Giacomo di Prades

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Giacomo d'Aragona e Arenós di Prades
Signore di Caccamo
Stemma
Stemma
In carica1397 –
1408
PredecessoreAntonio Paolillo
SuccessoreViolante Prades d'Aragona
Altri titoliSignore di Alcamo, Calatafimi, Sclafani e Sortino
NascitaXIV secolo
MortePerpignano, 25 agosto 1408
DinastiaPrades
PadreGiovanni d'Aragona e Foix di Prades
MadreSancha Ximénez di Arenós
ConiugiGiovanna Moncada Peralta
Eleonora d'Aragona Ximénez
FigliAgata (I)
  • Violante (II)
ReligioneCattolicesimo

Giacomo (o Giaimo) d'Aragona e Arenós di Prades, signore di Caccamo (in catalano Jaume de Prades i d'Arenós; XIV secoloPerpignano, 25 agosto 1408), è stato un nobile, politico e militare catalano del XIV secolo, capostipite dei Prades in Sicilia.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque presumibilmente nella seconda metà del XIV secolo da Giovanni d'Aragona e Foix, III conte di Prades, e da Sancha Ximénez dei signori di Arenós, di cui era figlio secondogenito.

Nel 1392, giunse in Sicilia al seguito di Martino il giovane, che dopo aver acquisito il possesso dell'isola, lo nominò dapprima governatore di Catania (1393-1395), poi Gran connestabile della Corona d'Aragona (1396), ed infine gli affidò l'incarico di ammiraglio del Regno di Sicilia (1398). Luogotenente nel Val di Mazara, nel 1397, su ordine del sovrano aragonese, assediò Caccamo, già feudo comitale dei Chiaramonte e cittadina ribelle[1], che il medesimo gli concedette in feudo.[2] Il Re Martino concedette al Prades anche le signorie di Alcamo, di Calatafimi e di Mussomeli (che verrà venduta nel 1408 a Giovanni di Castellar), precedentemente confiscate ai Ventimiglia, ai Chiaramonte e ai Moncada.[3][4]

Sotto il dominio feudale del Prades, importante fu lo sviluppo urbanistico del borgo di Caccamo, grazie alle numerose opere pubbliche, che furono più significative rispetto a quelle commissionate dai precedenti feudatari.[5] Nel 1407 vi fondò il convento francescano nei pressi della Chiesa di Santa Margherita.[6] In quello stesso anno acquistò le terre di Sclafani e di Sortino.[7]

Nel 1408 fu inviato in missione diplomatica a Perpignano dai sovrani Giovanni II di Castiglia e Martino I di Aragona, per la questione riguardante l'antipapa Benedetto XIII, e colà vi morì il 25 agosto.[8] Fu sposato con Giovanna Moncada Peralta, figlia di Matteo, conte di Agosta, e dopo la morte di costei nel 1393, con la cugina Eleonora d'Aragona Ximénez, figlia di Alfonso, conte di Dénia, e da entrambe le unioni non ebbe discendenza maschile.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

immagine del nastrino non ancora presente
Cavaliere del Reale Ordine della Correa
— 1393[9]
immagine del nastrino non ancora presente
Cavaliere del Reale Ordine della Correa
— 1409[10]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ R. Santoro, Architettura castellana della feudalità siciliana (XIV e XV secolo), in Archivio Storico Siciliano, vol. 7, Società siciliana per la storia patria, 1981, p. 81.
  2. ^ G. Di Giovanni, Notizie storiche su Casteltermini e suo territorio, Montes, 1869, pp. 288-289.
  3. ^ Capitoli gabelle e privilegi della città di Alcamo: ora per la prima volta pubblicati, in Documenti per servire alla storia di Sicilia, vol. 1, Società Siciliana per la Storia Patria, 1876, p. 20.
  4. ^ V. M. Amico, Dizionario topografico della Sicilia, a cura di G. Di Marzo, vol. 2, Società Siciliana per la Storia Patria, 1859, p. 181.
  5. ^ Santoro, pp. 83-84.
  6. ^ Amico, vol. 1, p. 182.
  7. ^ Gaetani, p. 114.
  8. ^ Gaetani, pp. 115-116.
  9. ^ B. Candida Gonzaga, conte, Memorie delle famiglie nobili delle province meridionali d'Italia, vol. 3, De Angelis, 1876, p. 16.
  10. ^ V. Castelli, principe di Torremuzza, Fasti di Sicilia, vol. 2, Pappalardo, 1820, p. 402.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • F. M. Emanuele e Gaetani, marchese di Villabianca, Della Sicilia nobile, vol. 2, Palermo, Stamperia de' Santi Apostoli, 1757.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie