NVI F.K.32

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NVI F.K.32
Foto del Koolhoven F.K.32, da Les Ailes 4 février 1926.
Descrizione
Tipoaereo da addestramento
Equipaggio2
ProgettistaFrederick Koolhoven
CostruttoreBandiera dei Paesi Bassi Nationale Vliegtuig Industrie
Data primo volo28 aprile 1925
Esemplari1
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza7,10 m
Apertura alare8,00 m
Superficie alare19,97 [1]
Peso a vuoto650 kg
Peso max al decollo870 kg
Propulsione
Motoreun Clerget 9B
Potenza130 CV (97 kW)
Prestazioni
Velocità max150 km/h
Velocità di crociera121 km/h
Tangenza4 572 m[1]

dati tratti da De Nederlandse vliegtuigen[2][3]

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Il NVI F.K.32 fu un biplano monomotore da addestramento sviluppato dall'azienda aeronautica olandese Nationale Vliegtuig Industrie negli anni venti del XX secolo, e rimasto allo stadio di prototipo.[3]

Storia del progetto[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la sua costituzione la produzione aeronautica della Nationale Vliegtuig Industrie di Den Haag non riscosse il successo sperato, nonostante fossero stati messi in produzione i modelli F.K.31, F.K.32, F.K.33 e F.K.34.

Per sostituire[4] gli addestratori Avro 504 in servizio presso la Militaire Luchtvaart van het Koninklijk Nederlandsch-Indisch Leger, l'ufficio tecnico della NVI, diretto dall'ingegnere Frederick Koolhoven,[5] progettò un aereo da addestramento biplano, equipaggiato con motore rotativo Clerget 9B, che fu designato F.K.32.[5] Il prototipo andò in volo per la prima volta il 28 aprile 1925. Nell'ambito della sostituzione[3] degli Avro 504 la MLKN-IL acquistò un Fokker S.IV[3] e un Morane-Saulnier AR,[3] e nel 1924[3] la NVI sperò di vendere il suo F.K.32, offrendolo gratuitamente,[4] ma la difficoltà di consegnare l'aereo nelle Indie orientali olandesi[1] portò all'annullamento del programma.[3] La sostituzione degli Avro 504 incontrò notevoli difficoltà, perché le prestazioni dell'S.IV e del Morane-Saulnier AR furono considerate insufficienti,[4] e i 504 rimasero in servizio ancora per molto tempo.[3] La sorte finale del prototipo dell'F.K.32 è sconosciuta.[4]

Descrizione tecnica[modifica | modifica wikitesto]

Aereo da addestramento, biplano, monomotore, biposto, di costruzione lignea. La configurazione alare, detta sesquiplana, prevedeva due ali di diversa apertura, collegate tra loro con otto coppie di montanti a V, rinforzati da cavi d'acciaio.[2] I montanti [2] a V rovesciata, inclinati, siti sulla parte anteriore e posteriore dell'abitacolo erano collegati al longherone per formare una cabina, ed erano collegati tra di loro da un montante trasversale di rinforzo.[2] I montanti a V che collegavano la fusoliera all'ala, si attaccavano a quest'ultima appena la di fuori dei due serbatoi di carburante, posizionati sul lato inferiore.[2]

L'ala superiore era montata alta a parasole, mentre l'inferiore si trovava bassa sulla fusoliera. Le ali erano leggermente rastremate, ed avevano le estremità arrotondate. La fusoliera, posizionata a livello dell'ala inferiore, era costruita in legno.[2] L'impennaggio di coda era del tipo classico monoderiva, dotato di piani orizzontali controventati, posizionati al di sopra della parte terminale della fusoliera.[2] Quest'ultima aveva forma rettangolare.[2]

Il carrello d'atterraggio era un triciclo classico a V, fisso, ed integrato posteriormente da un pattino d'atterraggio.[2]

L'aereo era biposto dotato di una cabina di pilotaggio aperta, e posti in tandem,[3] destinati all'allievo pilota e all'istruttore/passeggero. La visibilità in alto era garantita da un apposito spacco posto sul bordo di uscita dell'ala superiore.

La propulsione era affidata ad un motore rotativo Clerget 9B[2] a 9 cilindri raffreddati ad aria, erogante la potenza di 130 hp (97 kW), azionante un'elica bipala.[2] Il velivolo saliva a 3 864 m in 17 minuti.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (NL) Gerrit Brand, Tolvlucht, Groningen, Omnia Uitgevers, 2007, ISBN 9-07535-417-7.
  • (EN) Ryan K. Noppen, Blue Skies, Orange Wings. The Global Reach of Dutch Aviation in War and Peace, 1914-1945, Grand Rapids, Michigan, W.M. B. Eermands Publishang Co., 2016, ISBN 0-80284-870-2.
  • (NL) Theo Wesselink e Thijs Postma, De Nederlandse vliegtuigen, Haarlem, Romem, 1982, ISBN 9-02283-792-0.

Periodici[modifica | modifica wikitesto]

  • (FR) L'avion ecole Koolhoven Type F.K.32, moteur Clerget 130 CV, in Les Ailes: journal hebdomadaire de la locomotion aérienne, n. 242, Paris, 4 février 1926, pp. 2-3.
  • (EN) A Dutch Training Plane, in Aviation. The Oldest American Aeronautical Magazine, n. 13, New York, Gardner Publishing & Co. Inc., 29 march 1926, p. 451.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]