Stasera mi butto (programma televisivo)

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Stasera mi butto
PaeseItalia
Anno1990-1992, 2007
Generevarietà, talent show
Edizioni4
Puntate46
Lingua originaleitaliano
Realizzazione
ConduttoreGigi Sabani (1ª edizione)
Pippo Franco e Heather Parisi (2ª edizione)
Toto Cutugno e Giorgio Faletti (3ª edizione)
Caterina Balivo e Biagio Izzo (4ª edizione)
RegiaPier Francesco Pingitore (1ª e 2ª edizione)
Michele Mirabella (3ª edizione)
Roberto Cenci (4ª edizione)
Rete televisivaRai 2 (1990-1992)
Rai 1 (2007)

Stasera mi butto è stato un programma televisivo di Rai 2, andato in onda per tre stagioni consecutive nelle estati 1990, 1991 e 1992[1][2] e di cui fu fatta una riedizione, andata in onda il martedì su Rai 1 nell'estate del 2007.[3][4][5][6]

Conduttori del programma sono stati: Gigi Sabani (1ª edizione), Pippo Franco e Heather Parisi (2ª edizione), Toto Cutugno e Giorgio Faletti (3ª edizione) e Caterina Balivo e Biagio Izzo (4ª edizione).[1][2][3][4][5][6]

Il programma[modifica | modifica wikitesto]

La trasmissione "originale" andava in onda dal "Bandiera Gialla" di Rimini[4][6], mentre nel 2007 furono scelte alcune località attorno al Lago di Garda.[3][4][5][6] La formula del programma prevedeva una gara tra aspiranti volti nuovi per il mondo dello spettacolo e, in particolare, una gara tra imitatori (e comici nella 4ª edizione), tanto da essere definito da Gigi Sabani come il "campionato nazionale degli imitatori".[4]

Il titolo del programma si ispira chiaramente all'omonima canzone di Rocky Roberts, usata come sigla della trasmissione (cover di T-Bird) e all'omonimo film. Tra i personaggi lanciati dalla trasmissione, figurano Giorgio Panariello, Neri Marcorè, Max Giusti, Emanuela Aureli, Alessandro Greco, Carlo Frisi, Battaglia e Miseferi e tanti altri.[5][7]

La prima puntata in assoluto del programma andò in onda il 13 luglio 1990.[1] Alla regia si avvicendarono Pier Francesco Pingitore che diresse le prime due edizioni, Michele Mirabella che diresse la terza, mentre a Roberto Cenci fu affidata la regia della quarta.[1][2][3][4][5][6]

Le edizioni[modifica | modifica wikitesto]

Prima edizione (1990)[modifica | modifica wikitesto]

La prima edizione andò in onda in 10 puntate dal 13 luglio al 14 settembre 1990.[1] L'edizione fu condotta da uno che dell'imitazione faceva la propria professione da oltre una decina d'anni, ovvero Gigi Sabani (1952-2007).[1] e vedeva la presenza fissa dell'attrice comica Cinzia Leone. Il regista era invece Pier Francesco Pingitore, mentre gli autori erano, oltre allo stesso Pingitore, Alfredo Cerruti, Ugo Porcelli e Arnaldo Santoro.[1] L'edizione fu vinta da Carlo Frisi[4], divenuto in seguito uno degli imitatori de Il Bagaglino.

Carlo Frisi con la coppa in mano, campione italiano imitatori, a Stasera mi butto del 14 settembre 1990

Battaglia e Miseferi arrivarono quarti (erano arrivati terzi ex aequo con Lino Barbieri e persero lo spareggio) e furono subito ingaggiati da Pingitore per Il Bagaglino. Il programma lanciò molti personaggi in seguito diventati famosi, tra cui un giovanissimo Max Giusti, Gianna Martorella, Manlio Dovì, Gianni Fantoni, Graziano Salvadori, Niki Giustini, Lino Barbieri e Neri Marcorè.

Seconda edizione (1991)[modifica | modifica wikitesto]

La seconda edizione andò in onda in 13 puntate dal 21 giugno al 13 settembre 1991.[1] La conduzione fu affidata ad una coppia, formata da Pippo Franco e Heather Parisi, mentre furono riconfermati Pier Francesco Pingitore alla regia e il gruppo di autori dell'edizione precedente.[1] L'edizione fu vinta da Giorgio Panariello, mentre al terzo posto arrivó Max Giusti.[8] Al primo posto nella categoria Junior, arrivò la allora piccola Morgana Giovannetti.

Terza edizione (1992)[modifica | modifica wikitesto]

La terza edizione, andata in onda con il titolo di "Stasera mi butto e tre", andò in onda per 15 puntate dal 16 giugno al 18 settembre 1992.[2] La conduzione fu affidata di nuovo ad una coppia, stavolta formata da Toto Cutugno e Giorgio Faletti. Cambio anche in regia, dove al posto di Pier Francesco Pingitore troviamo Michele Mirabella; rinnovato anche lo staff di autori, composto, oltre allo stesso Mirabella, da Cristina Crocetti e Massimo Cinque. La gara stavolta, oltre agli imitatori prevedeva la partecipazione anche di "tipi da spiaggia", animali-attori e vallette.[2] Vincitore del programma fu Luca Virago. Al termine dell'edizione viene realizzata una puntata speciale intitolata Stasera mi... Beautiful, con protagonisti alcuni tra i più celebri protagonisti della soap, all'epoca trasmessa con grande successo sa Rai 2.

Quarta edizione (2007)[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2007, fu deciso di riproporre la trasmissione, con una gara che stavolta, oltre agli imitatori, prevedeva la partecipazione anche di comici.[3][4][5][6] In questa riedizione, cambiarono sia la location, Lago di Garda e dintorni (con tappe a Peschiera, Salò, Riva del Garda, Arco di Trento e Bardolino), che la rete (Rai 1) e il giorno (martedì) di messa in onda.[3][4][5][6] La nuova edizione fu condotta da Caterina Balivo, affiancata da Biagio Izzo[3][4][5][6], che all'ultimo momento sostituì Massimiliano Ossini, di cui precedentemente era stata annunciata la partecipazione.[4][6] La regia fu invece affidata a Roberto Cenci.[6] La quarta edizione andò in onda per 8 puntate, dal 26 giugno al 14 agosto 2007.[3][4][5][6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i Teche Rai: Varietà 1990-1991 Archiviato il 2 dicembre 2009 in Internet Archive.
  2. ^ a b c d e Rai: Varietà 1991-1992[collegamento interrotto]
  3. ^ a b c d e f g h Stasera mi butto (2007) - Sito ufficiale Archiviato il 2 maggio 2010 in Internet Archive.
  4. ^ a b c d e f g h i j k l TV.blog.it: Stasera mi butto... sul Garda
  5. ^ a b c d e f g h i Cinevideoblog: “Stasera mi butto” su RAI Uno: Caterina Balivo e Biagio Izzo i conduttori per una trasmissione storica che ha lanciato numerosi comici e imitatori, su cinevideoblog.it. URL consultato il 9 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2007).
  6. ^ a b c d e f g h i j k TV.blog.it: "Stasera mi butto" con Biagio Izzo (Ossini siliurato?)
  7. ^ Grasso Aldo - Scaglioni, Massimo (a cura di), Le Garzantine - Enciclopedia della Televisione, Garzanti, Milano, 2002
  8. ^ Grasso, Aldo - Scaglioni, Massimo, op. cit., p. 504

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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