Vilhjalmur Stefansson

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Vilhjalmur Stefansson

Vilhjalmur Stefansson (Gimli, 3 novembre 187926 agosto 1962) è stato un esploratore ed etnologo canadese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Vilhjalmur Stefansson, nato William Stephenson, nacque a Gimli nel Manitoba (Canada) nel 1879 da genitori trasferitisi dall'Islanda due anni prima. Dopo aver perso due figli durante un periodo di inondazioni, nel 1880 la famiglia si trasferì nel Dakota del Nord. Venne istruito nelle università del Dakota del Nord ed in quella dell'Iowa. Durante i suoi anni di college cambiò il suo nome in Vilhjalmur Stefansson. Oltre che nelle sopracitate università studiò anche antropologia presso l'Università di Harvard, dove inoltre insegnò per due anni.[1]

Nel 1904 e 1905 Stefansson fece ricerche archeologiche in Islanda. Reclutato da Ejnar Mikkelsen ed Ernest de Koven Leffingwell per la loro spedizione polare, visse con gli Inuit nel delta del Mackenzie durante l'inverno 1906-1907, ritornando poi da solo attraverso i fiumi Porcupine e Yukon. Sotto gli auspici del museo americano di storia naturale di New York lui e il Dottor Rudolph Martin Anderson si impegnarono nello studio etnologico delle coste dell'Artico centrale del Nord-America dal 1908 al 1912.[2]

Nel 1908 Stefensson prese una decisione che ebbe effetto sul resto della sua permanenza in Alaska: assunse la guida inuit Natkusiak, il quale sarebbe poi rimasto con lui per il resto della spedizione in Alaska; quando conobbe Natkusiak, la guida Inuit lavorava per il capitano George Baker Leavitt, capitano di una baleniera e amico di Stefansson, che spesso portava i rifornimenti di provviste che arrivavano dal museo americano di storia naturale agli esploratori dell'artico. Nel 1910 Stefansson scoprì un gruppo di eschimesi mai visto prima: i blond esquimos chiamati poi copper inuit, i quali non avevano mai visto prima l'uomo bianco.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Vilhjalmur Stefansson, su Dartmouth Library Archives & Manuscripts, URL consultato il 15 novembre 2023.
  2. ^ Vilhjalmur Stefansson, su britannica.com, URL consultato il 15 novembre 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Scritto autografo
  • W.McKinlay, l'ultimo viaggio del karluk, 2022 traduzione italiana https://amzn.eu/d/7zgY57t
  • Stefansson, Vilhjalmur. My Life with the Eskimo; The Macmillan Company, New York, 1912.
  • Stefansson, Vilhjalmur. Stefánsson-Anderson Expedition, 1909-12; Anthropological Papers, AMNH, vol. XIV., New York, 1914.
  • Stefansson, Vilhjalmur. The Standardization of Error; W. W. Norton & Company, Inc., New York, 1927.
  • Stefansson, Vilhjalmur. Unsolved Mysteries of the Arctic; The Macmillan Company, New York, 1938.
  • Stefansson, Vilhjalmur. Not by Bread Alone; The Macmillan Company, New York, 1946.
  • Stefansson, Vilhjalmur. Discovery - the autobiography of Vilhjalmur Stefansson; McGraw-Hill Book Company, New York, 1964.
  • Stefansson, Vilhjalmur. Cancer: Disease of civilization? An anthropological and historical study; Hill and Wang, Inc., New York, 1960.
  • Stefansson, Vilhjalmur (ed.). Great Adventures and Explorations; The Dial Press, 1947.
  • Diubaldo, Richard. Stefansson and the Canadian Arctic; McGill-Queen's University Press, Montreal, 1978.
  • Hunt, William R. Stef: A Biography of Vilhjalmur Stefansson, Canadian Arctic explorer; University of British Columbia Press, Vancouver, 1986. ISBN 077480247-2
  • Jenness, Stuart Edward. The Making of an Explorer: George Hubert Wilkins and the Canadian Arctic Expedition, 1913-1916; McGill-Queen's Press - MQUP, 2004. ISBN 0773527982
  • Niven, Jennifer. The Ice Master: The Doomed 1913 Voyage of the Karluk, Hyperion Books, 2000.
  • Niven, Jennifer. Ada Blackjack: A True Story Of Survival In The Arctic, Hyperion Books, 2003. ISBN 078688746X
  • Pálsson, Gísli. Writing on Ice: The Ethnographic Notebooks of Vilhjalmur Stefansson; Dartmouth College Press, University Press of New England, Hanover, 2001. ISBN 158465119-9
  • Pálsson, Gísli. "The legacy of Vilhjalmur Stefansson" , the Stefansson Arctic Institute, 2000

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Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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