Pyrrhosoma nymphula

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Pyrrhosoma nymphula
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Phylum Arthropoda
Subphylum Tracheata
Superclasse Hexapoda
Classe Insecta
Sottoclasse Pterygota
Coorte Exopterygota
Subcoorte Palaeoptera
Ordine Odonata
Sottordine Zygoptera
Superfamiglia Coenagrionoidea
Famiglia Coenagrionidae
Genere Pyrrhosoma
Specie P. nymphula
Nomenclatura binomiale
Pyrrhosoma nymphula
(Sulzer, 1776)

Pyrrhosoma nymphula (Sulzer, 1776) è una libellula del sottordine degli Zigopteri appartenente alla famiglia Coenagrionidae.[2]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie ha un areale paleartico occidentale: è presente prevalentemente in Europa e con piccole popolazioni nel nord del Marocco e della Tunisia, nel Caucaso e nel nord dell'Iran.[1]

Questi zigotteri abitano piccoli stagni, laghi e dighe e occasionalmente fiumi lenti. Tendono ad evitare l'acqua che scorre veloce.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Capo ed addome in dettaglio

La ninfula pirrosoma può raggiungere una lunghezza del corpo di 33-36 millimetri. Questi zigotteri grandi e robusti sono caratterizzati da zampe nere e pterostigma alari neri in entrambi i sessi. I maschi maturi hanno gli occhi rossi e un torace nero con strisce rosse della spalla negli esemplari adulti, ma strisce gialle in quelli immaturi. In realtà le strisce ante-omerali cambiano in rosso con l'età. L'addome è rosso con piccoli anelli neri e bande bronzo-nere verso l'apice (segmenti 7-9). Le ali sono ialine, con uno pterostigma nerastro. Le femmine mature si presentano in tre tipologie di colore (classico, fulvide e melanotum), prevalentemente da nere a prevalentemente rosse, ma tutte hanno bande gialle attorno ai segmenti addominali. Esistono anche alcune forme intermedie. La forma tipica ha più nero sui suoi segmenti addominali rispetto alla forma fulvipes, in particolare sul segmento 6. Le immature hanno occhi più chiari e strisce gialle sul torace, non rosse. Nella forma melanotum le femmine mostrano la superficie superiore dell'addome quasi interamente nera. In Grecia e Albania si verifica una specie strettamente correlata, la damigella rossa greca (Pyrrhosoma elisabethae). Sembrano molto simili, le femmine hanno solo un pronoto leggermente diverso con pieghe profonde nel margine posteriore. I maschi differiscono nelle loro appendici inferiori, che sono più lunghe di quelle superiori, mentre l'uncino nero sulle appendici inferiori è lungo quasi quanto nella grande libellula rossa.[senza fonte] Pyrrhosoma nymphula può confondersi con la simile Ceriagrion tenellum che però ha zampe e pterostigma rossi invece che neri ed è di taglia inferiore.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Visione laterale e dall'alto

La grande libellula rossa è spesso la prima ad emergere, di solito in aprile o maggio. Gli adulti possono essere trovati fino a settembre, in base alla località. Gli adulti ancora in fase di sviluppo maturano in circa 2 settimane. L'accoppiamento avviene nella vegetazione. La femmina durante la deposizione delle uova è accompagnata dal maschio, immerge nell'acqua solo l'addome. Le uova si schiudono in due-tre settimane. Lo sviluppo delle larve richiede due anni. Le larve si nutrono di larve di insetti acquatici, protozoi, rotiferi o piccoli crostacei.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Kalkman, V.J. 2014, Pyrrhosoma nymphula, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 25 ottobre 2018.
  2. ^ (EN) Schorr M., Lindeboom M., Paulson D., World Odonata List, su pugetsound.edu, University of Puget Sound. URL consultato il 2 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2015).

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