Trattati di Erzurum

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Trattati di Erzurum
ContestoGuerra ottomano-persiana (1821-1823)
Incidenti e scontri di confine
Firma1823 e 1847
LuogoErzurum, Impero ottomano (Turchia)
EffettiTrattato del 1823: fine della guerra ottomano-persiana e ritorno ai confini precedenti al 1639.
Trattato del 1847: divisione dell'area di confine tra le due parti e istituzione di una commissione di confine.
Parti Dinastia Qajar
Bandiera dell'Impero ottomano Impero ottomano
Firmatari Fath Ali Shah
Bandiera dell'Impero ottomano sultano Mahmud II
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I trattati di Erzurum furono due trattati del 1823 e del 1847 che risolsero le controversie sui confini tra l'Impero Ottomano e la Persia.

Primo trattato (1823)[modifica | modifica wikitesto]

Sebbene il Trattato di Zuhab nel 1639 avesse stabilito il confine tra l'Impero Ottomano e la Persia, il confine nella regione montuosa di Zuhab rimase un luogo di conflitto intermittente nei due secoli successivi. Le tensioni tra i due imperi aumentarono a causa dell'ospitalità dell'Impero Ottomano di tribù ribelli dell'Azerbaigian persiano. L'Impero russo, segretamente, stava tentando di fare pressione sull'Impero Ottomano, che era in guerra con i Greci, che ricevevano armi dalla Russia.[1] Il principe ereditario Abbas Mirza di Persia, su istigazione dell'Impero russo, invase il Kurdistan e le aree circostanti l'Azerbaigian persiano.[1] Dopo la battaglia di Erzurum del 1821, entrambi gli imperi firmarono il primo Trattato di Erzurum nel luglio 1823, che confermò il confine del 1639 e che pose quindi fine alla guerra ottomano-persiana (1821-1823), che fu provocata dall'eccessiva ingerenza dell'impero ottomano nell'Azerbaigian persiano[2]. Nel trattato era incluso e garantito l'accesso ai pellegrini persiani per visitare i luoghi sacri dell'Impero Ottomano.[1] Il trattato regolava le tasse relative ai pellegrini e alle tribù nomadi che pascolavano il loro bestiame nelle terre di confine.[1] Fu anche convenuto che ogni tre anni, la Persia, così come gli ottomani avrebbero inviato un inviato nell'altro paese, stabilendo quindi relazioni diplomatiche tra loro.[1] A seguito del trattato, i confini tra i due imperi vennero riportati alla situazione definita nel 1639 (v. Trattato di Zuhab).

Secondo trattato (1847)[modifica | modifica wikitesto]

Una serie di incidenti di confine nel 1830 portò nuovamente la Persia e l'Impero Ottomano sull'orlo della guerra. La Gran Bretagna e la Russia si offrirono di mediare, e il 31 maggio 1847 fu firmato un secondo trattato di Erzurum.[3] Questo trattato divideva la regione contesa tra le due parti e prevedeva un'apposita commissione per delimitare l'intero confine. Il lavoro della commissione per i confini incontrò diversi ostacoli politici, ma alla fine completò il suo compito nel 1914.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e A Global Chronology of Conflict: From the Ancient World to the Modern Middle, Vol.III, ed. Spencer C. Tucker, (ABC-CLIO, 2010), 1140.
  2. ^ Masters, Bruce (1991), The Treaties of Erzurum (1823 and 1848) and the Changing Status of Iranians in the Ottoman Empire, in Iranian Studies, 24 (1): 3–15.
  3. ^ Prescott, J. R. V. (John Robert Victor), International frontiers and boundaries, Martinus Nijhoff Publishers, 2008, p. 6, ISBN 978-90-474-3364-4, OCLC 593311210. URL consultato il 23 dicembre 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Anderson, MS (1966), The eastern question 1774-1923 : A Study in International Relations, Londra.
  • Masters, Bruce (1991), The Treaties of Erzurum (1823 and 1848) and the Changing Status of Iranians in the Ottoman Empire, in Iranian Studies, 24 (1): 3–15.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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