Michael Didi Adgum Mangoria

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Michael Didi Adgum Mangoria
arcivescovo della Chiesa cattolica
Mons. Adgum Mangoria durante una celebrazione liturgica l'8 luglio 2016
 
TitoloKhartoum
Incarichi attualiArcivescovo metropolita di Khartoum (dal 2016)
Incarichi ricoperti
 
Nato1º gennaio 1959 (65 anni) ad Engoth
Ordinato presbitero10 maggio 1992
Nominato vescovo29 maggio 2010 da papa Benedetto XVI
Consacrato vescovo15 agosto 2010 dal cardinale Gabriel Zubeir Wako
Elevato arcivescovo15 agosto 2015 da papa Francesco
 

Michael Didi Adgum Mangoria (Engoth, 1º gennaio 1959) è un arcivescovo cattolico sudanese, dal 10 dicembre 2016 arcivescovo metropolita di Khartoum.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Michael Didi Adgum Mangoria è nato il 1º gennaio 1959 ad Engoth, diocesi di El Obeid, in Sudan. Si è convertito al cattolicesimo nel 1975, all'età di sedici anni.

Ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale il 10 maggio 1992 incardinandosi, trentatreenne, come presbitero dell'arcidiocesi di Khartoum.

Il 29 maggio 2010 papa Benedetto XVI lo ha nominato, cinquantunenne, vescovo coadiutore di El Obeid[1]. Ha ricevuto la consacrazione episcopale il successivo 15 agosto per imposizione delle mani del cardinale Gabriel Zubeir Wako, arcivescovo metropolita di Khartoum, assistito dai co-consacranti monsignori Macram Max Gassis, M.C.C.I., vescovo di El-Obeid, ed Antonio Menegazzo, M.C.C.I., vescovo titolare di Mesarfelta ed amministratore apostolico sede plena emerito di El-Obeid; lo stesso giorno è anche divenuto amministratore apostolico sede plena della diocesi. È succeduto per coadiutoria il 28 ottobre 2013, all'età di cinquantaquattro anni[2].

Il 15 agosto 2015 papa Francesco lo ha promosso arcivescovo coadiutore di Khartoum[3], divenendone arcivescovo metropolita il 9 dicembre 2016, cinquantasettenne[4]; è succeduto al settantacinquenne cardinale Gabriel Zubeir Wako, dimissionario per raggiunti limiti d'età, dopo aver guidato l'arcidiocesi per ben trentacinque anni. Il 29 giugno 2017, giorno della solennità dei Santi Pietro e Paolo, si è recato presso la Basilica di San Pietro in Vaticano, dove il Pontefice gli ha consegnato il pallio, simbolo di comunione tra la Santa Sede e il metropolita, che gli è stato imposto in una cerimonia successiva.

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Rinunce e nomine. Nomina del Coadiutore di El-Obeid (Sudan), su press.vatican.va, Bollettino. Sala stampa della Santa Sede, 29 maggio 2010. URL consultato il 31 ottobre 2020.
  2. ^ Rinunce e nomine. Rinuncia e successione del Vescovo di El-Obeid (Sudan), su press.vatican.va, Bollettino. Sala stampa della Santa Sede, 28 ottobre 2013. URL consultato il 31 ottobre 2020.
  3. ^ Rinunce e nomine. Nomina dell'Arcivescovo Coadiutore di Khartoum (Sudan), su press.vatican.va, Bollettino. Sala stampa della Santa Sede, 15 agosto 2015. URL consultato il 31 ottobre 2020.
  4. ^ Rinunce e nomine. Rinuncia e successione dell'Arcivescovo di Khartoum (Sudan), su press.vatican.va, Bollettino. Sala stampa della Santa Sede, 10 dicembre 2016. URL consultato il 31 ottobre 2020.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di El Obeid Successore
Macram Max Gassis, M.C.C.I. 28 ottobre 2013 – 15 agosto 2015 Yunan Tombe Trille Kuku Andali
Predecessore Arcivescovo metropolita di Khartoum Successore
Gabriel Zubeir Wako dal 10 dicembre 2016 in carica