Erwin Lambert

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Erwin Hermann Lambert
Erwin Lambert in abiti civili con una donna
NascitaSchildow, 7 dicembre 1909
MorteStoccarda, 15 ottobre 1976
Dati militari
Paese servitoBandiera della Germania Germania nazista
Corpo Schutzstaffel (SS)
Specialitàesperto in edilizia
GradoSS-Unterscharführer (Caporale)
ComandantiHeinrich Himmler (Comandante SS),
Adolf Hitler (Comandante in capo)
GuerreSeconda guerra mondiale
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Erwin Hermann Lambert (Schildow, 7 dicembre 1909Stoccarda, 15 ottobre 1976) è stato un militare, funzionario e costruttore tedesco, supervisionò la costruzione delle camere a gas per il progetto Aktion T4 ("eutanasia") nei centri di Hartheim, Sonnenstein, Bernburg e Hadamar, e successivamente nei campi di sterminio di Sobibór e Treblinka durante l'Operazione Reinhard.

Era specializzato nella progettazione e costruzione di camere a gas più grandi ed efficienti al fine di sveltire le operazioni di sterminio di massa nel corso della soluzione finale della questione ebraica.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Lambert nacque il 7 dicembre 1909 a Schildow nel circondario del Niederbarnim. Suo padre venne ucciso nella prima guerra mondiale; il patrigno era titolare di un'impresa di costruzioni edili a Schildow. Dopo la scuola dell'obbligo, Lambert divenne apprendista, prima come fabbro ferraio, e poi come muratore. Dopo il passaggio dell'esame d'apprendistato, nella metà degli anni venti frequentò la scuola per impresari edili a Berlino, e si diplomò negli anni trenta.[1]

Nel marzo 1933, dopo la salita al potere di Hitler, si iscrisse al Partito Nazista.[2]

Alla fine del 1939, i responsabili del programma Aktion T4 contattarono Lambert per reclutarlo. Egli accettò l'offerta nel gennaio 1940. Lambert fu assunto in qualità di capomastro addetto alla supervisione dei lavori di edilizia.

Costruzione delle camere a gas[modifica | modifica wikitesto]

Camera a gas di Bernburg, progettata da Erwin Lambert

Il primo incarico di Lambert fu quello di lavorare alla costruzione dei centri di sterminio del progetto T4 (riservato a persone affette da malattie genetiche inguaribili e da portatori di handicap mentali), in particolare nell'edificazione delle camere a gas e dei forni crematori per lo smaltimento dei corpi. Dopo la cattura, nella sua testimonianza in tribunale a sua difesa, egli dichiarò di essersi occupato solamente di erigere delle stanze divisorie e dell'installazione di porte, affermazione poi ampiamente smentita. Poiché i centri di Brandenburg e Grafeneck erano stati già completati prima dell'arrivo di Lambert al progetto T4, egli si occupò di Hartheim, Sonnenstein, Bernburg, e Hadamar in veste di esperto "per la costruzione di camere a gas".

Al termine del progetto T4, Lambert venne trasferito all'Operazione Reinhard nella zona di Lublino nella Polonia orientale per selezionare muratori da destinarsi alla costruzione delle camere a gas nei campi di Sobibór e Treblinka. A Lublino Lambert entrò a far parte delle SS. Durante questo periodo, tuttavia, il suo lavoro fu spesso interrotto a causa di ulteriori progetti edili in Germania ed Austria riguardanti lo sviluppo del progetto Aktion 14f13. Con l'aiuto di volontari ucraini, e prigionieri ebrei condannati, Lambert completò la costruzione delle camere a gas di Sobibor e Treblinka: "utilizzando le sue esperte conoscenze nel campo degli impianti per la gassazione, Lambert fu in grado di completare il lavoro sulla grande camera a gas [di Treblinka] in maniera rapida ed efficiente".

Durante il processo di Sobibór svoltosi a Hagen, in Germania dal 6 settembre 1965 al 20 dicembre 1966, Lambert testimoniò quanto segue:

«Rimasi nel campo di sterminio degli ebrei per circa due o tre settimane. Fu nell'autunno del 1942, ma non ricordo esattamente quando. All'epoca ero stato assegnato da Wirth all'ampliamento delle camere a gas secondo il modello di Treblinka. Mi recai a Sobibór insieme a Lorenz Hackenholt, che ai tempi stava a Treblinka. Prima di tutto, andai con Hackenholt in una segheria vicino a Varsavia. Lì Hackenholt ordinò un grosso carico di legname per i lavori da effettuarsi a Sobibór. Alla fine, entrambi andammo a Sobibór. Incontrammo il comandante del campo, Reichleitner. Egli ci diede le precise direttive per la costruzione degli impianti per la gassazione. Il campo era già operativo, ed era già presente una camera a gas. Probabilmente la vecchia installazione non era abbastanza grande, ed era necessaria una ristrutturazione. Oggi non posso dire esattamente chi partecipò all'opera di ristrutturazione. Tuttavia, ricordo con precisione che i prigionieri ebrei e i cosiddetti ascari (ausiliari ucraini) parteciparono ai lavori. Durante il periodo dei lavori non arrivò nessun trasporto carico di ebrei.[3]»

In aggiunta, Lambert diresse i lavori edili presso svariati altri campi di lavoro nelle vicinanze, come quelli di Dohorucza e Poniatowa. Notoriamente, Lambert cercò sempre di restare un professionista devoto esclusivamente al proprio lavoro senza farsi coinvolgere dalle condizioni nelle quali operava. Secondo uno dei sopravvissuti, Jankiel Wiernik, Lambert evitava di passare davanti alle cataste di cadaveri e trattava in maniera professionale i suoi sottoposti lavoratori ebrei.

«L'Unterscharführer Herman [sic] era umano e simpatico. Ci capiva e si preoccupava di noi. Quando arrivò per la prima volta nel Campo 2 di Treblinka e vide le pile di corpi umani che erano stati uccisi con il gas, rimase stordito. Diventò pallido ed aveva uno sguardo sofferente in faccia. Presto mi portò via dal luogo così che non vedessi cosa stava succedendo. Per quanto riguardava noi, i lavoratori, ci trattava molto bene. Ci portava frequentemente del cibo dalla cucina tedesca. Nei suoi occhi potevi vedere che aveva buon cuore... ma faceva paura ai suoi amici. Tutte le sue azioni e movimenti esprimevano la sua anima gentile.[4][5]»

Alla conclusione dell'Operazione Reinhard, Lambert fu trasferito a Trieste, dove continuò la sua opera di progettista installando i forni crematori del campo di concentramento della Risiera di San Sabba.

Cattura, arresto successivo e morte[modifica | modifica wikitesto]

Il 15 maggio 1945 Lambert fu catturato dagli inglesi e consegnato agli americani, che lo portarono in un campo di prigionia a Aalen, Baden-Württemberg. Venne successivamente trasferito a Schwaikheim, ed una volta liberato si stabilì a Stoccarda. Lì divenne un lavoratore autonomo iniziando la professione di venditore di piastrelle in ceramica.

Il 28 marzo 1962 venne nuovamente arrestato. Nel corso del primo processo di Treblinka del 1965, venne condannato a quattro anni di carcere per aver contribuito al favorire lo sterminio di almeno 300.000 persone.[6] Al termine delle pena, venne scarcerato. Al processo di Sobibór nel 1966, Lambert venne assolto.[7] Ai vari processi negò sempre ogni coinvolgimento nello sterminio di massa dichiarando di aver solo sospettato che gli edifici costruiti servissero per uccidere delle persone e non per la sola disinfestazione. Lambert morì il 15 ottobre 1976.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Henry Friedlander (1995). The Origins of Nazi Genocide: From Euthanasia to the Final Solution, Chapel Hill: University of North Carolina Press, pp. 214-215. ISBN 0-8078-2208-6
  2. ^ Klee, Ernst: Das Personenlexikon zum Dritten Reich. Wer war was vor und nach 1945?. Fischer Taschenbuch Verlag, Zweite aktualisierte Auflage, Frankfurt am Main 2003 ISBN 3-10-039309-0
  3. ^ In the Name of the People: Perpetrators of Genocide in the Reflection of Their Post-War Prosecution in West Germany the 'Euthanasia' and Aktion Reinhard Trial Cases. Dick Mildt Publisher: Brill ISBN
  4. ^ Yitzhak Arad (1987). Belzec, Sobibor, Treblinka: The Operation Reinhard Death Camps, Bloomington: Indiana University Press, pag. 196.
  5. ^ Jankiel Wiernik (1944). A Year in Treblinka, New York, pp. 20-21.
  6. ^ Treblinka Trial, su holocaustresearchproject.org. URL consultato l'8 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 2 agosto 2012).
  7. ^ Sobibor Trial at the Holocaust Research Project.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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