Plebiscito delle provincie dell'Emilia del 1860

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Plebiscito delle provincie dell'Emilia
Carlo Bossoli, Il cavalier Farini presenta a Vittorio Emanuele II l'atto di annessione dell'Emilia al Piemonte (Museo nazionale del Risorgimento italiano, Torino)
StatoGoverno provvisorio delle provincie dell'Emilia (Regno di Sardegna)
RegioneBologna, Modena e Parma
Data11 e 12 marzo 1860
Tipoplebiscito con suffragio universale maschile
Temaannessione al Regno di Sardegna o regno separato
Esito
Annessione al Regno di Sardegna
  
99,82%
Regno separato
  
0,18%
Affluenza79,73

Il plebiscito delle regie provincie dell'Emilia, conosciuto nei rispettivi territori anche come plebiscito delle province parmensi e modenesi e plebiscito delle Romagne, fu un plebiscito che avvenne nelle giornate di domenica 11 e lunedì 12 marzo 1860 per sancire l'annessione al Regno di Sardegna dell'ex Ducato di Parma e Piacenza, dell'ex Ducato di Modena (che includeva anche il territorio di Massa, oggi in Toscana) e dell'ex Legazione delle Romagne (che faceva parte dello Stato Pontificio).

Nelle stesse date si svolse anche il plebiscito della Toscana, la cui formula però fece riferimento alla "unione" con il Regno di Sardegna.

Contesto storico[modifica | modifica wikitesto]

Giovanni Pagliarini, La famiglia del Plebiscito, Museo dell'Ottocento, Ferrara
Appello di un cittadino di Mirandola per il plebiscito

Dal 15 giugno all'8 dicembre 1859 gli ex Stati austro-estensi furono governati, col nome di "Province modenesi", da Luigi Carlo Farini, prima in veste di governatore per il re di Sardegna e poi, dopo l'armistizio di Villafranca, in veste di dittatore.[1]

Dall'8 dicembre 1859 alla fine di marzo del 1860 fecero poi parte di quella più vasta unità politica che comprese anche le Province parmensi e le Romagne e che il 1º gennaio 1860, sempre sotto il Farini e in attesa del plebiscito di annessione, prese il nome di Regie province dell'Emilia. Di tale unificazione, maturata a livello politico già ai primi di novembre, quando Farini aveva assunto a titolo personale la qualifica di dittatore di tutte e tre le compagini preunitarie, la città di Modena si trovò ad essere il centro coordinatore e sede dei dicasteri centrali del nuovo organismo, fatta eccezione per quello della guerra che risiedette a Bologna. Fu durante questa fase che, con decreto del 27 dicembre 1859,[2] venne dato alla regione Emilia-Romagna il suo primo assetto, mediante la suddivisione in province con un'intendenza generale, circondari con un'intendenza e mandamenti.

Dopo l'annessione al Piemonte, infine, seguita al pronunciamento popolare del 12 marzo 1860, proclamata il 18 marzo successivo e messa in pratica il 31 marzo, il governo delle Province dell'Emilia fu naturalmente sciolto, ma, per quanto riguarda il tessuto amministrativo di base, bisognò attendere la proclamazione del Regno d'Italia o, meglio, i decreti dell'ottobre 1861 prima di poter parlare di vera e propria definitiva integrazione.

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Avviso sul risultamento dei comizi
Schede di voto del plebiscito (Museo del Risorgimento, Bologna)
Risultati Numero %
Per l'annessione alla monarchia costituzionale del re Vittorio Emanuele II 426.006 99,82%
Per il regno separato 756 0,18%
Popolazione 2.127.105
Iscritti 526.218
↳ Votanti 427.512 79,79%
↳ Voti validi 426.762 99,82%
↳ Voti nulli 750 0,18%

Dettaglio dei risultati[modifica | modifica wikitesto]

Risultati del plebiscito delle Romagne dell'11-12 marzo 1860 (Lapide nel cortile del palazzo comunale di Bologna)
Lapide posta sulla torre Ghirlandina a Modena
Legazione delle Romagne Numero %
Annessione 202.659 99,87%
Regno separato 254 0,13%
Popolazione 1.014.900
Iscritti 252.727
↳ Votanti 203.384 80,48%
↳ Voti validi 202.913 99,77%
↳ Voti nulli 471 0,23%
Provincia di Modena Numero %
Annessione 108.336 99,79%
Regno separato 231 0,21%
Popolazione 495.731
Iscritti 131.527
↳ Votanti 108.798 82,72%
↳ Voti validi 108.567 99,79%
↳ Voti nulli 231 0,21%
Provincia di Massa Numero %
Annessione 23.492 99,74%
Regno separato 62 0,26%
Popolazione 147.938
Iscritti 36.814
↳ Votanti 23.584 64,06%
↳ Voti validi 23.554 99,87%
↳ Voti nulli 30 0,13%
Provincia di Parma Numero %
Annessione 88.511 99,80%
Regno separato 181 0,20%
Popolazione 434.082
Iscritti 107.435
↳ Votanti 88.692 82,52%
↳ Voti validi 88.692 100,00%
↳ Voti nulli 0 0,00%
Provincia di Borgotaro Numero %
Annessione 3.008 99,08%
Regno separato 28 0,92%
Popolazione 34.554
Iscritti 7.715
↳ Votanti 3.054 39,59%
↳ Voti validi 3.036 99,41%
↳ Voti nulli 18 0,59%

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Governo provvisorio delle province dell'Emilia - Ente [collegamento interrotto], su Sistema Archivistico Nazionale. URL consultato il 22 febbraio 2019.
  2. ^ Raccolta officiale degli atti di governo dittatorio per le province modenesi e parmensi, n. 79

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giovanni Maioli, Il plebiscito dell'Emilia e delle Romagne (11-12 marzo 1860), collana Atti e Memorie della R. Deputazione di storia patria per l'Emilia e la Romagna, vol. 8, Bologna, presso la Regia Deputazione di storia patria, 1943, SBN IT\ICCU\UBO\2566599.
  • Unione popolare monarchica (a cura di), Plebiscito dell'Emilia: 11-12 marzo 1860, Bologna, Tip. A. Garagnani, 1910, SBN IT\ICCU\UBO\3340353.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]