Megalosaurus

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Megalosaurus
Fossili di M. bucklandii, al Museo della Oxford University of Natural History. La vetrina mostra la maggior parte del sintipo originale, tra cui il dentale lectotipo identificato da Buckland nel 1824
Ipotetiche dimensioni (lectotipo in rosa, esemplare scoperto nel 2010 ed assegnato alla specie in rosso)
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
SuperordineDinosauria
OrdineSaurischia
SottordineTheropoda
Famiglia† Megalosauridae
Sottofamiglia† Megalosaurinae
GenereMegalosaurus
Buckland, 1824
Nomenclatura binomiale
† Megalosaurus bucklandii
Mantell, 1827
Sinonimi
Sinonimi di genere.
  • Gressylosaurus
    Lapparent, 1967
  • Megalasaurus
    von Huene, 1926 (lapsus calami)
  • Megalosaurus
    von Huene, 1926 (lapsus calami)
  • Megalosaurus
    Parkinson, 1822 (nomen dubium?)
  • Megalosausus
    von Huene, 1926 (lapsus calami)
  • Megalosaurus
    Ameghino, 1913 (lapsus calami)
  • Megolosaurus
    von Huene, 1926 (lapsus calami)
  • Meqalosaurus
    Walker, 1964 (lapsus calami)
  • Scrotum
    Brookes, 1763 (nomen oblitum)

Sinonimi di specie.

  • Megalosaurus bucklandi
    Mantell, 1827
  • Megalosaurus conybeari
    Ritgen, 1826 (nomen oblitum)
  • Scrotum humanum
    Brookes, 1763 (nomen oblitum)

Il Megalosaurus ("Grande Rettile" - Megalosaurus bucklandii Mantell, 1827) è stato il primo dinosauro descritto scientificamente, da William Buckland, nel 1824. Lungo 7-9 m e dal peso di 900 kg, il megalosauro era uno dei maggiori predatori del Giurassico medio, circa 167 milioni di anni fa. Le prime ricostruzioni lo mostravano simile a un gigantesco coccodrillo e solo in seguito, grazie alla scoperta di resti completi di altri dinosauri simili (come l'Allosauro), si è capito che questo carnivoro era un attivissimo bipede.

Caratteristiche

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Disegni ricostruttivi di cinque crani attribuiti a Megalosaridae

La testa aveva una struttura molto pesante ma robusta, poi seguita da collo muscoloso e da un corpo veramente tozzo. Gli arti superiori erano leggermente più corti degli arti inferiori, muniti di artigli e tre dita, utilizzati per arpionare le prede. Cacciava sauropodi e ornitischi. Possedeva denti molto appuntiti, che verso il fondo si curvavano e si appiattivano.[1]

Fossili di dubbia identità

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Nonostante la sua larga fama, il megalosauro è conosciuto solo per pochi resti fossili, comprendenti ossa della mascella e della mandibola, denti, vertebre e ossa delle zampe, provenienti dall'Inghilterra e dalla Francia. Gran parte dei denti fossili ritrovati in tutti i piani geologici del mesozoico a tutte le latitudini e ascritti nel corso degli ultimi due secoli al genere Megalosaurus, in realtà non sono resti diagnosticabili e pertanto ricadono nel marasma dei nomina dubia[senza fonte]. Oltre a ciò, moltissimi dinosauri carnivori ora ben noti sono stati inizialmente descritti come specie appartenenti al genere Megalosaurus. Si pensi solo a Carcharodontosaurus, Eustreptospondylus, Dilophosaurus e Proceratosaurus.

Un carnivoro "primitivo"

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Attualmente il megalosauro è ritenuto essere una forma piuttosto basale di quel gruppo di dinosauri carnivori, detti tetanuri, tra i quali si trovano anche gli uccelli. Fra i suoi parenti più stretti troviamo il nordamericano Torvosaurus, della stessa famiglia, e gli spinosauridi, cacciatori di pesce cretacei muniti di un lungo rostro che ricorda quello dei coccodrilli e, in alcuni casi, di una vela dorsale simile a quella del Dimetrodon.

Galleria d'immagini

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  1. ^ I Dinosauri scoperte•specie•estinzione[non chiaro]
  • William Buckland. "Notice on the Megalosaurus or great Fossil Lizard of Stonesfield." Transactions of the Geological Society of London, series 2, vol. 1 (1824), pages 390–396.
  • Gideon Mantell. Illustrations of the geology of Sussex: a general view of the geological relations of the southeastern part of England, with figures and descriptions of the fossils of Tilgate Forest. 1827.

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