Pizzi Gemelli

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Pizzi Gemelli
I pizzi Gemelli (al centro)
StatiBandiera della Svizzera Svizzera
Bandiera dell'Italia Italia
Regione  Grigioni
  Lombardia
ProvinciaRegione Maloja
  Sondrio
Altezza3 262 m s.l.m.
CatenaAlpi
Coordinate46°17′36.24″N 9°36′40.21″E / 46.2934°N 9.61117°E46.2934; 9.61117
Data prima ascensione9 giugno 1892
Autore/i prima ascensioneRydzewski con Barbaria e Klucker
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Svizzera
Pizzi Gemelli
Pizzi Gemelli
Mappa di localizzazione: Alpi
Pizzi Gemelli
Dati SOIUSA
Grande ParteAlpi Orientali
Grande SettoreAlpi Centro-orientali
SezioneAlpi Retiche occidentali
SottosezioneAlpi del Bernina
SupergruppoMonti della Val Bregaglia
GruppoGruppo del Castello
SottogruppoCatena Pizzo Badile-Pizzo Cengalo
CodiceII/A-15.III-B.3.e

I Pizzi Gemelli (3262 e 3225 m s.l.m.) sono una montagna delle Alpi Retiche occidentali (sottosezione Alpi del Bernina).

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Si trovano sulla linea di confine tra l'Italia (val Masino, provincia di Sondrio) e la Svizzera (val Bondasca, una laterale della val Bregaglia).

La montagna ha due cime - da cui il nome - che appaiono chiaramente distinte soprattutto da nord.

La più alta è la punta sud-est (3262 m). Da essa scendono la cresta sud-ovest, che si perde nelle gande dell'alta val Porcellizzo, e l'affilata cresta sud-est, che forma una cima secondaria e termina al passo di Bondo (3169 m).[1]

Dalla punta più alta la cresta di confine scende ripida su una forcella, risale frastagliata alla punta nord-ovest (3225 m) e scende infine con un unico salto sul colle dei Gemelli (3106 m). Dalla punta nord-ovest una poderosa cresta nord scende per 900 metri tra il ghiacciaio della Bondasca e il canalone del colle dei Gemelli, formando il versante più spettacolare e alpinisticamente interessante della montagna.

Sul versante italiano dei Gemelli si trova il rifugio Gianetti del CAI (2534 m), su quello svizzero la capanna Sciora del CAS (2118 m). A pochi metri dal passo di Bondo, a est, sul versante italiano, si trova il bivacco Ronconi[2].

Itinerari[modifica | modifica wikitesto]

La prima salita fu compiuta il 9 giugno 1892 dal russo Anton von Rydzewski con le guide Mansueto Barbaria, di Cortina d'Ampezzo, e Christian Klucker, engadinese di Fex, dopo aver raggiunto il colle dei Gemelli per il canalone nord.

La via normale alla punta maggiore sale dal rifugio Gianetti per la cresta sud-ovest e presenta passaggi di II grado.

L'unico itinerario frequentato dei Gemelli è però lo spigolo nord, con partenza dalla capanna Sciora. La maggior parte delle cordate si limita peraltro alla parte inferiore dello spigolo, il cosiddetto Ferro da Stiro (2680 m), che offre un'elegante arrampicata su grandi placconate lisce e uniformi (300 m; V).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il passo di Bondo, una volta molto frequentato, è ora diventato quasi invalicabile, se non a inizio stagione, a causa dell'abbassamento del ghiacciaio della Bondasca, che ha messo allo scoperto sul versante nord un'alta fascia di rocce frantumate molto pericolose. L'accesso da sud comporta qualche facile passaggio di arrampicata, ma non presenta pericoli oggettivi particolari.
  2. ^ Il bivacco "Titta Ronconi" fu costruito nel 1964 dal Gruppo Edelweiss di Morbegno. È stato rifatto completamente nel 1994.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Aldo Bonacossa, Giovanni Rossi, Masino Bregaglia Disgrazia, Vol. I, Guida dei Monti d'Italia, Milano, Club Alpino Italiano e Touring Club Italiano, 1977.
  • Mario Sertori, Guido Lisignoli, Solo granito, Milano, Versante Sud, 2007. ISBN 9788887890396

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]