Wikipedia:Scherzi e STUBidaggini/Pinguinia

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Pinguinia
Labor omnia vincit, Viribus unitis
Dati amministrativi
Nome completoRepubblica di Pinguinia
Nome ufficialeRepublic of Penguinland
Lingue ufficialipinguinese (ufficiale),
Altre lingueinglese,norvegese, francese, svedese
CapitalePenguinfield  (2.840.372 ab. / 2009)
Politica
Forma di governoRepubblica presidenziale federale
PresidenteBen Skyslider
Primo MinistroTore Adelian
Indipendenza23 maggio 1938
Ingresso nell'ONU1º ottobre 2003
Superficie
Totale14 122 350 km² ()
% delle acque0,9%
Popolazione
Totale35.674.356 (pinguini), 1000-4000 (umani ab. (2009)
Densità2,52 ab./km²
Geografia
ContinenteAntartide
Fuso orarioUTC-11 fino a UTC+14
Economia
ValutaFrihet
PIL (nominale)812,234 milioni di $ (2008) (16º)
PIL pro capite (nominale)22,768 $ (2008) (40º)
ISU (2007)0,934 (alto) (28º)
Consumo energetico0,56 kWh/ab. anno
Varie
TLD.pingu
Prefisso tel.+38
Sigla autom.PG
Inno nazionaleLiberty in Antarctica - Penguinian Hymn
Festa nazionale23 maggio
Anniversario della liberazione del 1938
 


La Pinguinia, (in inglese Penguinland), ufficialmente Repubblica di Pinguinia (in inglese Republic of Penguinland), è uno Stato il cui territorio coincide con quello dell’Antartide. Fanno parte della Pinguinia anche numerose isole situate non lontano dalla costa antartica. E' circondata dal Mar Glaciale Antartico.

Gli abitanti della Pinguinia non sono umani, ma pinguini, i quali hanno quasi totalmente assimilato gli usi e i costumi dei colonizzatori inglesi, norvegesi e francesi dell'inizio del XX secolo, imparando anche a parlare; oggi la lingua ufficiale è l'inglese, ma molti pinguini parlano anche il norvegese.

Le origini della Pinguinia risalgono al 1935, quando Steven Pingviner stimolò il popolo pinguinese alla rivolta. I combattimenti durarono fino al 23 maggio 1938, quando l'Antartide fu liberato e la Pinguinia fu dichiarata Stato indipendente.

La forma di governo è la repubblica federale presidenziale con sistema rappresentativo, sul modello degli Stati Uniti d'America. E' composta da 22 regioni autonome federate, anch'esse suddivise in 86 contee. La capitale è Penguinfield. Il 23 maggio 1997 è entrata nel Commonwealth britannico, e il 1º ottobre 2003 è avvenuto l'ingresso nell'ONU.

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della Pinguinia.

Il continente antartico è sempre stato abitato dai pinguini, più precisamente da 12 dei 17 tipi di questi uccelli. Essi mantennero sempre una connotazione animale, e non furono mai capaci di emettere parole. Questo fino al 14 dicembre 1911, quando l'esploratore norvegese Roald Amundsen raggiunse il Polo Sud con la sua spedizione, dando così il via all'esplorazione dell'Antartide, che presto si scoprì ricco di petrolio, carbonio, ferro, manganese, nichel e uranio. Cominciò dunque lo sfruttamento economico del continente, ad opera soprattutto di inglesi e norvegesi, ma anche francesi, danesi e statunitensi. La storia dei pinguini cambiò radicalmente il 28 agosto 1919, quando un norvegese, Kjetil Sugmundsen, vide un pinguino che parlava, chiamò i suoi superiori per far osservare loro il fenomeno. Arrivarono altri pinguini, che si misero anche loro a proferire parola. Essi provavano da alcuni anni ad imitare i suoni degli umani, e vi erano riusciti. I norvegesi volevano solamente sviluppare con loro un rapporto di amicizia; ma appena la cosa venne a conoscenza di inglesi e francesi, questi ebbero l'idea di rendere i pinguini, opportunamente istruiti, loro fedeli aiutanti. Così, in pochi anni, quasi tutti i pinguini seppero leggere, scrivere e fare i conti; iniziarono a vestirsi, ad avere una propria casa, ad avere un lavoro. Inoltre i principali servizi sociali furono ampliati ai pinguini, che divennero quasi tutti carpentieri nelle fabbriche di estrazione dei minerali, e la vita media dei pinguini si allungò a circa 75 anni. Però, i nuovi ufficiali francesi e britannici vollero risparmiare, pagando pochissimo gli uccelli, riducendoli in stato di schiavitù e negando loro l'accesso a ospedali, uffici pubblici, scuole degli umani, cosa che invece era permessa agli ormai pochi pinguini che vivevano in zone amministrate dagli scandinavi e dagli americani. Si stava formando il movimento di liberazione dell'Antartide, con a capo Sven Pingviner, al quale aderirono segretamente tutti i pinguini, oppressi e non, e anche molti norvegesi, danesi, americani, ma anche inglesi e francesi, nonostante questi facessero parte dei corpi militari che servizzavano i pinguini. La classica goccia che fa traboccare il vaso ci fu il 23 gennaio 1935, quando fu negata ai pinguini la possibilità di sporgere denuncia contro uomini, e di chiedere una pari dignità ed un equo trattamento. Così il MLA (Movimento di Liberazione dell'Antartide) cominciò ad organizzare una rivolta. Il piano prevedeva la presenza di Sven Pingviner come guida dei pinguini, ma egli si ammalò e fu sostituito dal quindicenne figlio Steven. Il 14 aprile fu convocata dal funzionario danese Karl Nielsen un convegno aperto a tutti, umani e pinguini, e a cui (dato l'argomento, il futuro utilizzo nucleare dell'Antartide) intervennero le principali autorità inglesi e francesi. Al termine del dibattito, furono fatte alcune domande al generale britannico Josh Thiney. Quando toccò a Steven Pingviner formulare la propria questione, egli formulò il celebre discorso, ormai passato alla storia:

"Signor Generale, la mia non è una domanda, ma un'affermazione. Volevo comunicarle, in nome del popolo dei pinguini, dei danesi, dei norvegesi,degli statunitensi e di tutti coloro che a sprezzo del pericolo ci hanno sostenuto, che il Movimento di Liberazione dell'Antartide sta per attuare il suo scopo di fondazione, quello di rendere l'Antartide un Paese libero. Libertà! Libertà!".

Subito i pinguini e i volontari del MLA gridarono: "Libertà!"; così, mentre i pinguini fuggivano verso le vicine montagne Scott, gli umani loro compagni bloccavano coloro che li avrebbero voluti inseguire. Tra le file del MLA si registrarono 7 feriti (4 danesi e 3 norvegesi), ma il piano era riuscito: i pinguini era rintanati sulle montagne, aiutati dagli uomini del MLA che li rifornivano di cibo, pronti ad attaccare chiunque provasse a scalare le alture e fosse riconosciuto come nemico. Quello dei cosiddetti "colonizzatori glaciali" fu un vero e proprio assedio che durò 13 mesi, e durante il quale si registrarono numerose battaglie, tra le quali la più importante è sicuramente quella di Nabuh, dal nome del pinguino che riuscì a far esplodere un carro armato nemico quando ormai la situazione era disperata e la fortezza stava per essere espugnata. I rifornimenti arrivavano per via aerea, grazie all'aiuto degli uomini del MLA; ma quando il loro campo base fu distrutto, i pinguini dovettero indietreggiare, scendere le montagne dal versante sud e entrare nel profondo Antartide, inseguiti dai nemici e senza possibilità di essere aiutati dagli alleati. Sembrava che il MLA non avesse speranze di raggiungere l'obiettivo per cui si era formato; ma Steven Pingviner consegnò a un gruppo di 123 volontari la grande responsabilità di raggiungere, a piedi, un altro campo situato sulla costa a quasi 200 km di distanza, prendere i rifornimenti e ritornare; nel frattempo il grosso del gruppo li avrebbe aspettati, resistendo ai probabili attacchi anglofrancesi e attendendo la venuta degli alleati. Il "Gruppo dei 123" riuscì nell'impresa e, dopo 37 giorni di fame, i pinguini poterono finalmente cibarsi, al riparo grazie a un muro divisorio fatto di pietra e costruito da loro stessi. Ma il nemico sembrava poter sferrare l'attacco finale, così l'arrivo delle truppe norvegesi e danesi due giorni dopo rialzò di molto il morale del gruppo. Il giorno dopo, il 23 maggio 1936, si combattè la "Battaglia degli scandinavi", vinta dal MLA grazie appunto al fondamentale apporto degli uomini nordici. L'avversario si ritirò, e così il MLA potè "dissolversi nella nebbia". L'avrebbe aspettato un susseguirsi di migrazioni e fughe intorno tutto l'Antartide per quasi due anni, finché la disfatta nella battaglia dei disperati costrinse i liberatori a raggiungere la costa, dove oggi sorge Penguinfield, per tentare un'ultima resistenza. Così Steven Pingviner consigliò al generale norvegese Tore Martinsen di partire con le truppe, per mezzo di due navi ancorate lì vicino, per ostacolare il percorso dell'unica nave che rifornisse mensilmente gli anglofrancesi. L'"Elisabetta I" - così si chiamava il natante - fu conquistata e, a causa del suo mancato arrivo, inglesi e francesi se ne andarono, preferendo la resa alla sicura morte per assideramento. Era il 23 maggio 1938, esattamente due anni dopo la battaglia degli scandinavi: l'Antartide era finalmente libero. Gli sconfitti avevano giurato di ritornare per riprendersi quella che ormai era la Repubblica di Pinguinia, ma la Seconda guerra mondiale spostò le loro attenzione su altro, garantendo la pace per un po' di tempo. La Pinguinia, in occasione della guerra, si dichiarò neutrale per sempre. Ma il 20 giugno 1961 i francesi (mentre gli inglesi avevano già perso alcune colonie e non pensavano di necessitare di nuovi possedimenti) ritornarono per mantenere la promessa fatta ai pinguini 23 anni prima, e stavolta non avrebbero trovato altri uomini a fermarli; il loro attacco violava però il Trattato Antartico (che riconosceva il diritto dei pinguini ad essere i governatori dell'Antartide), votato il 1º dicembre 1959 ed entrante in vigore solo tre giorni dopo: per questo, la Francia ebbe sanzioni da parte dell'ONU. Il 25 giugno 1961 cominciò la prima delle tre guerre degli eroi, così chiamate perché tra i pinguini si distinsero grandi condottieri, come Anakin Skyslider e Jatsen Alone, che trascinarono i pinguini alla vittoria della prima guerra degli eroi, ratificata da un patto con i francesi (Patto di Dount firmato da Anakin Skyslider e dal generale francese Jacques Le Noir, il quale prevedeva che i transalpini se ne sarebbero andati per sempre. Ma pochi giorni dopo, il 20 febbraio 1962, gli europei ritornarono, e stavolta con una imponente flotta navale, trovando impreparati i pinguini, che sconfissero in pochi mesi vincendo così la seconda guerra degli eroi senza difficoltà, e mettendo i pinguini in condizioni di vita pessime. Buona parte dei pinguini si rifugiò nella regione est del continente, dove sorgeva l'accampamento norvegese e danese abbandonato nel 1955, che sarebbe l'attuale Pingviner. Nacque così il Secondo Movimento di Liberazione dell'Antartide o SMLA, capeggiato da Steven Pingviner e Anakin Skyslider, mentre il cugino di quest'ultimo Jatsen Alone guidava i Liberatori del Nord o LN, nelle cui fila c'erano pinguini soggetti alla dittatura dei francesi. il 24 marzo 1963, dopo un'accurata organizzazione, cominciò la Grande Marcia dei Pinguini, che dall'accampamento si spinsero a piedi fino a Penguinfield, dove fu combattuta il 17 luglio la Battaglia di Luke, dal nome del figlio di Anakin Skyslider nato il giorno prima di essa, che costrinse l'avversario a rintanarsi dentro la capitale, senza possibilità di essere riforniti di cibo e munizioni, perché i pinguini avevano conquistato il campo dove essi erano tenuti. Così, dopo un lungo assedio, il 20 dicembre i francesi uscirono dalla città. Cominciò la battaglia nota alla storia come Presa di Penguinfield, vinta dai pinguini che così vinsero la terza guerra degli eroi e liberarono definitivamente l'Antartide. Fu in quest'occasione che Le Noir disse la celebre frase:

"Non avrei mai immaginato che dei pinguini ci avessero dato così tanti problemi. Non torneremo qui mai più".

Da quel momento cominciò per la Pinguinia un periodo di forte sviluppo economico e industriale, pur nel rispetto più totale dell'ambiente (la Pinguinia è tuttora il primo produttore mondiale di energie rinnovabili, e costantemente all'avanguardia in questo campo). Il 27 novembre 1966 la Pinguinia si dichiarò neutrale militarmente. Il 23 maggio 1997 entrò nel Commonwealth Britannico, mentre il 1º ottobre 2003 fece il suo ingresso nell'ONU.

Dal 2015 è in guerra contro la repubblica dei orsi polari