Paul Bredow

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Paul Bredow
Nascitadicembre 1902
MorteGottinga, dicembre 1945
Cause della morteincidente
Dati militari
Paese servito Germania nazista
Forza armata Schutzstaffel
UnitàSS-Totenkopfverbände
GradoSS-Unterscharführer
GuerreSeconda guerra mondiale
Comandante diCampo di sterminio di Treblinka
voci di militari presenti su Wikipedia

Paul Bredow (dicembre 1902Gottinga, dicembre 1945) è stato un militare tedesco, sergente delle SS e perpetratore dell'Olocausto. Operò nel campo di sterminio di Treblinka durante l'Operazione Reinhard in Polonia[1][2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Bredow prestò servizio presso i centri di sterminio di Grafeneck e Hartheim. Arrivò a Treblinka insieme a Franz Stangl con il primo gruppo delle SS tedesche, dove prestò servizio fino alla primavera del 1943: Bredow fu il capo dell'unità Kommando Rot, preposta allo smistamento dell'abbigliamento presso la Baracca A nella zona 2 del campo Auffanglager, e venne ricordato dai sopravvissuti per la sua crudeltà. Nella primavera del 1943 fu trasferito a Sobibor, dove fu messo a capo del "Lazaret". Il suo hobby fu il tiro al bersaglio degli ebrei con la pistola, circa cinquanta al giorno, pratica che fu pienamente approvata dal suo superiore Christian Wirth.[3]

Bredow fu trasferito nel campo di concentramento della risiera di San Sabba a Trieste, nella zona d'operazioni del Litorale adriatico, prima della fine della guerra. Tornò in Germania dopo la guerra e lavorò per alcuni mesi come falegname insieme al suo amico delle SS Frenzel a Gießen fino al novembre 1945. Nel dicembre 1945 rimase ucciso in un incidente a Gottinga.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (PL) Edward Kopówka e Paweł Rytel-Andrianik, Treblinka II – Obóz zagłady (Monograph, chpt. 3: Treblinka II Death Camp) (PDF), Drohiczyńskie Towarzystwo Naukowe (The Drohiczyn Scientific Society), 2011, ISBN 978-83-7257-496-1. URL consultato il 23 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2014).
  2. ^ Yitzhak Arad, Belzec, Sobibor, Treblinka. The Operation Reinhard Death Camps, Bloomington, Indianapolis, Indiana University Press, 1987, ISBN 0253213053.
  3. ^ a b ARC, The Treblinka Perpetrators, su deathcamps.org, Aktion Reinhard Camps ARC, 23 settembre 2006. URL consultato il 22 ottobre 2013.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]