Petacciato: differenze tra le versioni
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Il centro costiero è stato più volte distrutto da [[terremoto|terremoti]]; sono da menzionare quelli occorsi negli anni [[1117]], [[1125]], [[1456]]. Quest'ultimo, in particolare, nella notte tra il 4 e il 5 dicembre, provocò una terribile distruzione del centro abitato con la conseguente morte di numerosi abitanti. Seguirono alcuni anni di povertà ed abbandono del paese. |
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Nel [[1463]] Petacciato venne nuovamente rasa al suolo dagli [[Angioini]], in battaglia contro gli [[Aragonesi]] che Petacciato, insieme a [[Guglionesi]], un paese limitrofo, aveva difeso strenuamente. Solo verso la metà del [[XVI secolo]] Petacciato tornò a vivere momenti di prosperità. Ci furono infatti degli insediamenti di popolazione [[slavi|slava]] che garantirono il ripopolamento del territorio. Venne annesso all'Università di Guglionesi, ma nel [[1618]] il Feudo di Petacciato fu venduto e rilevato dal duca di Celenza (Abruzzo) [[Giulio Cesare Caracciolo]] nel [[1619]].[[File:MarediPetacciato.JPG|thumbnail|Mare di Petacciato|left]] |
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Questi contribuì a rafforzare quella fase di ripopolamento e ripresa economica del paese. |
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Verso la fine del XVI secolo Petacciato conobbe l'invasione dei [[Turchi]], diventando rifugio di briganti. |
Verso la fine del XVI secolo Petacciato conobbe l'invasione dei [[Turchi]], diventando rifugio di briganti. |
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Nella sua lunga e travagliata storia, Petacciato ha vissuto anche il dominio dei D'Avalos, una nobile famiglia napoletana la quale contribuì notevolmente a ridare al paese uno sviluppo economico,sociale,culturale e religioso. |
Nella sua lunga e travagliata storia, Petacciato ha vissuto anche il dominio dei D'Avalos, una nobile famiglia napoletana la quale contribuì notevolmente a ridare al paese uno sviluppo economico, sociale, culturale e religioso. |
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Petacciato, |
Petacciato, nonostante la sua millenaria storia, è divenuto un Comune autonomo soltanto il [[30 dicembre]] del [[1923]], distaccandosi da Guglionesi. |
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==Ambiente e Turismo== |
==Ambiente e Turismo== |
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Petacciato comune | |
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Chiesa S.Maria a Petacciato | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Molise |
Provincia | Campobasso |
Amministrazione | |
Sindaco | Gabriele Domenico La Palombara (lista civica) dal 28-5-2007 |
Territorio | |
Coordinate | 42°01′00″N 14°52′00″E / 42.016667°N 14.866667°E |
Altitudine | 225 m s.l.m. |
Superficie | 34 km² |
Abitanti | 3 656[1] (31-12-2010) |
Densità | 107,53 ab./km² |
Frazioni | Collecalcioni, Marina di Petacciato |
Comuni confinanti | Guglionesi, Montenero di Bisaccia, Termoli |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 86038 |
Prefisso | 0875 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 070051 |
Cod. catastale | G506 |
Targa | CB |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Nome abitanti | petacciatesi |
Patrono | san Rocco |
Giorno festivo | 16 agosto |
Cartografia | |
Posizione del comune di Petacciato nella provincia di Campobasso | |
Sito istituzionale | |
Petacciato è un comune di 3.648 abitanti della provincia di Campobasso.
Centro del litorale adriatico, si erge su di una collina a 225 m s.l.m. Dalla sua posizione dominante offre un vasto e suggestivo panorama che si estende dai monti della Majella al promontorio del Gargano, attraversando l'arcipelago delle Isole Tremiti.
Il suo territorio si sviluppa su di una superficie di 2.968 ettari. Conta una popolazione di 3.648 abitanti.
Storia
La storia di Petacciato è molto antica ma al tempo stesso incerta in quanto si dispone di una documentazione parzialmente dubbia circa la sua origine e denominazione. In epoca preromana fu occupata dai Frentani, popolo di origine incerta. Infatti, secondo alcuni storici questi discenderebbero dai Sanniti, per altri, invece, dai Liburni, dai Sabini o dagli Etruschi. Molteplici sono state anche le sue denominazioni: "Petazio", di origine greco-romana, vuol dire cappello a larghe falde, "Potare", che significa bere in abbondanza, probabilmente per la presenza di numerose sorgenti nel suo territorio, nonché "Betavium", "Petacciata", "Pitacciato" ecc.
Il territorio di Petacciato è stato sempre conteso da vari popoli e briganti. Subì gli assalti dei Goti (V secolo), dei Bizantini (VI secolo), dei Longobardi (VII secolo).
Il centro costiero è stato più volte distrutto da terremoti; sono da menzionare quelli occorsi negli anni 1117, 1125, 1456. Quest'ultimo, in particolare, nella notte tra il 4 e il 5 dicembre, provocò una terribile distruzione del centro abitato con la conseguente morte di numerosi abitanti. Seguirono alcuni anni di povertà ed abbandono del paese.
Nel 1463 Petacciato venne nuovamente rasa al suolo dagli Angioini, in battaglia contro gli Aragonesi che Petacciato, insieme a Guglionesi, un paese limitrofo, aveva difeso strenuamente. Solo verso la metà del XVI secolo Petacciato tornò a vivere momenti di prosperità. Ci furono infatti degli insediamenti di popolazione slava che garantirono il ripopolamento del territorio. Venne annesso all'Università di Guglionesi, ma nel 1618 il Feudo di Petacciato fu venduto e rilevato dal duca di Celenza (Abruzzo) Giulio Cesare Caracciolo nel 1619.
Questi contribuì a rafforzare quella fase di ripopolamento e ripresa economica del paese.
Verso la fine del XVI secolo Petacciato conobbe l'invasione dei Turchi, diventando rifugio di briganti.
Nella sua lunga e travagliata storia, Petacciato ha vissuto anche il dominio dei D'Avalos, una nobile famiglia napoletana la quale contribuì notevolmente a ridare al paese uno sviluppo economico, sociale, culturale e religioso.
Petacciato, nonostante la sua millenaria storia, è divenuto un Comune autonomo soltanto il 30 dicembre del 1923, distaccandosi da Guglionesi.
Ambiente e Turismo
Alle spalle della spiaggia si sviluppa un sistema di dune tra i più pregevoli della costa adriatica e una vasta pineta sottoposta a tutela ambientale.
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[3]
Amministrazione
Template:ComuniAmministrazione
Galleria fotografica
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Veduta dall'alto di una delle spiagge di Marina di Petacciato
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Veduta dall'alto del centro di Petacciato
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Veduta di Petacciato, chiamato anche "la terrazza del basso Molise"
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Chiesa di S.Maria situata nel borgo antico
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La spiaggia di Marina di Petacciato tra dune e pinete naturali
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Veduta di uno stabilimento balneare petacciatese
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Tramonto con nebbia a Petacciato
Note
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
Altri progetti
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