Poesia concreta

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La poesia concreta è un fenomeno a diffusione mondiale iniziato nei primi anni cinquanta "quasi in diretta continuità rispetto alle diverse esperienze della sperimentazione poetico-letteraria delle avanguardie" del principio del Novecento, con l'aggiunta, "meno scontata nell'ambito delle arti visive", dell'influenza di Joyce, Pound e Cummings.[1]

L'espressione poesia concreta racchiude un'area molto vasta di sperimentazione che nasce in Svizzera ed in Brasile alla fine degli anni 50. La prima pubblicazione è del 1953 ad opera di Eugen Gomringer che dà alle stampe presso la casa editrice spiral press il libro konstellationen constellations constelaciones; nel 1956 ha luogo a San Paolo l'Esposizione Nazionale di Arte Concreta. La sperimentazione concreta è così definita perché sposta l'attenzione dal significato del testo e dal suo contenuto ai suoi elementi costitutivi, che sono parole, sillabe, fonemi, lettere alfabetiche, di cui è esaltata la dimensione tipografica, variamente valorizzata a livello grafico mediante la disposizione sul foglio e anche su materiali molto diversi dalla carta. Tali elementi basilari della scrittura costituiscono, appunto, la materia prima, della scrittura stessa. L'intento è quello di penetrare nella materia prima del linguaggio, scomponendolo e ricomponendolo a livello visivo e sonoro. Infatti, anche la parola pronunciata subisce lo stesso processo di smontaggio, che giungerà ad esaltare il suono e il fonema, la dimensione anche fisiologica di questi, in relazione con mille modi di produrli, sia con la voce che con oggetti svariati e strumenti, via via anche tecnologici.

In questa grande area della poesia concreta si situano ricerche più specifiche e circoscritte, come la poesia visiva (che integra immagini e parola), la poesia sonora (che sperimenta con il suono e la voce), la poesia performativa, spesso legata alla poesia sonora, che vede il poeta in scena modulare variamente la voce e il gesto.

La parola poetica assume, così, un valore diverso anche in relazione ai supporti che la veicolano, e, con lo sviluppo dei nuovi media e delle tecnologie, tenderà a relazionarsi con essi, sviluppando un discorso sulla “materia elettronica”, che vedrà interagire poeti concreti storici con artisti dei nuovi media. I poeti concreti intendono, con questa riflessione sul linguaggio, da un lato rifondare la dimensione della poesia a livello strutturale, dall'altro ritagliarle un nuovo ruolo nella società. Presto, infatti, la neoavanguardia in Italia si legherà a una dimensione di contestazione sociale e alla lotta politica.

Autori[modifica | modifica wikitesto]

Fin dall'inizio la Poesia Concreta ebbe una vocazione internazionale e forme analoghe di ricerca si verificarono in America Latina e in Europa. Tra i promotori: Augusto de Campos, Haroldo de Campos, Decio Pignatari, Eugen Gomringer, ma anche poeti come Carlo Belloli o Kitasono Katue. Tra i principali autori storici: Max Bense, Henri Chopin, Bob Cobbing, Paul De Vree, Ian Hamilton Finlay, Maurizio Nannucci, John Furnival, Pierre Garnier, Ilse Garnier, Heinz Gappmayr, Mathias Goeritz, Arrigo Lora Totino, Václav Havel, Ernst Jandl, Jiří Kolář, Richard Kostenanetz, Ferdinand Kriwet, Franz Mon, Seiichi Niikuni, Ladislav Novák, Diter Rot, Gerhard Rühm, Aram Saroyam, Mary Ellen Solt, Adriano Spatola, Daniel Spoerri, Emmet Williams; inoltre artisti come Mirella Bentivoglio, Julien Blaine, Guy Bleus, Antonino Bove, Joan Brossa, Klaus Peter Dencker, Franco Verdi, Matthias Schönweger e altri, talvolta più legati alla poesia visiva o alla performance, Come il modenese Giuliano Della Casa.

Si registra anche un'ampia produzione di performance legate al movimento Fluxus e all'arte e poesia dei nuovi media.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Zanchetti, p. 184.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Carlo Belloli, Audiovisual poetry, notes for an aesthetic of audiovisualism, Interational Avant-Garde Poetry Group, London, Base, New York, 1959;
  • Antologia Noigandres, Massao ohno editôra, São Paulo, 1962;
  • Augusto de Campos, Haroldo de Campos, Decio Pignatari, Teoria da poesia concreta, Ed. Invencao, S Paolo (Br), 1965; vedi anche edizioni successive ampliate: Ed Duas Citades 1975, Ed Brasiliense 1987;
  • Eugen Gomringer, Konkrete Poesie, Frauenfeld. Svizzera. Ed. Gomringer Press, dal 1960 al 1965;
  • Eugen Gomringer, Manifeste und Darstellungen der konkreten Poesie 1954-1966, St. Gallen, 1966;
  • Arrigo Lora Totino (a cura di), Poesia concreta, in "Modulo", n. 1, Genova, 1966;
  • Emmet Williams (a cura di), An Anthology of Concrete Poetry, Something Else Press, New York 1967;
  • Mary Ellen Solt (a cura di), Concrete Poetry, Indiana University Press, 1968;
  • Pierre Garnier, Spatialisme et poésie concrète, Gallimard, Paris, 1968;
  • Anthology of concretism, seconda edizione, edited by Eugene Wildman, Chicago: Swallow Press Inc. 1969;
  • Dietrich Mahlow e Arrigo Lora Totino (a cura di), Poesia concreta - Indirizzi concreti, visuali e fonetici, catalogo, La Biennale di Venezia, Ca' Giustinian, 1969;
  • Maurizio Nannucci, Exempla / Documents of Concrete and Visual Poetry, Exempla Edizioni. Firenze 1970
  • Adriano Spatola, Verso la poesia totale, Rumma, Salerno, 1969; poi Ed. Paravia, Torino, 1978;
  • Eugen Gomringer ( a cura di), Konkrete poesie (deutschsprachige autoren), Reclam, Stuttgart, 1972;
  • Lamberto Pignotti, Fra Parola e immagine, Marsilio, Padova, 1972;
  • Lamberto Pignotti, Nuovi segni, Marsilio, Padova, 1973;
  • Luigi Ballerini, La piramide capovolta, Marsilio, Padova-Venezia, 1975;
  • Bob Cobbing and Peter Mayer. Concerning concrete poetry. London, Writers Forum, 1978;
  • Giuseppe Morrocchi, Scrittura visuale: ricerche ed esperienze nelle avanguardie letterarie, D'Anna, Messina-Firenze, 1978;
  • Guillaume Apollinaire, Calligrammes: poems of peace and war (1913-1916), Berkeley, Los Angeles, London: University of California Press, 1980;
  • Ugo Carrega, Scrittura attiva - Processi artistici di scrittura, Zanichelli, Bologna, 1980;
  • Richard Kostelanetz (a cura di), Text-Sound Text, William Morrow and company inc., New York, 1980;
  • Vincenzo Accame, Il segno poetico. Materiali e riferimenti per una storia della ricerca poetico-visuale e interdisciplinare, Edizioni d'Arte Zarathustra – Spirali Edizioni, Milano 1981;
  • Adriano Spatola, Paul Vangelisti, Italian Poetry from Neo to Post-Avantgarde, Red Hill Press, San Francisco, 1982;
  • AA. VV., Ubi Fluxus ibi motus, 1990 – 1962, Mazzotta, Milano 1990;
  • Jacques Donguy, Une génération 1960-1985. Poésie concrète, poésie sonore, poésie visuélle, éd Veyrier, Paris, 1993;
  • Eugenio Miccini, Poesia visuale e dintorni, Meta, Firenze 1995;
  • Jackson, K. David, Eric Vos, Johanna Drucker, Experimental, visual, concrete: avant-garde poetry since the 1960s, Amsterdam; Atlanta GA: Rodopi, 1996;
  • Mirella Bandini (a cura di), Arrigo Lora Totino. Il teatro della parola, Lindau, Torino, 1996;
  • Mario Costa, L'estetica dei media. Avanguardie e tecnologia, Castelvecchi, Roma 1999;
  • A. Di Vincenzo e A. G. Immertat (a cura di), Poetronics. Al confine tra suono, parola, tecnologia, Itinerari Armonici - Tracce, L'Aquila - Pescara 1999;
  • Eugenio Miccini, Lamberto Pignotti, Poesie in azione, Giubbe rosse, Firenze 2001;
  • Caterina Davinio, Tecno-Poesia e realtà virtuali, Archivio della poesia del '900, Editoriale Sometti, Mantova, 2002;
  • Arrigo Lora Totino, Poesia concreta, Archivio della poesia del '900, Editoriale Sometti, Mantova, 2002;
  • Giorgio Zanchetti, Poesia visiva, in Francesco Poli (a cura di), Arte contemporanea : le ricerche internazionali dalla fine degli anni '50 a oggi, Milano, Electa, 2003, pp. 182-187, ISBN 88-370-3706-6, OCLC 69274493, SBN IT\ICCU\RAV\1154902.
  • Giovanni Fontana, Poesia della voce e del gesto, Archivio della poesia del '900, Editoriale Sometti, Mantova, 2004.

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