Marino Golinelli

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Marino Golinelli

Marino Golinelli (San Felice sul Panaro, 11 ottobre 1920Bologna, 19 febbraio 2022) è stato un imprenditore, filantropo e collezionista d'arte italiano, fondatore dell'azienda Alfa Farmaceutici, poi Alfa Wassermann, poi Alfasigma.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di agricoltori e ultimo di cinque figli, può essere definito un self-made man.[1] In un'intervista afferma "I miei genitori erano agricoltori che hanno lavorato sodo per fare studiare noi quattro fratelli. Io poi mi ritengo molto fortunato perché sin dalla terza liceo sapevo già quale attività avrei voluto fare. Mi è sempre piaciuto lavorare nel mondo del farmaco ed è quello che ho fatto".[2]

A ventitré anni si laureò in farmacia all'Università di Bologna. Il 24 gennaio 1948 costituì la sua prima azienda, rilevando il piccolo laboratorio Biochimici AL.F.A (Alimenti fattori accessori). Con un solo dipendente e in tre localini ubicati in via Galliera,[3] iniziò a produrre uno sciroppo con fosforo, calcio e altro. Collaborò col professor Gaetano Salvioli per il quale produsse per decenni il Vaccino Diffondente Salvioli, il vaccino antitubercolare italiano.[4] Successivamente la sua società cambiò diversi nomi: ALFA-già Biochimici, nel 1956 si chiamò ICF, poi Alfa Farmaceutici, sempre con produzioni qualificate. Produsse importanti farmaci quali il Vessel, creato nel 1978 contro le trombosi e, nei primi mesi del 1973 il Normix, antibiotico a bassa bio disponibilità usato contro l'overgrowth batterica intestinale.

Nei primi del 1955 iniziò la realizzazione di un nuovo e più moderno stabilimento. Nei primi del 1968 avviò un primo progetto di ricerca sul sangue. Nel 1969 sviluppò nuovi impianti produttivi e di ricerca. Nel 1974 costruì uno stabilimento per la produzione delle materie prime per l'industria farmaceutico medicale. Negli anni ottanta, con in azienda anche i due figli, Stefano (ingegnere elettronico) e Andrea (ingegnere meccanico), l'attività si allargò all'estero e acquisì marchi quali Schiapparelli e Wassermann, mutando la denominazione dell'azienda in Alfa Wassermann.

Il marchio delle attività divenne infine Alfasigma nel 2015 con l'acquisizione della Sigma-Tau ed è presente in diciotto paesi, con circa 2.800 dipendenti, di cui circa 1.800 in Italia e sedi operative in Italia a Bologna, Milano, Pomezia, Alanno e Sermoneta.

Parallelamente all'attività imprenditoriale, coltivò l'arte contemporanea come estimatore e collezionista.

Disse di lui Beppe Boni («Il Resto del Carlino»): "Aveva girato la boa del secolo, ma a parlare con lui gli davi 30 anni o giù di lì per l’energia che sapeva sprigionare, per la voglia di costruire qualcosa, per la capacità di guardare nel futuro come se avesse sempre davanti agli occhi la sfera di cristallo di un mago, per come sapeva comprendere le idee e le aspettative dei giovani".[5]

Attività filantropica[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver ospitato alcuni premi Nobel per le "Letture Schiapparelli" nei primi anni ottanta e nei primi di gennaio 1988 creò a Bologna la Fondazione Golinelli che si occupa di educazione, formazione e cultura con l'intento di aiutare la crescita professionale, la ricerca creativa e la capacità imprenditoriale dei giovani.[6] Come sede della fondazione e delle sue attività, nel 3 ottobre 2015 inaugurò a Bologna l'Opificio Golinelli, una cittadella di 9.000 m² creata per fornire ai giovani dai 18 mesi ai 35 anni strumenti per la conoscenza e la cultura con un suo investimento filantropico di decine di milioni di euro. Nell'ottobre 2017 quello spazio si è arricchito, con un investimento di 3 milioni di euro, di una nuova struttura, il Centro Arti e Scienze: un parallelepipedo luminoso di 700 metri quadrati, progettato da Mario Cucinella. Sarà utilizzato per ospitare un programma pluriennale di iniziative culturali per immaginare il futuro.[7]

Fu membro dei “200 del FAI”.

Fu socio e membro del consiglio di amministrazione di ARPAI - Associazione del restauro del patrimonio artistico italiano.

Fece parte dell'advisory board della Peggy Guggenheim Collection di Venezia[8].

Onorificenze e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere del lavoro - nastrino per uniforme ordinaria
— 2 giugno 1979[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Paolo Conti, Golinelli, imprenditore centenario (e milionario): «Io, figlio di contadini, sono partito con 60mila lire in tasca», su Corriere della Sera, 11 ottobre 2020. URL consultato il 12 ottobre 2020.
  2. ^ ". Intervista a Il Giornale, 19 settembre 1979. cfr. Alberto Mazzuca, Confindustria una poltrona che scotta, Milano, Edizioni Sphyrna, 1981, p. 47.
  3. ^ Mauro Castelli, Una marcia in più, Milano, Il Sole 24 Ore, 2006, p. 172.
  4. ^ Vecchiato Renato (2016) - Una cicatrice collettiva – 1958: un’anomala vaccinazione antitubercolare “all’italiana”, tra storia locale e nazionale– Roma- ISBN 9788892316645
  5. ^ Addio a Marino Golinelli, imprenditore farmaceutico e filantropo che amava l’arte, la scienza e i giovani, su Giannella Channel, 19 febbraio 2022. URL consultato il 22 febbraio 2022.
  6. ^ "Per dare una mano alla scienza", disse. Mauro Castelli, Una marcia in più, op.cit., p. 174.
  7. ^ QN, 12 ottobre 2017.
  8. ^ Members nella pagina Advisory board Archiviato l'8 dicembre 2015 in Internet Archive. dal sito ufficiale della Peggy Guggenheim Collection in Venice - URL consultato il 30 novembre 2015
  9. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
  10. ^ Magazine Unimore, su magazine.unimore.it. URL consultato il 26 febbraio 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Alberto Mazzuca, Marino Golinelli in Confindustria una poltrona che scotta, Milano, Edizioni Sphyrna, 1981.
  • Mauro Castelli, Neoborocillina e dintorni in Una marcia in più, Milano, Il Sole 24 Ore, 2006.
  • Renato Vecchiato, Una cicatrice collettiva – 1958: un’anomala vaccinazione antitubercolare “all’italiana”, tra storia locale e nazionale – Roma- ISBN 9788892316645- parte 2 prg 8.2 Mario Golinelli e la ALFA di Bologna, 2016.

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