Abu al-Hasan 'Ali al-Mas'udi
Abū al-Ḥasan ʿAlī al-Masʿūdī (Baghdad, 897 – al-Fustat, 957) è stato uno storico, geografo e viaggiatore arabo.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Abū al-Ḥasan ʿAlī al-Masʿūdī (in arabo ﺍﺑﻮ ﺍﻟﺤﺴﻦ ﻋﻠﻲ المسعودي ?) è stato il più celebre enciclopedista del X secolo, il secolo che viene considerato l'apogeo della cultura arabo-islamica.
Il suo Murūj al-dhahab, tradotto con una certa approssimazione Le praterie d'oro,[1] restò fino a metà del XV secolo il manuale di riferimento di geografi e storici di lingua araba e di lingua persiana.
Al-Mas'ūdī - che si vantava di discendere da ʿAbd Allāh b. Masʿūd, uno dei più importanti Compagni del profeta Maometto - effettuò numerosi viaggi attraverso il mondo islamico e al di fuori di esso: da al-Andalus alla Russia, dall'India alla Cina. È definito dagli storici "l'Erodoto arabo" per la sua capacità di analisi, di riflessione e di spirito critico, anche se non sempre esente da partigianeria e da carenze informative.[2][3]
Nella sua opera enciclopedica, venata da un deciso sentimento sciita, tratta del mondo fin dall'epoca della sua pretesa creazione e termina con la storia del Califfato di al-Muttaqi (947). Analizza la storia, la religione e la geografia, basandosi su testi antichi, anche non musulmani, dalla Siria, dall'Egitto, dalla Persia, dall'India e dalla Transoxiana.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Gli sono attribuite oltre 20 opere, molte delle quali sulla religione islamica e le eterodossie presenti nella Dār al-Islām, ma molte di esse sono perdute.
Il suo maggior lavoro sembra essere stato quello degli Akhbār al-zamān (“Le notizie del tempo”), in 30 volumi. Il lavoro - che sembra fosse un'enciclopedia dello scibile dei suoi tempi - parlava non solo di storia politica, ma anche delle realizzazioni dell'ingegno umano. Un manoscritto di un solo volume sarebbe conservato a Vienna e, se tale manoscritto è genuino, è tutto ciò che rimane di quest'opera imponente.
Al-Masʿūdī lo fece seguire dal Kitāb al-awsaṭ (“Libro di mezzo”), spesso descritto come un sunto dell'opera precedente. Sicuramente esso era una cronologia storica degli avvenimenti e un suo manoscritto (relativo ancora una volta a un singolo volume) è conservato nella Bodleian Library della Oxford University.
Le praterie d'oro - di cui sono conservati vari manoscritti - sono state tradotte in francese da Barbier de Meynard e da Pavet de Courteille fra gli anni 1861 e 1877[4] e negli anni settanta e sono state riviste dal grande arabista Charles Pellat.
Al-Masʿūdī scrisse anche un al-Tanbīh wa l-ashrāf, ossia "L'osservazione e le cose celebri" (in arabo التنبیه والاشراف?), che costituiva un quinto circa dei Murūj. Esso fu terminato poco prima della sua morte.
Masʿūdī affermò che «solo la logica (kalām[5]) può riconciliare in pieno ragione e fede», fatto che gli costò 10 anni d'esilio al Cairo.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ In realtà "Il crivello dell'oro".
- ^ Al Masudi, in History of Islam.
- ^ (HY) Aram N. Ter-Ghevondyan, Արաբական Ամիրայությունները Բագրատունյաց Հայաստանում (The Arab Emirates in Bagratuni Armenia), Yerevan, Armenian SSR, Armenian Academy of Sciences, 1965, p. 15.
- ^ Murūj al-dhahab, ed. C. Barbier de Meynard e A. Pavet de Courteille, Parigi, Imprimerie Imperiale, 1861-1877, 9 voll.
- ^ Quindi, in realtà, la teologia dogmatica.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Ahmad Shboul, Al-Mas’udi and His World: A Muslim Humanist and His Interest in Non-muslims, New York, Ithaca Press, 1978, ISBN 0-903729-34-2.
- (EN) Charles Pellat, «Masʿūdī», in The Encyclopaedia of Islam, 2ª ed., Leida, 2004 [1950].
- (UK) Диба Юрій. Агіографічне джерело повідомлення ал-Мас'уді про споруди, вшановувані у слов'ян // Actes testantibus. Ювілейний збірник на пошану Леонтія Войтовича / Відпов. редактор Микола Литвин (Україна: культурна спадщина, національна свідомість, державність. Збірник наукових праць. Вип. 20. Інститут українознавства ім. І. Крип’якевича НАН України). — Львів, 2011. — С.254-88.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina dedicata a Abu al-Hasan 'Ali al-Mas'udi
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Abu al-Hasan 'Ali al-Mas'udi
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- al-Mas῾ūdī, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Michelangelo Guidi, al-MAS‛ŪDĪ, Abū 'l-Ḥasan ‛Alī ibn al-Ḥusain, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1934.
- al-Mas'udi, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- (EN) John A. Haywood, al-Masʿūdī, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Opere di Abu al-Hasan 'Ali al-Mas'udi, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Abu al-Hasan 'Ali al-Mas'udi, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Al-Mas'udi, su Goodreads.
- Masʿūdī, Murūj al-dhahab, 9 voll., ed. Charles Barbier de Meynard e Abel Pavet de Courteille, Parigi, Imprimerie Impériale, 1861-77, vol. V, 222, 223, 224-5 e 242-6.
- Vol. I di 9, su archive.org.
- Vol. II di 9, su archive.org.
- Vol. III di 9, su archive.org.
- Vol. IV di 9, su archive.org.
- Vol. V di 9, su archive.org.
- Vol. VI di 9, su archive.org.
- Vol. VII di 9, su archive.org.
- Vol. VIII di 9, su archive.org.
- Vol. IX di 9, su archive.org.
- musicologie.org Scritti di musicologia di Abu al-Hasan 'Alī al-Masʿūdī. Fonti, edizioni, bibliografia, note (in francese).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 188451064 · ISNI (EN) 0000 0001 0779 1886 · CERL cnp00404505 · LCCN (EN) n79074487 · GND (DE) 119185598 · BNE (ES) XX854752 (data) · BNF (FR) cb12015979m (data) · J9U (EN, HE) 987007256717805171 |
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