Mausoleo di Oljeitu

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Mausoleo di Oljeitu
Localizzazione
StatoBandiera dell'Iran Iran
Divisione 1provincia di Zanjan
LocalitàSoltaniyeh
Coordinate36°26′07″N 48°47′48″E / 36.435278°N 48.796667°E36.435278; 48.796667
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione1302-1312
Inaugurazione1312
Stilearchitettura ilkhanide e Architectural school of Nakhchivan
Usomausoleo
Altezza49 m
 Bene protetto dall'UNESCO
Soltaniyeh
 Patrimonio dell'umanità
Tipoculturale
Criterioii, iii, iv
Pericolonon in pericolo
Riconosciuto dal2005
Scheda UNESCO(EN) Soltaniyeh
(FR) Scheda

Il mausoleo di Öljeitü noto anche come Muhammad Khodabandeh, tradizionalmente conosciuto come la cupola di Soltaniyeh si trova nella città di Soltaniyeh, nella provincia di Zanjan.

Il mausoleo[modifica | modifica wikitesto]

La struttura, fu eretta tra il 1302 al 1312 d.C., ha la più antica cupola a doppio guscio in Iran.[1] Questa visione della costruzione è stata fatta da Marcel-Auguste Dieulafoy ma è contestata da André Godard.[2] Secondo Godard, è una cupola normale, anche se spettacolarmente grande, con una sottile pelle in cima per la faience e non è in alcun modo una doppia cupola.

La sua importanza nel mondo musulmano può essere paragonata a quella della cupola del Brunelleschi per l'architettura cristiana. È una delle più grandi cupole di mattoni del mondo, proprio al limite teorico di ingegneria per una cupola di mattoni e la terza cupola più grande del mondo dopo le cupole del duomo di Firenze e Hagia Sophia. La cupola di Soltaniyeh ha aperto la strada a costruzioni di cupole più audaci in stile iraniano nel mondo musulmano, come il mausoleo di Khoja Ahmed Yasavi e il Taj Mahal. Gran parte della sua decorazione esterna è andata perduta, ma l'interno conserva superbi mosaici, maioliche e murali. Le persone hanno descritto l'architettura dell'edificio come "anticipatore del Taj Mahal".

La cupola da 200 tonnellate è alta 49 metri dalla sua base.

«Questo notevole edificio fu terminato dal principe mongolo Uljaitu nel 1313. La cupola ovoidale, di circa 33 metri d'altezza, poggia su un'alta costruzione ottagonale ed è racchiusa in una cinta di otto minareti, che s'innalzano agli angoli del parapetto dell'ottagono. La muratura è rosata, i minareti invece erano originariamente turchese. Dello stesso colore sono i trifogli profilati di lapislazzuli, che scintillano lungo la base della cupola. Situato al centro della pianura desertica, stretto dalle catapecchie di fango, questo gigantesco mausoleo è una testimonianza di quella virilità dell'Asia centrale, che sotto i selgiuchidi, i mongoli e i timuridi ha prodotto le opere più ispirate dell'architettura persiana. Certo, qui la visione è puramente frontale: è il prototipo del Taj Mahal e di tanti altri edifici religiosi. Ma emana ancora forza e serenità, mentre i suoi discendenti si limitano alla raffinatezza scenografica. Possiede l'audacia dell'invenzione autentica; gli abbellimenti sono sacrificati all'idea e il risultato, nonostante le possibili imperfezioni rappresenta il trionfo dell'idea sulle limitazioni tecniche. La grande architettura è in larga misura di questo tipo. Viene in mente Brunelleschi

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ iranreview.org, http://www.iranreview.org/content/view/2280/51/.
  2. ^ A Survey of Persian Art Vol.III page 1115

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