This Is Not a Film

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This Is Not a Film
Lingua originalepersiano
Paese di produzioneIran
Anno2011
Durata76 min
Generedocumentario
RegiaJafar Panahi, Mojtaba Mirtahmasb
SoggettoJafar Panahi, Mojtaba Mirtahmasb
SceneggiaturaJafar Panahi, Mojtaba Mirtahmasb
Interpreti e personaggi

This Is Not a Film (Persian: In film nist - این فیلم نیست) è un film documentario iraniano diretto da Jafar Panahi e Mojtaba Mirtahmasb.[1] È stato realizzato il 28 Settembre 2011 in Francia e distribuito da Kanibal Films Distribution.[2]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Panahi è agli arresti domiciliari, in attesa del risultato del suo appello per una pena detentiva di sei anni e il divieto ventennale di girare film, di lasciare il paese o dare interviste con i media per "propaganda contro il regime". Annoiato e disperato che questo verdetto possa significare la sua morte artistica, inizia a documentare la sua vita. Egli stesso inizia le riprese nel suo appartamento, quindi chiama il suo amico e collaboratore, Mirtahmasb, che arriva presso l'appartamento e prende la fotocamera. Vietandogli la realizzazione di un film e determinato a salvare almeno alcune delle sue visioni artistiche, Panahi legge un po' della trama del film che stava progettando di fare. Dopo aver sentito i fuochi d'artificio che segnano l'antica festa iraniana dello Chaharshanbe Suri che precede il Capodanno persiano, Nawrūz, e altri rumori sospetti simili a colpi di pistola, si spaventa e ferma rapidamente questo progetto. Accende la TV per ascoltare le notizie. Vediamo notizie sullo tsunami in Giappone e in seguito viene annunciato che il presidente iraniano ha vietato i fuochi d'artificio e i falò che hanno usato per festeggiare il Chaharshanbe Suri.

Dopo che il signor Mirtamasb è andato via, Panahi prende la telecamera del suo amico e inizia a chiacchierare con il ragazzo che raccoglie i rifiuti in condominio da quando uno dei suoi parenti non è stato in grado di venire quel giorno, Panahi gli fa domande sulla sua vita e piani per il futuro. Questa conversazione si svolge nello scenario di un ascensore, mentre il ragazzo scende da un piano all'altro e a ogni piano si ferma per fare il suo lavoro. Il film si conclude con il ragazzo che mette il cestino in mezzo alla strada, mentre i festaioli gettano benzina sul fuoco. Mentre Panahi gira il video dalla rampa che conduce al garage sotterraneo dell'edificio, il ragazzo salta sul fuoco prendendo parte alla celebrazione.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film è stato contrabbandato dall'Iran a Cannes in un flash drive e nascosto all'interno di una torta di compleanno. È stato appositamente proiettato al Festival di Cannes 2011 e poi al New York Film Festival, e altri. Esso ha inoltre partecipato al Concorso Internazionale del 27º Festival internazionale del cinema di Varsavia.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Le recensioni del sito web di aggregazione Rotten Tomatoes dà un punteggio del 99% sulla base delle recensioni di 88 critici, con una valutazione media di 8,9 / 10, e il consenso del sito è: "Attraverso mezzi semplici e riprese, This is Not a Film presenta una dichiarazione politica vitale e un'istantanea della vita in Iran come nemico dello stato."[3] Metacritic lo ha valutato 90/100 in base a 27 valutazioni.[4]

Sight & Sound magazine di cinema lo ha posto all'ottavo posto tra i migliori film del 2012.[5] This Is Not A Film è uno dei 10 film del 2012, il critico Ann Hornaday del The Washington Post scrive: "usa una messa in scena brechtiano, linee sfocate tra documentario e fiction, e un iPhone per esplorare la nozione di confini fisici e politici, i contorni estetici e tecnologici del cinema, e il potere duraturo di auto-espressione."[6] Il critico A. O. Scott del The New York Times ha valutato This Is Not a Film il quarto miglior documentario del 2012. Ha definito il film un "video-diario coraggioso e spiritoso, un saggio sulla lotta tra la tirannia politica e l'immaginazione creativa."[7] Peter Debruge del Variety ha definito il film "un coraggioso atto di protesta non violenta."[8] Deborah Young del The Hollywood Reporter scrive "un documentario inusuale" che trova una soluzione creativa al divieto di Panahi di filmare.[9] Jacques Mandelbaum di Le Monde scrive che il film mostra il coraggio e la dignita di Panahi.[10] Nel dicembre 2012, è stato eletto l'Oscar al miglior documentario ai Premi Oscar 2013.[11]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Ian Hayden Smith, International Film Guide 2012, 2012, p. 148, ISBN 978-1908215017.
  2. ^ (FR) Ceci n'est pas un film, su Allocine index.
  3. ^ (EN) This Is Not a Film (2012), su rottentomatoes.com.
  4. ^ (EN) This Is Not a Film, su metacritic.com.
  5. ^ (EN) Guy Lodge, 'The Master' named 2012's best in Sight & Sound critics' poll, su HitFix, 2 dicembre 2012. URL consultato il 22 luglio 2014.
  6. ^ (EN) Ann Hornaday, Ann Hornaday's ten best films of 2012, su The Washington Post, 7 dicembre 2012. URL consultato il 14 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2012).
  7. ^ (EN) A. O. Scott, 25 Favorites From A Year When 10 Aren't Enough, su The New York Times, 14 dicembre 2012. URL consultato il 14 dicembre 2012.
  8. ^ (EN) Peter Debruge, Review: 'This Is Not a Film', su Variety, 20 maggio 2011. URL consultato il 22 luglio 2014.
  9. ^ (EN) Deborah Young, This Is Not a Film: Cannes Review, su The Hollywood Reporter, 20 maggio 2011. URL consultato il 22 luglio 2014.
  10. ^ (FR) Jacques Mandelbaum, "Ceci n'est pas un film" : ceci n'est pas un cinéaste iranien menacé, su Le Monde, 27 settembre 2011. URL consultato il 22 luglio 2014.
  11. ^ (EN) Bully and Jafar Panahi make Oscar best documentary shortlist, su The Guardian, 4 dicembre 2012. URL consultato il 16 settembre 2017.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN296857831 · GND (DE1144967228
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