Nieuport-Delage NiD-72

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Nieuport-Delage NiD-72
Descrizione
Tipoaereo da caccia
Equipaggio1
ProgettistaGustave Delage
CostruttoreBandiera della Francia Nieuport-Astra
Data primo volo23 gennaio 1928
Data entrata in servizio1929
Esemplari8
Sviluppato dalNieuport-Delage NiD-52
Altre variantiNieuport-Delage NiD-82
Dimensioni e pesi
Lunghezza7,63 m
Apertura alare12,00 m
Altezza3,00 m
Superficie alare29,10
Peso a vuoto1 318 kg
Peso carico1 769 kg
Propulsione
Motoreun Hispano-Suiza 12Hb
Potenza580 hp (373 kW)
Prestazioni
Velocità max268 km/h a 4 000 m
Velocità di crociera253 km/h
Velocità di salitaa 5 000 m (16 400 ft) in 13 min 30 s
Autonomia900 km
Tangenza8 200 m
Armamento
Mitragliatrici2 Vickers calibro 7,7 mm

i dati sono estratti da Aviafrance[1]

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Il Nieuport-Delage NiD-72 fu un aereo da caccia monomotore sesquiplano sviluppato dall'azienda aeronautica francese Nieuport-Astra nei tardi anni venti e costruito in piccola serie per l'esportazione.[2]

Storia del progetto[modifica | modifica wikitesto]

Nel tentativo di modernizzare la formula adottata dal precedente NiD-52, l'ufficio tecnico della Nieuport-Delage sviluppò un nuovo velivolo di costruzione interamente metallica,[3] riprendendo la formula del NiD-48[3] sviluppato per il programma “Jockey”[3] che fu designato NiD-72C 1.[4] Il prototipo andò in volo per la prima volta il 23 gennaio 1928, e si distingueva dal modello NiD-52 per il rivestimento alare in duralluminio,[5] ridotta superficie dell'ala superiore e della fusoliera, il posizionamento dei radiatori di raffreddamento[3] in una apposita carenatura sotto l'ala inferiore invece che sul carrello d'atterraggio.[4] Tali modifiche consentirono al nuovo aereo di pesare a pieno carico ben 200 kg in meno del precedente NiD-52.[4]

Descrizione tecnica[modifica | modifica wikitesto]

Per la propulsione furono considerati due tipi di motore,[3] Hispano-Suiza 12Hb a 12 cilindri a V raffreddati a liquido erogante 500 CV per la configurazione leggera, e il più potente Hispano-Suiza 12Lb erogante 660 CV[4] per la configurazione da alta quota.[3]

L'armamento iniziale si basava su due mitragliatrici Vickers calibro 7,7 nn posizionate in fusoliera, che fu successivamente aumentato con l'installazione di una seconda coppia di mitragliatrici Darne[4] da 7,5 mm posizionata sull'ala superiore.[4]

Impiego operativo[modifica | modifica wikitesto]

Nonostante la costruzione di due prototipi,[3] l'aereo non suscitò l'interesse dell'Aéronautique Militaire francese, ma ricevette alcuni ordini dall'estero.[4]

Belgio[modifica | modifica wikitesto]

L'Aeronautique Militaire belge ordinò tre NiD-72[3] (matricole P-1/P-3), il primo dei quali fu consegnato nell'ottobre 1929, stabilendo il record di trasferimento sulla rotta Parigi-Bruxelles coperta in 1 h e 5 minuti.[4] Gli aerei entrarono in servizio presso la 1ère escadrille, del 1er Groupe, del 2ème Régiment d'Aéronautique dipinti in argento e con le carenature ed il cofano del propulsore in alluminio.[4] Questi velivoli, che differivano dal prototipo per l'adozione dell'alettone su tutto il bordo d'uscita alare (come sul NiD-622), furono usati per scopi sperimentali e radiati in data sconosciuta.[4]

Brasile[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1931 la Força Aérea Brasileira ricevette 4[1] caccia NiD-72, con la carlinga, il tronco centrale dell'ala superiore e l'impennaggio di coda dipinti in argento, le ali in blu ed il cofano motore in alluminio.[4] Nel luglio del 1932 le forze di opposizione si sollevarono in rivolta[6] contro il governo del legittimo presidente Getúlio Vargas.[7] A quel tempo dei quattro caccia originariamente ricevuti ne rimanevano in condizioni di volo solo due esemplari, di base presso l'aeroporto dos Campos Afonos.[4] Il 21 agosto il capitano Costa Oliveira rubò un caccia NiD-72 per consegnarlo ai ribelli.[6] Per intercettare il fuggitivo venne immediatamente ordinato di inviare[6] il secondo NiD-72, ma a causa di un guasto meccanico non si poté avviare il motore.[7] Durante gli 86 giorni di conflitto armato i caccia di entrambe le parti effettuarono parecchie sortite, ma non si scontrarono mai in combattimento.[4][6]

Paesi utilizzatori[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera del Belgio Belgio
Bandiera del Brasile Brasile

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) David Donald (ed.), The Encyclopedia of World Aircraft, Leicester, UK, Blitz Editions, 1997, ISBN 1-85605-375-X.
  • (EN) William Green e Gordon Swanborough, The Complete Book of Fighters: An Illustrated Encyclopedia of Every Fighter Aircraft Built and Flown, New York, Smithmark Publishers, 1994, ISBN 0-8317-3939-8.
  • (EN) John W.R. Taylor e Jean Alexander, Combat Aircraft of the World, New York, G.P. Putnam's Sons, 1969, ISBN 0-7181-0564-8.

Periodici[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Jackson Flores Jr., The Brazilian Air War, in Air Entusiast, n. 35, Bromley, pp. 64-73, ISSN 0143-5450 (WC · ACNP).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]