Alfonso IV di Ribagorza
Alfonso IV | |
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Armi di Alfonso IV di Ribagorza, duca di Gandia | |
Conte di Ribagorza | |
In carica | 1358 - 1412 |
Predecessore | Pietro IV |
Successore | Alfonso V |
Duca di Gandia | |
In carica | 1399 - 1412 |
Predecessore | fu il primo |
Successore | Alfonso II |
Nome completo | Alfonso |
Altri titoli | primo Marchese di Villena e conte di Dénia |
Nascita | 1332 |
Morte | Gandia, Regno di Valencia (oggi Comunità Valenciana, Spagna), 5 marzo 1412 |
Luogo di sepoltura | Chiesa di Santa Maria a Gandia |
Dinastia | Aragona di Ribagorza |
Padre | Pietro IV |
Madre | Giovanna di Foix-Béarn |
Consorte | Violante Jiménez |
Figli | Giovanni Giacomo Alfonso Bianca Pietro Giovanna e Leonora (Violante) |
Religione | Cattolicesimo |
Alfonso d'Aragona e Foix, o Alfonso di Gandia detto il Vecchio. Alfonso anche in spagnolo e in asturiano, Alfons in valenciano e in catalano, Afonso in galiziano e in portoghese, Alifonso in aragonese e Alfontso in basco e Alphonse in francese. Adefonsus o Alfonsus in latino (1332 – Gandia, 5 marzo 1412), fu conte di Dénia dal 1355, marchese di Villena dal 1366 (confermato, nel 1382), conte di Ribagorza e signore di Dénia e Gandía dal 1381 alla sua morte. Fu Connestabile di Castiglia, dal 1382 al 1391 e fu creato duca di Gandia, nel 1399.
Origine
[modifica | modifica wikitesto]Come conferma il Los cinco libros postreros de la primera parte de los Anales de la Corona de Aragón, v.2, Alfonso era il figlio primogenito del conte di Ribagorza e di Empúries Pietro IV[1] e di Giovanna di Foix-Béarn, la sorella del visconte di Béarn, Coprincipe di Andorra e Visconte di Marsan, Gastone II di Foix-Béarn[2] (?-ca. 1358), figlia del conte di Foix Gastone I di Foix-Béarn (unico figlio maschio di Ruggero Bernardo III di Foix e di Margherita di Montcada, erede della viscontea di Béarn) e di Giovanna d'Artois[3], figlia di Filippo d'Artois e di Bianca di Bretagna.
Pietro IV di Ribagorza, secondo la Cronaca piniatense[4] Pietro era il quarto figlio maschio del re d'Aragona e di Valencia, Conte di Barcellona e delle altre contee catalane Giacomo II il Giusto e Bianca di Napoli[5], figlia del re di Napoli, Carlo lo Zoppo e di Maria D'Ungheria, figlia - forse primogenita - di Stefano V d'Ungheria e di sua moglie, la regina Elisabetta dei Cumani[6].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1355, il padre lo nominò conte di Dénia[7].
Suo padre, Pietro, poco dopo essere rimasto vedovo (1358 circa), si ritirò nel monastero francescano di Barcellona, dove prese i voti, dopo aver rinunciato alle sue contee, a favore dei figli[8]; Alfonso gli subentrò nel governo della contea di Ribagorza e delle signorie di Dénia e Gandía[9].
Nel 1364, Alfonso (don Alonso Conde de Ribagorça y Denia) era stato tra i nobili che furono obbligati a rendere omaggio al re di Navarra[10], Carlo II, detto il Malvagio.
Alfonso partecipò alla Guerra dei due Pietri, che era iniziata nel 1356, tra il re di Castiglia, Pietro il Crudele e suo cugino, il re della Corona d'Aragona, Pietro IV il Cerimonioso[11][12].
Nell'aprile del 1366, Enrico Trastamara, in cambio del suo appoggio nella guerra civile castigliana contro Pietro il Crudele, gli assegnò la signoria di Villena, che era stata proprietà dello scrittore e uomo politico, Giovanni Emanuele di Castiglia[7] (nipote di Alfonso X di Castiglia) e di Constanza d'Aragona (1300-1327). La signoria di Villena si trovava sul confine tra Castiglia e Aragona
Questa donazione gli fu ratificata, nel 1369, quando Enrico Trastamara divenne il re di Castiglia, Enrico II[7].
Alfonso, sempre nell'ambito della guerra civile castigliana, aveva preso parte alla battaglia di Nájera, del 3 aprile 1367, in cui venne fatto prigioniero dalle truppe inglesi[11][12] di Edoardo il Principe Nero, alleato di Pietro il Crudele. La prigionia si protrasse sino al 1372, periodo in cui suo padre, Pietro fu costretto a lasciare il convento per sostituirlo nella conduzione delle sue contee[9]; dopo aver pagato una parte del riscatto dovette consegnare i due figli, Alfonso (liberato nel 1392) e Pietro (liberato dopo pochi mesi), che presero il suo posto, come ostaggi[9].
Dopo la liberazione, Alfonso visse in Castiglia, a fianco di Enrico Trastamara, col quale programmò il matrimonio dei suoi figli, Alfonso e Pietro, rispettivamente con due figlie illegittime di Enrico II, Leonora e Giovanna (il matrimonio tra Alfonso e Leonora non fu mai celebrato per il protrarsi della prigionia, mentre Pietro e Giovanna si sposarono nel 1378)[9].
Dato che la guerra tra Castiglia e Aragona, nonostante la morte di Pietro I, continuava, Alfonso si adoperò per riportare la pace che fu conclusa nel 1375[9].
Suo padre, Pietro IV, morì a Pisa, il 4 novembre 1381, mentre si stava recando a Roma, per incontrare il Papa Urbano VI e fu sepolto nel convento francescano della città, e, nel 1391, i resti mortali di Pietro furono portati a Valencia, dove furono tumulati, nel convento di San Francesco[8].
Nel 1382, Alfonso fu confermato marchese di Villena e molto probabilmente cedette questo titolo al figlio, Pietro, prima del 1385[7].
Dal 6 luglio 1382 al 1391 fu Connestabile di Castiglia[9]. Dopo essere stato privato della carica di connestabile, anche il marchesato di Villena, gli venne sottratto e Alfonso, dopo aver ottenuto la liberazione del figlio, fece ritorno in Aragona, dove il rapporto con il figlio, Alfonso, divenne sempre più difficile[9].
Nel 1396, dopo che Martino I il Vecchio era succeduto come re della corona d'Aragona a Giovanni I il Cacciatore, affrontò Matteo di Foix-Béarn, conte dei Foix e visconte di Béarn e di Castelbon, che aveva invaso il regno d'Aragona, come pretendente al trono per diritto di matrimonio, in quanto marito di Giovanna d'Aragona, Alfonso prese parte alla difesa del regno[9].
Nel 1399, fu creato duca di Gandia[7].
Quando, nel 1410, morì il re della corona d'Aragona e re di Sicilia, Martino il Vecchio, lontano cugino di Alfonso (suo nonno, Giacomo II il Giusto era anche bisnonno di Martino il Vecchio), quest'ultimo fu tra i pretendenti al trono aragonese e nei due anni che seguirono, conosciuti come interregno aragonese, non disdegnò di prendere le armi, per difendere i suoi interessi[9].
Prima che si arrivasse ad una guerra civile, le Cortes di Catalogna, di Valencia e d'Aragona decisero per un arbitrato, nominarono tre rappresentanti per regno, trascurando però di invitare i rappresentanti di Maiorca, Sicilia e Sardegna[13]: i nove delegati dovevano scegliere tra i cinque pretendenti e, col Compromesso di Caspe, del 1412, avrebbero deciso che sarebbe stato sovrano della corona d'Aragona e re di Sicilia Ferdinando el de Antequera, infante del castigliano casato di Trastámara[14].
Alfonso non poté seguire l'arbitrato sino al termine, poiché, prima della sentenza morì e, come pretendente, venne sostituito dal figlio Alfonso[7].
Alfonso morì a Gandia, nel 1412 dove fu tumulato Chiesa di Santa Maria[9].
Matrimonio e discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Alfonso, nel 1355, aveva sposato Violante Jiménez Signora della baronia di Arenós, figlia di Gonzalo Diaz e della moglie María Cornel, come ci viene confermato dal Los cinco libros postreros de la primera parte de los Anales de la Corona de Aragón, v.2[1]; il contratto di matrimonio era stato stipulato nel 1348[9].
Alfonso da Violante ebbe sette[7][15] o otto[9] figli:
- Giovanni († giovane)[9];
- Giacomo, barone di Arenos, che, ancora un bambino, morì per un incidente[9];
- Alfonso (dopo il 1358-29 novembre 1425), conte di Ribagorza e duca di Gandia[16], che, nel 1412, sostituì il padre e fu uno dei cinque pretendenti al trono di Aragona[14];
- Bianca († giovane);
- Pietro (1362-1385), marchese di Villena, che sposò Giovanna di Castiglia, figlia del re di Castiglia, Enrico II[9];
- Giovanna (?-1392), che sposò Giovanni Raimondo I di Cardona[9];
- Leonora (?-1393), che sposò Giacomo di Prades[9];
- Violante, badessa del monastero Santa Isabella di Valencia[9].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (ES) Los cinco libros postreros de la primera parte de los Anales de la Corona de Aragón, v.2, pag. 251r.
- ^ (ES) #ES Anales de la Corona de Aragon (Zaragoza), Tome II, Libro VII, cap. XIV, pag. 98.
- ^ (OC) (FR) Chroniques romanes des comtes de Foix, pag. 44, nota 4.
- ^ La Cronaca piniatense è una cronaca storiografica, voluta dal re d'Aragona, Pietro IV, del regno di Aragona, dalle sue origini comitali sino alla Corona d'Aragona (1336, morte di Alfonso IV di Aragona).
- ^ (ES) Crónica de San Juan de la Peña, caput XXXVIII, pag. 230
- ^ (EN) Cumani
- ^ a b c d e f g (EN) Foundation for Medieval Genealogy: MARQUESES de VILLENA 1366-1434, DUQUES de GANDÍA1399-1425- ALFONSO de Aragón "el Viejo"
- ^ a b (ES) #ES Real Academia de la Historia, Pedro de Aragón
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r (ES) #ES Alfonso El Viejo, in Real Academia de la Historia
- ^ (ES) Los cinco libros postreros de la primera parte de los Anales de la Corona de Aragón, v.2, pag. 327v.
- ^ a b (CA) #ES Enciclopèdia.cat: Alfons de Gandia i de Foix
- ^ a b (EN) #ES Alfons de Gandia i de Foix (the Elder)
- ^ Rafael Altamira, Spagna, 1412-1516, in Storia del mondo medievale, vol. VII, 1999, pag. 548
- ^ a b Rafael Altamira, Spagna, 1412-1516, in Storia del mondo medievale, vol. VII, 1999, pag. 549
- ^ (EN) Genealogy: Barcelona 2- Alfonso, Duque de Gandia
- ^ (ES) Diccionario de antigüedades del reino de Navarra, Volume 2, pag.308
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Fonti primarie
[modifica | modifica wikitesto]- [1].
Letteratura storiografica
[modifica | modifica wikitesto]- Rafael Altamira, Spagna, 1412-1516, in Storia del mondo medievale, vol. VII, 1999, pp. 546–575.
- (CA) Chroniques romanes des comtes de Foix.
- (ES) Los cinco libros postreros de la primera parte de los Anales de la Corona de Aragón, v.2.
- (ES) Diccionario de antigüedades del reino de Navarra, Volume 2.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Tabella cronologica dei regni della Penisola iberica
- Sovrani d'Aragona
- Monastero di San Girolamo di Cotalba
- Storia della Spagna
- Contea di Prades
- Contea di Ribagorza
- Contea di Foix
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Alfonso IV di Ribagorza
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Foundation for Medieval Genealogy : CONDES de PRADES 1341-[1441]- ALFONSO de Aragón "el Viejo", su fmg.ac.
- (EN) Foundation for Medieval Genealogy : MARQUESES de VILLENA 1366-1434, DUQUES de GANDÍA1399-1425- ALFONSO de Aragón "el Viejo", su fmg.ac.
- (EN) Genealogy : Barcelona 2- Alfonso, Duque de Gandia, su genealogy.euweb.cz.
- (CA) Enciclopèdia.cat: Alfons de Gandia i de Foix (XML), su enciclopedia.cat.
- (EN) Alfons de Gandia i de Foix (the Elder), su grec.cat.
- (ES) Alfonso El Viejo, in Real Academia de la Historia, su dbe.rah.es.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 292959187 · ISNI (EN) 0000 0003 9934 9968 · CERL cnp02130867 · LCCN (EN) nb2014003890 · GND (DE) 1077029314 · BNE (ES) XX5227336 (data) · BNF (FR) cb144149451 (data) |
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