Regola (rione di Roma)

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R. VII Regola
Stemma ufficiale
Stemma ufficiale
Piazza Farnese
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Lazio
Provincia  Roma
Città Roma Capitale
CircoscrizioneMunicipio Roma I
Codice107
Superficie0,32 km²
Abitanti3 047 ab.
Densità9 554,72 ab./km²
Mappa dei quartieri di {{{comuneMappa}}}
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Coordinate: 41°53′41″N 12°28′16″E / 41.894722°N 12.471111°E41.894722; 12.471111

Regola è il settimo rione di Roma, indicato con R. VII.

Il nome deriva da Renula, ovvero da quella rena soffice che ancora oggi il fiume Tevere deposita durante le piene. Lo stemma del rione è un cervo rampante in campo turchino. Gli abitanti del rione sono chiamati Regolanti (quando ancora i rioni avevano una identità sociale). Erano soprannominati mangiacode, in riferimento al tipico piatto coda alla vaccinara, che era una specialità dei numerosi vaccinari (macellai) del rione.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Il rione confina con:

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Durante il periodo dell'antica Roma, tale zona apparteneva al Campo Marzio. In particolare, nell'attuale Regola c'era il Trigarium, ovvero lo stadio dove si allenavano gli aurighi che montavano la triga, che era un carro trainato da tre cavalli.

Secondo la suddivisione politica che fece Augusto della Roma imperiale, l'attuale Regola faceva parte della IX regione detta Circus Flaminius. Nel Medioevo entrò a far parte della IV delle sette regioni ecclesiastiche, anche se a quel tempo i confini dei rioni non erano delimitati con grande chiarezza.

Anche a causa delle frequenti inondazioni del Tevere, gran parte della zona era paludosa, e fu bonificata verso la fine del Medioevo.

Via dei Giubbonari (2016)

Nel 1586, quando il rione Borgo fu creato, i rioni divennero 14 e Regola divenne il VII con il nome di Arenule et Chacabariorum (anche "Arenule" deriva da Renula); tale nome è ancora in parte sopravvissuto con la moderna via Arenula[1].

La costruzione dei muraglioni del Tevere del 1875 cambiò radicalmente il volto del rione, cancellando tutta quella realtà che si era costruita intorno al fiume nel corso dei secoli.

Nel ristretto spazio del rione ci sono costruzioni di ogni tipo: palazzi, ospedali, chiese, ambasciate, prigioni ed umili abitazioni.
Il quartiere dette i natali a Cola di Rienzo.

Stemma[modifica | modifica wikitesto]

Cervo d'oro in campo azzurro.[2]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

  • Palazzo Baldoca Muccioli, su via Giulia. Edificio del XVI secolo (1570).
  • Palazzo Bossi, su via di Monserrato. Edificio del XV secolo.
  • Palazzo Cenci (Monte dei Cenci), su Via Beatrice Cenci.
  • Palazzetto Cenci, su Piazza Cenci.
  • Palazzo Cisterna, su via Giulia.
  • Palazzo Falconieri, su via Giulia.
  • Palazzo Farnese, su piazza Farnese.
Sede dell'Ambasciata di Francia.
Progetto dell'architetto Pio Piacentini, sede del Ministero della giustizia.
Progetto dell'architetto Carlo Rainaldi.
Progetto dell'architetto Carlo Maderno. Edificio di fine XVI/inizio XVII secolo (1598-1602).[3]
  • Palazzo e Galleria Spada, su piazza Capo di Ferro.
  • Palazzo Varese, su via Giulia. Edificio del XVII secolo (1616-18).
Progetto dell'architetto Carlo Maderno.

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Sconsacrate
Scomparse

Altro[modifica | modifica wikitesto]

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Piazze[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Via Arenula
  • Via Giulia
  • Vicolo dell'Arcaccio
  • Via dell'Arco del Monte
  • Via Arenula
  • Via Beatrice Cenci
  • Via dei Balestrari
  • Via dei Baullari
  • Via dei Cappellari
  • Vicolo dei Catinari
  • Via del Conservatorio
  • Vicolo del Giglio
  • Via de' Giubbonari
  • Vicolo delle Grotte
  • Via del Mascherone
  • Via del Melangolo
  • Via di Monserrato
  • Vicolo del Malpasso
  • Vicolo della Moretta (dall'insegna di una farmacia raffigurante una fanciulla nera)
  • Via dei Pettinari
  • Via della Pietà
  • Via del Polverone
  • Via dei Pompieri
  • Via della Seggiola
  • Via degli Specchi
  • Via degli Strengari
  • Via San Bartolomeo de Vaccinari
  • Vicolo de' Venti
  • Via delle Zoccolette (specie di calzari usati dalle orfanelle nell'orfanotrofio eretto da Clemente XII)
  • Monte de Cenci

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ In realtà per buona parte del Medioevo con tale nome era identificato tutto il tragitto viario compreso oggi dalle vie che vanno da via S. Paolo alla Regola a tutta la via Monserrato. v. U. Gnoli, Topografia e toponomastica di Roma..., 1939.
  2. ^ Carlo Pietrangeli, p. 188.
  3. ^ Vivere Roma, Scoprire Roma, Palazzo Santacroce (Pasolini dall'Onda).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Mauro Quercioli, RIONE VII. REGOLA, in I Rioni e i Quartieri di Roma, vol. 2, Roma, Newton Compton Editori, 1989.
  • Claudio Rendina e Donatella Paradisi, Le strade di Roma, vol. 1, Roma, Newton Compton Editori, 2004, ISBN 88-541-0208-3.
  • Carlo Pietrangeli, Insegne e stemmi dei rioni di Roma (PDF), in Capitolium. Rassegna di attività municipali, anno XXVIII, n. 6, Roma, Tumminelli - Istituto Romano di Arti Grafiche, 1953.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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