Utente:Wallacine/Prove

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Giovanni Mattio (Cuneo, 16 luglio 1949) è un pittore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la laurea in lettere classiche presso l'Università degli Studi di Torino, conseguita nel 1973, affianca agli studi classici la ricerca in ambito artistico. Frequenta musei, studi di artisti, accademie, instaura rapporti con la vicina Provenza, in particolare con Nizza, Antibes, Aix en Provence. Inizia ad esporre in ambito regionale e transalpino.

Dal 1986 è presente in mostre personali e rassegne in Italia e in Francia.

Dal 1989 vive e lavora a Milano, dove affianca l'attività espositiva all'insegnamento nel Liceo classico Giovanni Berchet. Dal 1990 è socio della Permanente di Milano, per la quale, nei bienni 2002-2003 e 2004-2005 ha fatto parte della Commissione Artistica Annuale. Nel 1996 fonda, con altri artisti, l'Associazione cultuale Renzo Cortina, che lascerà nel 2001.

Dopo le prime prove artistiche in ambito regionale, di matrice espressionista, Mattio elabora negli anni Ottanta un proprio linguaggio personale, collocabile nell'ambito dell'informale materico, destinato ad evolversi dopo il trasferimento a Milano e il contatto con il fervido ambiente artistico locale. Principale filo conduttore della sua ricerca è la sperimentazione sulla materia e l'uso di pigmenti naturali. Nel 1992 si colloca il ciclo telafracta, dipinti di grandi dimensioni ridotti in frammenti destinati ognuno a una propria storia. Del 1993 sono gli ilocromi, dipinti in cui la materia assume una funzione primaria sul piano cromatico, espressivo e culturale. Nello stesso anno inizia il ciclo degli aquaveli, dipinti ottenuti con colori ad acqua e veline che danno palpabilità ad una superficie trasparente. Seguono le ceramiche polimateriche zostracon e numerose sperimentazioni nel campo dell’incisione. Con il nuovo millennio la ricerca si estende ai volumi e alle forme delle superfici dipinte: nascono le estroflessioni, le introflessioni, i monitors, le losanghe, i petali. Affiorano nuovi materiali in una ricerca via, via, più plastica. Dal 2008 si affiancano ai temi mitologici, che permeano la cultura di Mattio, nuovi soggetti teologici. Si sono occupati del suo lavoro: Cinzia Bollino Bossi; Luciano Caramel; Riccardo Cavallo; Giovanni Cerri; Claudio Cerritelli; Antonio D’Amico; Anna Giemme, Franco Migliaccio; Bruno Nacci; Luca Nicoletti; Fabrizio Pepino; Gerardo Pintus; Gianni Pré; Giuseppe Possa; Pier Luigi Senna; Giorgio Seveso.

Esposizioni[modifica | modifica wikitesto]

Fra le principali partecipazioni a rassegne d'arte italiane, si ricordano: Arte Fiera di Bologna (1987, 1988, 1989), Expo Arte di Bari (1987, 1988, 1989), Biennale Internazionale d'arte contemporanea di Milano (1987, 1988), Rassegna biennale d’arte contemporanea di Bergamo (1988), XXXII Biennale Nazionale d’Arte Città di Milano (1993), VII Triennale dell’incisione di Milano (1994), In nome dell’astratto (Museo delle arti di Nocciano, 1995 e Castello di Revere, 1996), Una via crucis al Museo della Permanente di Milano (2008), Luce equinoziale al Museo diocesano di Milano (2009), Elephant Parade (2011). Nel 1987 partecipa alla realizzazione dei murales d'artista sulle case della borgata di Rittana (CN), nell'ambito della rassegna Tracce d'artista. Dal 2008 partecipa alle rassegne organizzate in spazi pubblici a Milano da Arte da mangiare. Fra le più importanti mostre personali, si ricordano:

  • 1986 Galleria Interarte, Milano; Galleria S. Michele, Brescia
  • 1987 Galleria Cesarea, Genova
  • 1989 Quadreria d’arte contemporanea, Cuneo; Art Jonction, Nizza
  • 1992 Galleria AeZ, Milano
  • 1993 Il Laghetto, Milano; Torre Capitolare, Porto Venere (SP)
  • 1994 Lo Scarabeo, Milano
  • 1997 Centro S. Michele, Milano
  • 2000 Centro Incontri della Provincia di Cuneo, Cuneo
  • 2001 Università Bocconi, Milano
  • 2002 Cascina Grande, Rozzano (MI)
  • 2007 Galleria Gabriele Cappelletti, Milano
  • 2009 Antico Palazzo di Città, Mondovì (CN)
  • 2011 Libreria Bocca, Milano

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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