Aruba (azienda)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Aruba
Logo
Logo
StatoBandiera dell'Italia Italia
Forma societariaSocietà per Azioni
Fondazione1994 a Firenze
Sede principalePonte San Pietro
Persone chiaveStefano Cecconi (Amministratore Delegato)
SettoreInformatica
Prodotti
Fatturato220 milioni di € (2022)
Dipendenti900 (2021)
Sito webwww.aruba.it/

Aruba S.p.A. è una società italiana che offre servizi di data center, web hosting, email e registrazione di nomi di dominio. A ciò, si aggiungono servizi di connettività, housing, server dedicati, virtual private server, e di conservazione sostitutiva, posta elettronica certificata (PEC), firma digitale, oltre ad autenticazione SPID. Ad essi, si aggiungono soluzioni di Cloud Computing, Private e Public Cloud, Cloud della PA. Aruba è membro dell'AIIP e socio fondatore dell'Associazione Hoster e Registrars (AHR) e del CISPE (Cloud Infrastructure Service Providers of Europe). Inoltre, è Registro Ufficiale dell'estensione del nome a dominio .cloud.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Fondata nel 1994[1] a Firenze come Technorail S.r.l., la società ha cominciato a muovere i primi passi nel settore con il brand Technet.it. Nell'aprile 2000 tale marchio è stato prima affiancato e poi completamente sostituito da Aruba.it, che ha lanciato nel mercato prima un servizio di Free Internet dial-up, poi offerte di registrazione nomi a dominio ed hosting con spazio web illimitato.

Nel 2003 è stata inaugurata la webfarm di Arezzo, un data center di 2.000 m2 dove sono ospitati i web server. Nel 2004 la società, in occasione della trasformazione da società a responsabilità limitata a società per azioni, ha cambiato ragione sociale in Aruba S.p.A.. Durante lo stesso anno sono state acquisite le società Alicom S.r.l. (Tol.it) e 9Net S.r.l. (9net.it).

Nel 2005 sono entrate a far parte del gruppo Widestore S.r.l. (Widestore.net) e le società Internet CZ A.S. e Internet SK S.r.o., che hanno permesso di allargare il bacino di utenza estendendo le vendite anche al mercato ceco e slovacco tramite il marchio Forpsi.com.

Nel 2006 sono state acquisite Seeyes S.r.l. e Masterweb S.r.l. in Italia, e Alphanet Z.s.p.o. che gestisce i clienti polacchi. Nello stesso anno è nata Aruba PEC S.p.A., Gestore Certificato accreditato presso il Centro Nazionale per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione (CNIPA), presente nell'elenco pubblico dei gestori di Posta Elettronica Certificata. Aruba PEC è anche Certification Authority abilitata dal CNIPA all'emissione di firme digitali.

Del 2007 sono le acquisizioni sul mercato italiano di Natan.it, Websolutions.it e Cassiopea.it. Nel mercato estero l'acquisizione di BlazeArts Kft ha permesso di estendere la presenza diretta anche all'Ungheria.

Il 2008 ha visto ulteriori acquisizioni nel mercato italiano dell'hosting e domini, con ConsultingWeb.it, Hostingplan.it ed Olimont.com, ora attive sotto il brand Aruba Business. In aggiunta, l'acquisizione di Exentrica, società italiana il cui team ha realizzato il software OpenPEC per la gestione della posta certificata. È sempre nel 2008 che viene ufficialmente creata Aruba Media Marketing, divisione che si occupa al 100% di servizi di web marketing e pubblicità on-line.

Nel marzo 2009 Aruba acquisisce il 100% di Actalis S.p.A., Gestore di Posta Elettronica Certificata e Certification Authority di firma digitale, rafforzando la propria posizione in questo settore.

Il 29 aprile 2011 nel data center di Aruba ad Arezzo un incendio ha causato l'interruzione del servizio web per migliaia di siti. L'incendio ha coinvolto unicamente la sala degli UPS, mentre le macchine server e le sale dati non hanno subito alcun danno.[2][3] Un fermo di minore rilevanza si era verificato il 6 ottobre 2010, quella volta dovuto ad errore umano, anche se inizialmente creduto imputabile al maltempo.[4] Un altro fermo si è verificato l'8 luglio 2011, si pensa per motivi attribuibili ai gruppi di continuità; quest'ultima vicenda ha causato molto malcontento anche a causa della mancata informazione da parte dell'azienda.[5]

Il 9 settembre 2011 viene attivato il servizio di Cloud Computing - attivo in tutta Europa attraverso il brand Aruba Cloud - che è stato offerto in beta aperta e gratuita fino al 12 dicembre 2011.

Il 10 dicembre 2012 viene attivato il servizio Cloud Object Storage.

Nel 2013 Aruba acquisisce Homeonline s.r.l. attiva nel settore delle pratiche online con PA e pubblici registri.

Nel luglio 2013 hanno collaborato con Hacking Team nell'effettuare un IP hijacking per rendere nuovamente funzionante un loro prodotto di controllo remoto [6]

Ad inizio 2015 Homeonline cambia brand e diventa Pratiche.it

Durante il corso del 2015 le controllate italiane Alicom, Widestore e 9Net si fondono dando vita alla nuova divisione Aruba Business s.r.l.

L'11 novembre 2014 Aruba vince l'asta per l'assegnazione dell'estensione di dominio .cloud[7], di cui Aruba PEC è Registro Ufficiale.

A dicembre 2015, sono 14 i marchi di Aruba attivi nel settore domini ed hosting, oltre a cloud e servizi di burocrazia online.

A settembre del 2016[8] fonda, insieme ad altri provider il CISPE (Cloud Infrastructure Services Providers in Europe), una coalizione di aziende di tecnologia focalizzate sulla fornitura di servizi di infrastruttura di cloud computing in tutta Europa, che ha come obiettivo l'adozione di un codice di condotta per la protezione di dati sul cloud, che prevede la possibilità per i clienti di provider di infrastrutture cloud di trattare e salvare esclusivamente dati all’interno di territori UE/SEE; lo stesso mese, l'operatore è abilitato a fornire lo SPID.

Ad ottobre del 2017 viene inaugurato il Global Cloud Data Center a Ponte San Pietro (BG), terzo data center di proprietà in Italia certificato Rating 4 secondo la norma ANSI/TIA 942A.[9]

A febbraio del 2019 viene ufficializzata la divisione Enterprise[10] con la creazione del brand Aruba Enterprise dedicato alla progettazione e realizzazione di soluzioni IT ad-hoc per aziende, Pubbliche Amministrazioni.

Nel 2020, con un investimento di 11 milioni di Euro, acquisisce la società Idroelettrica Veneta S.p.A.[11]

A marzo 2021 Aruba entra nel mercato Telco con l'offerta di servizi di connettività ultra-broadband nel territorio italiano, basati sulla rete interamente in fibra ottica (FTTH - Fiber To The Home).[12]

Il 15 giugno 2022 viene completata la migrazione del core data center e relativi servizi di Euronext da Basildon nel Regno Unito all'Aruba Global Cloud Data Center IT3 di Bergamo.[13][14][15]

Prodotti[modifica | modifica wikitesto]

Aruba propone diversi servizi:

Attraverso il portale dedicato[16], l'azienda offre anche servizi di cloud computing con tariffazione oraria, e in particolare:

  • Cloud Computing
  • Cloud Object Storage
  • Cloud Monitoring
  • Domini e Cloud DNS
  • Private Cloud
  • Hybrid Cloud

Struttura tecnica[modifica | modifica wikitesto]

I servizi di Aruba e delle società consociate sono erogati principalmente attraverso quattro datacenter proprietari, due ad Arezzo e uno a Ponte San Pietro[17], vicino a Bergamo, dedicati ai clienti Italiani e dell'Europa Occidentale, mentre una quarta struttura (DC-CZ1) serve l'Europa Centrale e Orientale dalla Repubblica Ceca. Il Data Center di Arezzo (IT1) si estende su 5 000 m², mentre il Data Center IT2 si estende su 2 000 m²; infine il più recente Global Cloud Data Center (IT3) ha una superficie di 200 000 m² e in termini di connettività è carrier neutral con possibilità di implementare soluzioni di connettività gestita. Altri Data Center del network si trovano in Germania (Francoforte), Inghilterra (Londra), Francia (Parigi) e Polonia (Varsavia), attivi per la fornitura di servizi cloud e funzioni specifiche di disaster recovery.

Aruba.it Racing - Ducati Superbike Team[modifica | modifica wikitesto]

Davide Giugliano ad Assen nel 2016 su Ducati 1199 Panigale della squadra Aruba.it Racing

Nel 2014 inizia la partnership con Ducati Corse per partecipare al campionato mondiale Superbike, con la squadra che prende la denominazione di "Aruba.it Racing - Ducati".

Nel campionato mondiale Superbike 2015 il team ha ottenuto il 2º posto nella classifica piloti con Chaz Davies ed il 2º posto nella classifica costruttori.[18]

Al termine della stagione 2016 ha ottenuto il terzo posto con Chaz Davies ed il settimo con Davide Giugliano; il 2º posto nel campionato costruttori.

Per la stagione 2017 a fianco del confermato Chaz Davies, è arrivato Marco Melandri e i due piloti hanno concluso la stagione rispettivamente al 2º e 4º posto finali e il 2º posto nel campionato costruttori.

Nello stesso anno, l'impegno è raddoppiato con l'Aruba.it Racing - Junior team all'interno del campionato europeo Superstock 1000, arrivando alla vittoria finale con il pilota Michael Ruben Rinaldi.

La stagione 2018 vede confermati Chaz Davies e Marco Melandri nel mondiale Superbike e Micheael Ruben Rinaldi come wild-card in tutte le gare europee.

Nella stagione 2019 Melandri viene sostituito con Álvaro Bautista, che chiude secondo in campionato ,dopo un ottimo avvio di stagione, accanto a Chaz Davies.

Nella stagione 2020, Scott Redding e Chaz Davies, chiudono rispettivamente in seconda e terza posizione, non ottenendo per due soli punti il titolo costruttori.

Nella stagione 2022, i piloti principali sono stati Álvaro Bautista (vincitore del titolo mondiale 2022) e Michael Ruben Rinaldi, che ha collaborato nella vittoria finale per il titolo costruttori.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Chi Siamo, su aruba.it. URL consultato il 1º febbraio 2019.
  2. ^ Aruba, incendio nella farm, su punto-informatico.it, PuntoInformatico.it, 29 aprile 2011. URL consultato il 29 aprile 2011.
  3. ^ Aruba, una giornata di fuoco, su punto-informatico.it, PuntoInformatico.it, 22 aprile 2011. URL consultato il 2 maggio 2011.
  4. ^ Aruba, mattinata di blackout, su punto-informatico.it, PuntoInformatico.it, 6 ottobre 2010. URL consultato il 29 aprile 2011.
  5. ^ Federico Cella, Aruba di nuovo down, su vitadigitale.corriere.it, Corriere della Sera. URL consultato l'8 luglio 2011.
  6. ^ (EN) How Hacking Team Helped Italian Special Operations Group with BGP Routing Hijack, su bgpmon.net. URL consultato il 17 ottobre 2017.
  7. ^ È italiano il dominio .cloud, Aruba batte Google e Amazon, su seigradi.corriere.it. URL consultato il 30 dicembre 2015.
  8. ^ Cloud, arriva il codice di condotta europeo per la protezione dei dati, in Il Sole 24 ORE. URL consultato il 14 dicembre 2016.
  9. ^ Donatella Tiraboschi, Aruba sulle ceneri dell’ex Legler È il più grande data center d’Italia, in Corriere della Sera. URL consultato il 23 dicembre 2017.
  10. ^ Ecco Aruba Enterprise, l'It in outsourcing per le aziende, su Wired, 8 febbraio 2019. URL consultato il 14 gennaio 2020.
  11. ^ Aruba compra Idroelettrica Veneta: cloud e sostenibilità, in Punto Informatico, 12 novembre 2020. URL consultato l'8 novembre 2022.
  12. ^ Aruba entra nel mercato della fibra con Open Fiber, in Wired, 16 marzo 2021. URL consultato l'8 novembre 2022.
  13. ^ Euronext, migrazione Core Data Centre completata con successo, in la Repubblica, 15 giugno 2022. URL consultato il 15 giugno 2022.
  14. ^ Euronext migra il data center dal Regno Unito all'Italia, in Corriere Comunicazioni – Corcom.it, 15 giugno 2022. URL consultato il 15 giugno 2022.
  15. ^ (EN) Successful completion of the migration of Euronext’s Core Data Centre, su euronext.com, 15 giugno 2022. URL consultato il 15 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2022).
  16. ^ Aruba Cloud, su cloud.it.
  17. ^ In fondo al mare e dentro le montagne: ecco i data center più “cool” del mondo, su Il Sole 24 ORE. URL consultato il 14 gennaio 2020.
  18. ^ Aruba.it Racing Team - Sito Ufficiale, su arubaracing.it.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]