Topolino e la marea dei secoli

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Topolino e la marea dei secoli
fumetto
Lingua orig.italiana
PaeseItalia
AutoreCasty
EditoreThe Walt Disney Company Italia
Collana 1ª ed.Topolino
Periodicitàsettimanale
Albi2 (completa)
Generefantascienza, avventura

Topolino e la marea dei secoli è una storia Disney italiana, pubblicata in quattro capitoli sui numeri 2918 e 2919 di Topolino, sceneggiata e disegnata da Casty. La storia ha inoltre vinto un TopoOscar nel 2011 come migliore storia ambientata nel mondo dei Topi.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Prima puntata (Topolino 2918)[modifica | modifica wikitesto]

Capitolo I[modifica | modifica wikitesto]

Ottobre 1492, Oceano Atlantico: La spedizione di Cristoforo Colombo in cerca delle Indie Orientali è ancora in corso, quando le tre navi del navigatore vengono affondate da alcune iper-tecnologiche imbarcazioni dirette verso l'Europa.

Topolinia, 11 novembre 2011: Topolino è dall'edicolante, quando varie cose e persone intorno a lui iniziano a scomparire, mentre un enorme tsunami si riversa sulla città. Topolino viene salvato da un misterioso personaggio avvolto in una sfera di luce, che gli rivela che l'onda anomala è una "marea dei secoli".

Poco dopo Topolino si sveglia in una fantascientifica versione di Topolinia, denominata Topoltekia; qui incontra Pippo, che però non lo riconosce come suo amico ma come "Presidente totale del Mondo". Topolino viene quindi trovato dalle "sue" guardie del corpo e portato nel suo Palazzo presidenziale, facendosi accompagnare da Pippo, scopertosi essere un "comunellista" (ossia individui che fanno "comunella" contro il Presidente). Una volta solo con Pippo, Topolino si fa raccontare di questo nuovo mondo, comandato da un misterioso personaggio chiamato Fenice che "si sveglia" ogni cento anni. Fa quindi la sua comparsa Uma, un'agente cronautico proveniente dal 2053 (già incontrata da Topolino nella storia Topolino e la bionda minaccia), che svela ai due che, durante una sua missione, è stata avvisata dal Cronodipartimento della formazione di una "cronomarea", ossia una modificazione del tempo partita da chissà dove. Uma è così andata all'11 novembre 2011 per formare una "diga", cioè Topolino.

Capitolo II[modifica | modifica wikitesto]

Con la comparsa del Topolino della nostra realtà, Uma rivela che il Topolino nativo di quella realtà potrebbe essersi dissolto; intanto, i protagonisti fanno la conoscenza di Binx, segretario personale del presidente. Dato che è l'ora del "sorvolo benaugurante" della città, Topolino e Uma hanno modo di conoscere questa realtà che è per il momento a loro sconosciuta: Da secoli non ci sono più guerre, e l'umanità vive in Pace; sono disponibili delle "camu-facce" per chi non fosse soddisfatto del proprio volto; vengono trasmessi costantemente le stesse canzoni e gli stessi film, sempre pieni di buoni sentimenti e lieto fine; però, nonostante tutta la tecnologia disponibile, l'Uomo non è mai andato sulla Luna e l'Umanità vive in un immutabile presente, priva di ambizioni e storia.

Dopo la fine del sorvolo, i tre tornano a Palazzo, e attraverso il computer del Topolino della realtà parallela leggono il suo diario dove egli ha scritto di avere un appuntamento nello Yucatán con un fantomatico M.

Giunti nello Yucatan, l'aeronave presidenziale viene attaccata dai pirati di "Capitan Pantera", che si scopre essere Minni, che in questo Mondo si chiama Minerva. Minerva porta Topolino, Uma, Pippo e Binx al cospetto dell'Albero profeta, che per secoli avrebbe lanciato un monito all'umanità: "Il Mondo che vi circonda non è reale". Per svelare finalmente il mistero, i pirati, Minerva, Topolino, Pippo e Uma si dirigono verso le "zone proibite" della Terra, Europa e Africa, mentre la Fenice è alle loro calcagna...

Seconda puntata (Topolino 2919)[modifica | modifica wikitesto]

Capitolo III[modifica | modifica wikitesto]

Il gruppo dei protagonisti giunge finalmente in Africa, che si scopre essere un'immensa distesa di fabbriche: un intero continente è stato quindi sacrificato per permettere il sostentamento del resto del Mondo. La "Fenice", però, aggredisce l'aeronave pirata, facendola precipitare. Topolino e gli altri incontrano quindi gli abitanti della "Città nascosta", luogo dove si incontrano persone da tutta la Terra per scambiarsi idee; la comunità è guidata da Curiazio, corrispondente di Orazio nella realtà alternativa, e da Clarabella (il suo nome alternativo non viene rivelato).

Sotto consiglio di Curiazio e Clarabella, i protagonisti scelgono come nuovo obiettivo Venezia, dove si dice risiedesse, secoli prima, il primo Presidente del Mondo scelto dalla Fenice: Leonardo da Vinci. Per arrivarvi, però, hanno bisogno di un battello, così sono costretti a rivolgersi a Bambaragno, corrispondente dell'universo parallelo di Pietro Gambadilegno. Il gruppo riesce ad ottenere un'imbarcazione e attraversa il Mar Mediterraneo (chiamato "Mar Macerato" in questa realtà), in compagnia di Bambaragno.

Capitolo IV[modifica | modifica wikitesto]

Arrivato a Venezia, il gruppo trova la casa di Leonardo, e ad accoglierli c'è un suo ologramma, che racconta loro l'inizio dell'"Era della Fenice": da oltre l'Atlantico, nel 1492, erano giunti "uomini d'oro" che portarono conoscenze formidabili (I Maya, gli stessi che avevano fatto affondare le caravelle di Colombo all'inizio della narrazione). La Fenice era dunque venuta da Leonardo proponendogli di divenire Presidente del Mondo, commissionandogli inoltre un Palazzo privato in Finlandia. Una volta saputo che il nome della nave della Fenice è dedicata a Colombo, Uma capisce che si tratta del Cronovascello di classe A Columbus, partito in missione per lo Yucatan del 1399 il 23 aprile 2053, cioè cinque giorni dopo di Uma. A provocare la Cronomarea, quindi, è stato un membro dell'equipaggio.

Prima che il gruppo possa pensare a un piano, Bambaragno entra nella stanza a pistola spianata, rivelando che sulla testa di Topolino vi è una taglia e che egli intende incassarla. Topolino, Uma e Pippo tentano di scappare, ma il tradimento di Binx, che si allea con Bambaragno, chiude loro la via di fuga.

Il gruppo viene quindi trasportato nel Palazzo della Fenice, ritrovando l'equipaggio della "Columbus" rintronato da uno zatter (pistola a raggi ipnotici in dotazione al Cronodipartimento). Qui fanno finalmente la conoscenza della Fenice, che si scopre essere il professor Anton Rebeliot, docente ed eminente studioso di storia antica. Stanco di insegnare una storia costellata di guerre, soprusi e miserie, Rebeliot ha così deciso di creare un Mondo apparentemente perfetto, donando la tecnologia del futuro ai Maya del 1399 e dando così avvio all'"Era della Fenice". Scoperto dall'equipaggio della "Colombus", ha dovuto "zattarli" tutti, compreso il capitano Jonas, che però ha fatto in tempo a danneggiare il cronovascello e a registrare un monito per i futuri abitanti della Terra, nascondendolo poi in un albero che lo avrebbe poi ripetuto all'infinito: l'Albero profeta. Con l'astronave parzialmente danneggiata, il professore, per tornare nel 2053, avrebbe così dovuto viaggiare a balzi di 100 anni.

Nel frattempo, Topolino sta iniziando a cedere per il peso del tempo sulle proprie spalle (essendo lui la "diga" formata da Uma). Topolino, Uma, Minerva e Pippo riescono a liberarsi, ma stanno per essere sopraffatti dalle guardie meccaniche della Fenice; tuttavia, giunge una trasmissione dal Cronodipartimento del 2053: è Binx, scopertosi essere il Topolino della realtà parallela (non dissoltosi con la presenza dell'"altro" Topolino), che ha avvisato i membri del Cronodipartimento prima della partenza della "Columbus", bloccando così la missione e impedendo a Rebeliot di realizzare il suo progetto.

La realtà parallela scompare e Topolino viene ritrovato ad Helsinki in Finlandia. Quando ritorna a casa fa una grande festa!

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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