Sebastiano Ittar

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La facciata del duomo di Acireale
Planimetria di Catania (1833)

Sebastiano Ittar (Catania, 1768Catania, 19 ottobre 1847[1][2]) è stato un architetto e incisore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Sebastiano era figlio dell'architetto Stefano Ittar (1740-1798) e nipote di Francesco Battaglia (1701-1788). Risiedette per un certo periodo a Malta, con il padre impegnato dal 1784 nella realizzazione della biblioteca dei Cavalieri di Malta[3]. Alcuni anni dopo la morte del padre nel 1790, si recò a Roma nel 1799 insieme al fratello Benedetto, dove studiò architettura e si dedicò alla pittura e al disegno.

A Roma conosce dei collaboratori di Lord Elgin, ambasciatore inglese a Costantinopoli, che lo ingaggiano per una spedizione in Grecia finalizzata a studiare le antichità classiche[4]. Nel periodo 1800-1803 accompagnò infatti Elgin ad Atene, dove eseguì numerosi rilievi[5] dei monumenti dell'Acropoli dell'Hephaisteion e dei monumenti coregici di Trasillo e di Lisicrate ad Atene, degli scavi di Eleusi, di Corinto e in vari centri del Peloponneso.[6]

Nel 1804 rientra a Catania, dedicandosi allo studio e al rilievo dei monumenti antichi e al disegno di piante urbane e territoriali e vedute poi incise su rame, tra cui un'importante planimetria di Catania per la cui realizzazione impiegò più di 25 anni, dal 1806 al 1832, fatta incidere durante un lungo soggiorno a Parigi, dove fu invitato da Jakob Ignaz Hittorff, famoso architetto parigino e suo amico, conosciuto nel 1823[7], durante il viaggio in Sicilia di quest'ultimo, anch'esso studioso di antichità classiche[8]. A Parigi tienne una conferenza alla Société nationale des beaux-arts per dare la sua testimonianza sulla allora dibattuta questione della policromia della scultura antica, che gli dette una certa fama.

Dal 1833 ricopre l'incarico di architetto del comune di Catania, elaborando molti interessanti e non realizzati progetti di valore urbanistico per una città che viveva un grande sviluppo demografico e cresceva disordinatamente. Ad Acireale progetta il campanile nord, il rosone e le restanti decorazioni in stile neogotico del prospetto della cattedrale e la facciata neoclassica della Chiesa della Madonna dell'Indirizzo.

Nel 1837 è eletto membro onorario del Royal Institute of British Architects di Londra, del quale fu socio fino alla sua morte a 78 anni[1].

Sposò Marianna Calì nel 1811, figlia dello scultore e architetto Gioacchino, autore della statua di Ignazio Paternò Castello principe di Biscari al Museo civico al Castello Ursino[9] – probabilmente collegato alla famiglia di scultori dei Calì (Andrea, Antonio, Gennaro, Ernesto e altri[10]).

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Facciata del convento dei Minoriti a Catania (intorno al 1820)
  • Chiesa della Madonna dell'Indirizzo ad Acireale (1812). Ittar realizza la facciata in gusto neoclassico con pronao semicircolare.
  • Villa Nicolosi a Acireale, posta su di un poggio presso la chiesa della Madonna dell'Indirizzo.
  • Casa Vigo ad Acireale
  • Palazzina dell'opera De Quadris a Randazzo (1831)

Scritti e opere grafiche[modifica | modifica wikitesto]

  • Raccolta degli antichi edificj di Catania. Rilevati e disegnati da Sebastiano Ittar Architetto e Disegnatore di Ruderi. A Milord William Bentinck Ministro Pluripotenziario della gran Brettagna in Sicilia, 2 voll., Catania 1812. Realizzata con la collaborazione dell'incisore Pietro Ruga.
  • Viaggio pittorico all'Etna contenente le vedute più interessanti di questo monte etc, realizzato in un lungo periodo, composto da 25 tavole rimasto inedito.
  • Report on the last Excavations in the ancient Theatre of Catania, in Loudon's Architectural Magazine vol. VI (1837), p. 456.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Cfr. Certificato di morte di Sebastiano Ittar del 1847, in Archivio di Stato di Catania/Ufficio Anagrafe del Comune di Catania, Registro dei Morti della città di Catania, Sezione Seconda, anno 1847, foglio 447. Ora in: Gli Archivi per la Ricerca Anagrafica: Stato civile della restaurazione / Catania (Sez. Seconda). Segnatura attuale: 618, su antenati.san.beniculturali.it. URL consultato il 30 novembre 2022.
  2. ^ Francesca Buscemi, L'Atene antica di Sebastiano Ittar. Un architetto di Lord Elgin tra Sicilia, Malta e Grecia (PDF), Progetto K.A.S.A (programma Interreg IIIA Italia-Malta, anno 2004-2006, promosso da Regione Siciliana con contributi della Comunità Europea/European Regional Development Fund), n. 4, Palermo, Officina di Studi Medievali, 2008, p. 26 (archiviato dall'url originale il 30 novembre 2022).
  3. ^ Del periodo maltese rimane un'interessante planimetria di La Valletta da lui incisa: G. Scaglione, The city of Valletta in an eighteenth century map realized by Sebastiano Ittar, in «Journal of Maltese History», vol. 2, n.2, 2011, pp. 16-34.
  4. ^ F. Buscemi, L'Atene antica di Sebastiano Ittar. Un architetto di Lord Elgin tra Sicilia, Malta e Grecia, 2008
  5. ^ Alcuni disegni effettuati in Grecia, in parte inediti, sono conservati presso il Museo civico al Castello Ursino di Catania, mentre 150 tavole sono custodite presso il Department of Greek and Roman Antiquities del British Museum a Londra, donate da Elgin
  6. ^ F. Buscemi, Op. cit., 2008.
  7. ^ Il famoso viaggio di Hittorff in Sicilia fu uno dei tanti compiuti nell'isola da architetti e archeologi europei. A Catania Hittorff ha modo di vedere le copie dei rilievi greci di Ittar: F. Buscemi, Op. cit., 2008.
  8. ^ M.Cometa, L'architettura italiana tra policromia e storicismo, in Semestrale di Studi (e testi) italiani, 1999.
  9. ^ Francesca Buscemi, L'Atene antica di Sebastiano Ittar...., cit., p.25, nota 108.
  10. ^ Francesco Neri Arnoldi, Calì (Famiglia), in Dizionario biografico degli italiani, vol. 16, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1973. URL consultato il 1º dicembre 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Sebastiano Ittar: Raccolta degli antichi edifici di Catania. 2 parti, Sebastiano Ittar, Catania 1812/16.
  • Rapport de M. Hittorff sur les dessins des monuments de. l'Acropole d'Athènes présenté à la Societé des Beaux-Arts, par M. Itar, architecte, Paris, 1831.
  • (Sebastiano Zafarana Ittar,) Cenni biografici sulla vita e le opere degli architetti Stefano e Sebastiano Ittar. Stamperia militare, Palermo 1880.
  • Nunzio Sciavarrello, V. Librando, Salvatore Nicolosi: Sebastiano Ittar: incisore catanese. Ente Provinciale per il Turismo, Catania 1970.
  • Edward Sammut: A Note on Stefano and Sebastiano Ittar. In: Proceedings of History Week 1982, The Malta Historical Society, 1983, S. 20–27 (http://maltahistory.eu5.net/hw/hw19822.html Archiviato il 15 giugno 2020 in Internet Archive.).
  • Luciana Gallo, The Architectural Career of Sebastiano Ittar (1768-1847) and his Association with Lord Elgin. Ph.D thesis in 3 vols, University of London, 1999.
  • Francesca Buscemi, "Architettura archeologica" : Sebastiano Ittar architetto di Lord Elgin in Il disegno di architettura, 27 (2003), pp. 3–9.
  • Francesca Buscemi: L’Atene antica di Sebastiano Ittar: un architetto di Lord Elgin tra Sicilia, Malta e Grecia. Officina di Studi Medievali, Palermo 2008, ISBN 88-88615-77-6.
  • Luciana Gallo, Lord Elgin and Ancient Greek Architecture: The Elgin Drawings at the British Museum. Cambridge University Press, 2009.
  • Giannantonio Scaglione, The city of Valletta in an eighteenth century map realized by Sebastiano Ittar, in Journal of Maltese History, vol. 2, n.2, 2011, pp. 16-34.

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