Pietro di Gerusalemme

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Pietro I
Patriarca di Gerusalemme
Intronizzazione524
Fine patriarcato552
PredecessoreGiovanni III
SuccessoreMacario II
 
NascitaEleuteropoli
Morte552

Pietro (Eleuteropoli, ... – 552) è stato il patriarca di Gerusalemme tra il 524 e il 552[1].

Nativo di Eleuteropoli,[2] succedette a Giovanni nel 524.[1][2] Nel 530 inviò Saba a Costantinopoli per chiedere aiuto contro le ribellioni dei Samaritani che stavano infiammando la Palestina.[2] A questi disordini, seguirono le rivolte degli origenisti, che turbarono tutto il suo patriarcato.[2] Il 19 settembre 536 tenne un sinodo in cui anatemizzò Antimio di Costantinopoli, con cui era stato in comunione.[2] Su ordine dell'imperatore Giustiniano, intervenne al concilio di Gaza che depose Paolo di Alessandria.[2] Nel 544 sottoscrisse suo malgrado, insieme agli altri patriarchi, l'editto di Giustiniano contro i tre capitoli.[2] Morì nel 552.[1][3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Patriarch Pietro †, su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 6 dicembre 2020.
  2. ^ a b c d e f g PadriBenedettini, p.376.
  3. ^ Secondo la cronotassi dei Padri Benedettini, morì nel 544.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Patriarca di Gerusalemme Successore
Giovanni III 524 - 552 Macario II