Volo Aeroflot 1491

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Volo Aeroflot 1491
Un Antonov An10 simile a quello coinvolto nell'incidente.
Tipo di eventoIncidente
Data18 maggio 1972
TipoCedimento strutturale causato da affaticamento del metallo
LuogoVicino a Charkiv, RSS Ucraina
StatoBandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica
Coordinate49°54′56″N 36°39′02″E / 49.915556°N 36.650556°E49.915556; 36.650556
Numero di voloSU-1491
Tipo di aeromobileAntonov An-10A
OperatoreAeroflot
Numero di registrazioneCCCP-11215
PartenzaAeroporto di Mosca-Vnukovo, Mosca, RSFS Russa
DestinazioneAeroporto di Charkiv, Charkiv, RSS Ucraina
Occupanti122
Passeggeri115
Equipaggio7
Vittime122
Feriti0
Sopravvissuti0
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Unione Sovietica
Volo Aeroflot 1491
Dati estratti da Aviation Safety Network[1]
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Il volo Aeroflot 1491 era un volo passeggeri di linea dall'aeroporto di Mosca-Vnukovo all'aeroporto di Charkiv, nella RSS Ucraina. Il 18 maggio 1972, un Antonov An-10 operante su tale tratta si schiantò durante l'avvicinamento a Charkiv, provocando la morte di tutti i 122 a bordo.[1] È il peggior incidente nella storia di un aereo di questo tipo.[2]

L'aereo[modifica | modifica wikitesto]

Il velivolo coinvolto nell'incidente era un Antonov An-10A, registrazione СССР-11215 (numero di fabbrica 0402502, MSN 25-02); venne prodotto nello stabilimento di Voronežskij Aviazavod il 3 febbraio 1961. Pochi giorni dopo fu consegnato alla divisione Aeroflot di Charkiv. Era equipaggiato con 4 motori turboelica Ivchenko AI-20. Al momento dell'incidente, il velivolo aveva accumulato 15 483 ore di volo in 11 105 cicli di decollo-atterraggio.

L'equipaggio[modifica | modifica wikitesto]

L'equipaggio responsabile dell'aeromobile era dell'87ª squadra di volo (Squadrone unito di Charkiv). Il comandante Vladimir Vasil'cov era incaricato di condurre le operazioni; anche il primo ufficiale Andrej Burkovskij, il navigatore Aleksandr Griško, l'ingegnere di volo Vladimir Ščokin e l'operatore radio Konstantin Peresečanskij erano nella cabina di pilotaggio. A bordo c'erano due assistenti di volo: Lidija Danšina e Ljudmila Kulešova. Nel velivolo c'era anche un ufficiale del ministero degli Interni, Ivan Medvedjuk.[3]

L'incidente[modifica | modifica wikitesto]

Il volo 1491 decollò dall'aeroporto di Mosca-Vnukovo alle 10:39 in rotta verso Charkiv, nella RSS Ucraina. Mentre scendeva dall'altitudine di crociera di 23 600 piedi (7 200 m) ad un'altitudine di 4 900 piedi (1 500 m), l'Antonov An-10 subì un cedimento strutturale con conseguente separazione di entrambe le ali.[4] La fusoliera precipitò in un'area boscosa, provocando la morte di tutti i 115 passeggeri e 7 membri dell'equipaggio a bordo dell'aeromobile.[5][6][7]

Le indagini[modifica | modifica wikitesto]

La Pravda riferì dello schianto del volo 1491 poco dopo che accadde. All'epoca, era insolito in Unione Sovietica che ci fossero notizie di stampa sugli incidenti aerei interni.[8]

La probabile causa dell'incidente venne determinata essere un cedimento strutturale della sezione centrale dell'ala a causa di una fessura generata dalla fatica del metallo.[1]

A seguito di questo incidente, Aeroflot cessò di utilizzare gli An-10. Sarebbero presto stati sostituiti dai Tupolev Tu-154.[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Harro Ranter, ASN Aircraft accident Antonov An-10A CCCP-11215 Kharkov Airport (HRK), su aviation-safety.net. URL consultato il 15 maggio 2020.
  2. ^ (EN) Harro Ranter, Aviation Safety Network > ASN Aviation Safety Database > Type index > ASN Aviation Safety Database results, su aviation-safety.net. URL consultato il 27 febbraio 2021.
  3. ^ (RU) Катастрофы Самолета Ан, su prostobook.com. URL consultato il 15 maggio 2020.
  4. ^ (RU) - | Газета ВРЕМЯ, su timeua.info. URL consultato il 15 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2019).
  5. ^ (RU) AirDisaster.ru - авиационные происшествия, инциденты и авиакатастрофы в СССР и России - факты, история, статистика, su airdisaster.ru. URL consultato il 15 maggio 2020.
  6. ^ (RU) Герой своего времени: история самолета Ан-10. Часть 2, su naukatehnika.com. URL consultato il 15 maggio 2020.
  7. ^ (RU) Ан-10 и безопасность. Или — «Летайте самолётами…» — Русский Топ, su new.topru.org. URL consultato il 15 maggio 2020.
  8. ^ (EN) The Sun - Google News Archive Search, su news.google.com. URL consultato il 15 maggio 2020.
  9. ^ (EN) Paul Duffy e A. I. Kandalov, Tupolev: The Man and His Aircraft, SAE, 1996, ISBN 978-1-56091-899-8. URL consultato il 15 maggio 2020.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]