Maurizio Moreno

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Maurizio Moreno
L’ambasciatore Maurizio Moreno

Rappresentante Permanente presso la NATO
Durata mandato7 settembre 2002 –
1 marzo 2007
PredecessoreAmedeo De Franchis
SuccessoreStefano Stefanini

Ambasciatore d'Italia nella Repubblica Ceca
Durata mandato8 aprile 1996 –
30 giugno 1999
PredecessoreFrancesco Olivieri
SuccessorePaolo Faiola

Ambasciatore d'Italia in Senegal
Durata mandato14 agosto 1988 –
1993
PredecessoreMarco Sorace Maresca
SuccessoreGuido Rizzo Venci

Dati generali
Titolo di studioLaurea in Giurisprudenza
UniversitàUniversità di Roma
ProfessioneDiplomatico

Maurizio Moreno (Roma, 23 giugno 1940Roma, 26 marzo 2016) è stato un diplomatico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Di origini sanremesi (il nonno Giovanni vi praticava la professione medica, il padre, Martino Mario Moreno, era un noto orientalista, diplomatico e docente universitario), effettua gli studi liceali a Beirut e consegue la laurea in Giurisprudenza presso l'Università di Roma. Nel 1963 viene ammesso per concorso alla carriera diplomatica.

Durante i primi anni di carriera viene nominato Vice console a Basilea (19 aprile 1965), Primo segretario e Rabat (dove è accompagnato dalla prima moglie Fiammetta Bacci di Capaci) e Console a Bordeaux (novembre 1971)[1]. Nel 1976 è destinato alla Rappresentanza permanente d'Italia presso l'Ufficio delle Nazioni Unite per le attività e i problemi relativi al disarmo a Ginevra in qualità di vicecapo della delegazione italiana al Comitato per il Disarmo (UNCD) e alla Conferenza sul diritto internazionale umanitario.

Trasferito a Lione in qualità di Console Generale nel 1980, dopo una breve parentesi a Stoccolma come vicecapo della delegazione italiana alla CSCE, ha svolto dal 1984 funzioni di capo dell'ufficio Ricerca, Studi e Programmazione e poi dell'ufficio Africa del Ministero degli Affari Esteri.

Nel 1988 è nominato Ambasciatore a Dakar dove si reca con la seconda moglie Gabriella Sola, architetto. In seguito, ha ricoperto l'incarico di Vicecapo di Gabinetto e quindi Capo del Servizio Stampa e Informazione al Ministero. È stato poi Capo della delegazione diplomatica in Somalia con il rango di Ambasciatore nell'ultima fase del conflitto (1994), mentre tra il 1995 e il 1996 ha svolto le funzioni di direttore dell'Istituto Diplomatico. Successivamente è Ambasciatore a Praga dal 1996 al 1999 e quindi direttore generale per i Paesi dell'Europa (2000-2002) per la Farnesina. Dal settembre 2002 al febbraio 2007, ha ricoperto l'incarico di Capo della Rappresentanza Permanente d'Italia presso la NATO, nel periodo della crisi irachena e del conflitto afgano. Nel marzo 2007 va a prestare servizio fuori ruolo come Consigliere Diplomatico presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri[1].

È stato eletto nel settembre 2007, e riconfermato a settembre 2011, presidente dell'Istituto internazionale di diritto umanitario di Sanremo, istituzione di formazione e ricerca nel campo del diritto dei conflitti armati, dei diritti umani, dei rifugiati e dei migranti. Si è dimesso il 28 gennaio 2012, per motivi di salute, ed ha assunto la carica di Presidente Onorario[2].

È stato autore di articoli e pubblicazioni su tematiche attinenti alle relazioni internazionali ed ha collaborato con le riviste Affari Esteri e La Comunità Internazionale. Ha curato la pubblicazione Dalle palme di Sanremo alle palme dell'Oriente (Philobiblon Edizioni, 2005), una raccolta di poesie e ricordi scritti del padre Martino Mario Moreno.

Ha un figlio, Martino Vittorio Moreno.

Il 23 giugno 2012 si è sposato con la pittrice Barbara Frateschi.

È deceduto a Roma il 26 marzo 2016.[3]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Croce dell'Ordine al Merito Melitense - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di Sant'Agata - nastrino per uniforme ordinaria
Grand'Ufficiale dell'Ordine dell'Infante Dom Henrique - nastrino per uniforme ordinaria
Grand'Ufficiale con la stella dell'Ordine al Merito della Repubblica ungherese - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Croce al merito con stella dell'Ordine al Merito della Repubblica Federale di Germania - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Decorazione d'Onore in Argento con Stella, Grand'Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Austriaca - nastrino per uniforme ordinaria
Grand'Ufficiale dell'Ordine del Leone - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Commendatore dell'Ordine della Fenice - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore dell'Ordine Reale al Merito - nastrino per uniforme ordinaria
Companion dell'Ordine di San Michele e San Giorgio - nastrino per uniforme ordinaria
Ufficiale dell'Ordine di Ouissam Alaouite - nastrino per uniforme ordinaria

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • L’Ambasciata d’Italia a Praga, Praga, Istituto italiano di cultura, 1997.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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