano, de La Biblioteca di Bia Sarasini, della collezione del Corriere dei Piccoli e di Giorgio Caproni) si è svolto l'incontro di presentazione del Fondo Bia Sarasini "La Biblioteca di Bia". Presenti all'evento: Paolo Fallai e il Gruppo delle femministe del mercoledì: Fulvia Bandoli, Maria Luisa Boccia, Stefania Vulterini, Letizia Paolozzi, Bianca Pomeranzi, Elettra Deiana e con Anna Maria Crispino, Viola Lo Moro, Silvia Neonato, Matteo e Arturo Ricciardi, rispettivamente figlio e marito di Bia Sarasini.[24]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Libri[modifica | modifica wikitesto]

Libri collettivi[modifica | modifica wikitesto]

  • Gestazione per altri a cura di Morena Piccoli, Milano, Vanda Edizioni (2017)[27]
  • Speculum. L’altro uomo. Testi di Alessandra Bocchetti, Ida Dominijanni, Bianca Pomeranzi, Bia Sarasini, Roma, Casa Internazionale delle Donne (2016)
  • Morante la luminosa a cura di Laura Fortini, Giuliana Misserville e Nadia Setti, Roma, Iacobelli Editore (2015)[28]
  • Epiche. Altre imprese, altre narrazioni, testi di Paola Bono, Bia Sarasini e altre. A cura di Paola Bono e Bia Sarasini, Iacobelli Editore (2014)[29]
  • L'invenzione delle personagge, saggi di autrici varie, a cura di Bia Sarasini, Roberta Mazzanti, Silvia Neonato (2014)[30] Premio Paese delle donne & Donna e Poesia 2016, Premio redazione per opere di particolare valore informativo[31][32]
  • Sesso al lavoro: la prostituzione al tempo della crisi di Roberta Tatafiore. Riedizione e nuova prefazione a cura di Bia Sarasini, Milano, Il Saggiatore ()[33]
  • Isole. Confini chiusi, orizzonti aperti a cura di Monica Luongo e Giuliana Misserville, Iacobelli Editore (2008)[34]
  • Una signora di mio gusto. Elsa Morante e le altre, saggi di autrici varie, a cura di Maria Pia Mazziotti e Simona Lattarulo. Apeiron Editori (2005)[35]
  • I nuovi giovani Saggi di Franca Faccioli, Cesare Martino, Mario Morcellini, Bia Sarasini. Cosenza, Edizioni Lerici (1979)[36]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Addio a Bia Sarasini, l'amica di tutte, su GiULIA Giornaliste, 15 ottobre 2018.
  2. ^ Bia Sarasini una vita per le donne - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 4 luglio 2022.
  3. ^ È morta la giornalista e scrittrice Bia Sarasini: aveva 68 anni, su Il Post, 14 ottobre 2018. URL consultato il 4 luglio 2022.
  4. ^ SIL-SOCIETÀ DELLE LETTERATE, Bia Sarasini ci ha lasciate, su SIL, 14 ottobre 2018. URL consultato il 4 luglio 2022.
  5. ^ La redazione, CIAO BIA SARASINI ogni volta che leggeremo i tuoi lavori potremmo ancora dialogare con la tua raffinata intelligenza – Il paese delle donne on line – rivista, su womenews.net. URL consultato il 22 luglio 2022.
  6. ^ Enzo Castaldi, La Compagna con il maggiolino blu (estratto di Bia Sarasini), su enzocastaldi.wordpress.com, 14 ottobre 2018.
  7. ^ Sarasini Bia, in Gazzetta.
  8. ^ Rossana Rossanda ricorda Simone De Beauvoir, 1986, su Rai Teche, aprile 2016.
  9. ^ Ora D, su Her Story Archivia.
  10. ^ Costanza Fanelli, Il ricordo di Bia Sarasini, su Noi donne, 17 ottobre 2018.
  11. ^ Chi Siamo, su www.noidonne.org. URL consultato il 27 luglio 2022.
  12. ^ Il Centro Culturale Virginia Woolf-Università delle Donne, su Tessiture Femministe, 4 ottobre 2018.
  13. ^ Annabella Gioia, L'Università delle donne : esperienze di femminismo a Roma (1979-1996), 2021, ISBN 978-88-5522-271-6, OCLC 1299296596. URL consultato il 17 giugno 2022.
  14. ^ ARCHIVI, La rivista «Luogo Comune», su Machina, 2 settembre 2021. URL consultato il 7 luglio 2022.
  15. ^ Books Of Bia Sarasini, su Leggendaria 128, marzo 2018. URL consultato il 9 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2021).
  16. ^ Direttivo in carica, su Società delle Letterate.
  17. ^ Bia Sarasini, Ursula Le Guin, la libertà di immaginare, su Letterate Magazine, 24 gennaio 2018.
  18. ^ Bia Sarasini, A serial rapist and the courage of his prey, in ilmanifesto, 14 ottobre 2017.
  19. ^ Bia Sarasini, Migranti, il papa e «Civiltà Cattolica», non fanno sconti, in il manifesto, 26 agosto 2017.
  20. ^ Alessandra Bocchetti,Ida Dominijanni,Bianca Pomeranzi,Bia Sarasini, Speculum, l’altro uomo. Otto punti sugli spettri di Colonia, su Internazionale, 3 febbraio 2016. URL consultato il 25 giugno 2022.
  21. ^ È morta la scrittrice e giornalista genovese Bia Sarasini, in Il Secolo XIX, 14 ottobre 2018.
  22. ^ Di cosa parliamo parlando di mafie, su inGenere, 11 aprile 2013. URL consultato il 25 giugno 2022.
  23. ^ Ciao Bia Sarasini, su Coordinamento Democrazia Costituzionale, 14 ottobre 2018.
  24. ^ Il Fondo Bia Sarasini. La biblioteca di Bia, su www.bibliotechediroma.it. URL consultato il 22 luglio 2022.
  25. ^ Il cerchio di Penelope : l'idea, il cerchio, le perle e la collana, su WorldCat, Roma, Associazione Ora d'aria, 2001, ISBN 9788872264096.
  26. ^ Pelle di donna. 3, Pelle di donna, su WorldCat, Viterbo, Stampa alternativa, 1998, ISBN 9788872264096, OCLC 955777532.
  27. ^ Gestazione per altri, su vandaedizioni.com, Milano, Vanda ePublishing, 2017, ISBN 9788868993252.
  28. ^ Morante la luminosa, su lafeltrinelli.it, Roma, Iacobelli Editore, 2015, ISBN 9788862522496.
  29. ^ Epiche. Altre imprese, altre narrazioni, su societadelleletterate.it, Iacobelli Editore, 2014, ISBN 9788862522397.
  30. ^ Epiche. Altre imprese, altre narrazioni, su iacobellieditore.it, Roma, Iacobelli Editore, 2014, ISBN 9788862522878.
  31. ^ Motivazione premio (JPG), su iacobellieditore.it, Roma, Iacobelli Editore, 2016.
  32. ^ Graziella Gaballo, Recensioni, in Quaderno di Storia Contemporanea, Guidonia, 2016.
  33. ^ Roberta Tatafiore, Sesso al lavoro : [la prostituzione al tempo della crisi], su WorldCat, Milano, Il Saggiatore, 2012, ISBN 9788856502909.
  34. ^ Isole. Confini chiusi, orizzonti aperti, su ibs.it, Roma, Iacobelli Editore, 2008, ISBN 9788862520171.
  35. ^ Epiche. Altre imprese, altre narrazioni, su apeironeditori.com, Apeiron Editori, 2005, ISBN 9788885978492.
  36. ^ I nuovi giovani : forme, comportamenti e luoghi di una generazione, Cosenza, Lerici, 1979, OCLC 849306920.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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