Atrofia muscolare spinale e bulbare

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Atrofia muscolare spinale e bulbare
Malattia rara
Cod. esenz. SSNRFG050
Specialitàneurologia
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-9-CM335.1
ICD-10G12.1
OMIM313200
MeSHD055534
eMedicine1172604
Sinonimi
Malattia di Kennedy
Atrofia muscolare bulbo-spinale
Atrofia muscolare spinale legata al cromosoma X di tipo 1
Atrofia muscolare spinale di tipo V /
Eponimi
William Kennedy

L'atrofia muscolare spinale e bulbare, o malattia di Kennedy, ha una larga gamma di nomi clinici: atrofia muscolare bulbo-spinale, acronimo: SBMA (inglese: Spinal and Bulbar Muscular Atrophy), o atrofia muscolare spinobulbare; neuropatia bulbospinale legata al cromosoma X, o XBSN (X-linked Bulbo-Spinal Neuropathy); atrofia muscolare spinale legata al cromosoma X di tipo 1 o SMAX 1 (X-linked Spinal Muscular Atrophy Type 1); a volte anche atrofia muscolare spinale di tipo V o SMA 5.

È una rara forma di atrofia muscolare spinale a ereditarietà eterosomica recessiva dovuta a una mutazione nel gene che codifica per il recettore degli androgeni[1] caratterizzata da espansione di ripetizioni di triplette CAG che codificano per la glutammina, dalle normali 9-34 ripetizioni a 36-62[2].

Epidemiologia

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La prevalenza maschile della malattia è di un caso ogni 30.000 nati vivi, mentre l'incidenza è stimata in un caso annuo ogni 500.000 nati vivi[3]. Di solito esordisce tra i 30 e i 60 anni.

Segni neuromuscolari

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La malattia si presenta con atrofia muscolare e ipostenia (soprattutto prossimale; di recente, è stato descritto anche un fenotipo della BSMA con predominanza distale), astenia, fascicolazioni, tremore, crampi, e manifestazioni neurologiche di tipo bulbare, ovvero a carico dell'apparato fonatorio (disfonia, disartria), del meccanismo della deglutizione (disfagia) e della respirazione (laringospasmo, dispnea)[4]. Possibile la presenza di neuropatia periferica sensitiva e raramente di pseudomiotonia.[5]

Segni non neurologici

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I segni non neurologici comprendono la ginecomastia, anomalie della lingua, l'ipogonadismo, in certi casi la disfunzione erettile, contrattura di Dupuytren, l'ernia inguinale[3], il fegato grasso, l'insulinoresistenza; le funzionalità epatica e pancreatica (diabete mellito) vanno controllate.[6] Occasionalmente (cosa comune invece nelle SMA), si sono osservati[7] disturbi intestinali di costipazione.[8]

Il coinvolgimento cardiaco è raro, spesso dovuto all'età o a comorbilità.[9] Solitamente sono anomalie all'elettrocardiogramma ed ecocardiogramma, di tipo aritmico, senza cardiomiopatia. In caso di evidenti anomalie nel tracciato il paziente va testato geneticamente per verificare la presenza o l'assenza della sindrome di Brugada (anomalia genetica che causa blocco di branca del sistema di conduzione del cuore con rischio di morte cardiaca improvvisa, senza intervento); se è presente un difetto genetico cardiomiotonico al paziente andrà impiantato un defibrillatore impiantabile ed eventualmente un pacemaker.

Trasmissione recessiva dovuta al cromosoma X. I soggetti malati sono figli di madri portatrici sane o paucisintomatiche.

La BSMA è dovuta a un'espansione della tripletta CAG ripetuta (40-62 ripetizioni) nell'esone 1 del gene del recettore degli androgeni (AR) sul cromosoma Xq11-1. Nel nucleo del recettore si producono dei frammenti che si aggregano; questi aggregati causano disregolazione della trascrizione di diverse altre proteine e neurodegenerazione dei motoneuroni. In assenza di un numero sufficiente di motoneuroni, la contrazione muscolare è inibita verso l'atrofia muscolare progressiva (amiotrofia).[3] È stato ipotizzato anche un danno primario al muscolo: mentre nei soggetti normali il testosterone favorisce la crescita del muscolo, nei soggetti con SBMA esso è tossico sulle cellule satelliti (e paradossalmente appare aumentato nel sangue), causando un danno muscolare; l'AR mutato provoca anche infatti deregolazione della trascrizione genica muscolare e alterazione dello splicing dell'RNA.[10]

Le femmine eterozigoti non sono di solito sintomatiche, o hanno sintomi molto lievi, ma nel 50% dei casi trasmettono la mutazione. I maschi affetti non trasmettono la malattia, anche se il 100% delle loro figlie sono portatrici.[3]

La diagnosi si basa sulla clinica, esami ormonali e di altro tipo (la CPK può essere aumentata), elettromiografia e soprattutto sul sequenziamento del DNA.[3]

Diagnosi differenziale

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La diagnosi differenziale si pone con la paraparesi spastica ereditaria, l'atassia spinocerebellare, le altre malattie dei motoneuroni (come la sclerosi laterale amiotrofica), le miopatie (specialmente la distrofia miotonica), le neuropatie, la sclerosi multipla, l'avvelenamento da piombo o da alluminio, e la spondilosi cervicale con mielopatia.[3]

A volte l'atrofia muscolare spinale (SMA) viene inclusa nel gruppo della malattia del motoneurone, ma la sindrome di Kennedy (SMA V) non è comunque una malattia primitiva del motoneurone, ma la degenerazione neuronale deriva da un problema genetico ormonale.

Il trattamento comprende fisioterapia, riabilitazione, farmaci contro il tremore e i crampi muscolari, la terapia ormonale o l'intervento chirurgico per la ginecomastia. Ci sono diversi farmaci testati che sembrano avere efficacia, come la prorelina (anti-testosterone), il clenbuterolo[11], le vitamine, il coenzima Q10. Negli stadi avanzati possono essere indicati l'alimentazione enterale o la ventilazione assistita[3].

La progressione della BSMA è lenta, solo un terzo dei pazienti ricorre alla sedia a rotelle, circa 20 anni dopo la diagnosi. La prognosi della malattia di Kennedy è di solito buona e l'aspettativa di vita è solo lievemente ridotta[3], se sono tenuti sotto controllo i problemi respiratori, endocrini e cardiaci (quando presenti).[6]

  1. ^ Rocchi C, Greco V, Urbani A, et al., Subclinical autonomic dysfunction in spinobulbar muscular atrophy (Kennedy disease), in Muscle Nerve, vol. 44, n. 5, novembre 2011, pp. 737–40, DOI:10.1002/mus.22159, PMID 22006688.
  2. ^ C. Rinaldi, LC. Bott; KL. Chen; GG. Harmison; M. Katsuno; G. Sobue; M. Pennuto; KH. Fischbeck, Insulinlike growth factor (IGF)-1 administration ameliorates disease manifestations in a mouse model of spinal and bulbar muscular atrophy., in Mol Med, vol. 18, 2012, pp. 1261-8, DOI:10.2119/molmed.2012.00271, PMID 22952056.
  3. ^ a b c d e f g h BSMA su OrphaNet, su orpha.net.
  4. ^ Banno H, Katsuno M, Suzuki K, Tanaka F, Sobue G, Pathogenesis and molecular targeted therapy of spinal and bulbar muscular atrophy (SBMA), in Cell Tissue Res, aprile 2012, DOI:10.1007/s00441-012-1377-9, PMID 22476656.
  5. ^ Spinal and bulbar muscular atrophy with pseudomyotonia phenomena: a clinical case report
  6. ^ a b Frederick J.; Merry, Diane E. (October 2019). "Molecular Mechanisms and Therapeutics for SBMA/Kennedy's Disease". Neurotherapeutics. 16 (4): 928–947. doi:10.1007/s13311-019-00790-9. ISSN 1878-7479. PMC 6985201. PMID 31686397
  7. ^ Spinal Muscular Atrophy: Diagnosis and Management in a New Therapeutic Era
  8. ^ In sporadici casi registrati fenomeni di pseudo-ostruzione intestinale secondaria causa della progressione dell'atrofia (Dr. Victor Ionasescu MD, Dr. James Christensen MD, Dr. Michael Hart MD, Intestinal pseudo-obstruction in adult spinal muscular atrophy, first published: August 1994)
  9. ^ Only some patients with bulbar and spinal muscular atrophy may develop cardiac disease
  10. ^ Atrofia muscolare bulbo-spinale: danno primariamente nervoso o muscolare?
  11. ^ Vivere con la malattia di Kennedy

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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