Luigi De Mitri

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Luigi De Mitri

Luigi De Mitri (Squinzano, 4 febbraio 1943) è un pittore e storico dell'arte italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Orfano di padre, deceduto durante la guerra in un incidente ferroviario,[1] studia a Lecce diplomandosi presso l'Istituto d'Arte e successivamente frequenta la locale Accademia di Belle Arti. Sempre a Lecce nel 1966 intraprende l'insegnamento, prima in varie scuole e istituti, e dal 1972 al 2005, in qualità di docente di geometria descrittiva e storia dell'arte, presso il liceo scientifico.[2]

L'attività artistica, invece, comincia nel 1962 e continua durante e dopo il periodo di insegnamento.[3] Ogni opera sembra frutto di ispirazione tematica, sia essa sociale, religiosa o culturale. Il centro dell'interesse artistico di De Mitri si trova nell'arte sacra,[1][4] ma si è dedicato anche a tematiche di attualità sociale,[5] come nella serie di 10 opere sui barboni della stazione Termini di Roma.[6]

Ha esposto a Bari, Palermo, Sanremo, Genova, Boario, Milano, Roma, Firenze, Enschede, Strasburgo, Madrid, New York, Los Angeles, Gerusalemme.[7]

In qualità di storico dell'arte si è cimentato anche con la scrittura, toccando tematiche storiche e artistiche.[8]

Produzione artistica[modifica | modifica wikitesto]

Le sue opere sono realizzate con diverse tecniche quali: dipinti ad olio su tela e tavola, sanguigne su tavola, disegni, incisioni ed affreschi. Tra gli affreschi: Il Carnevale in Paradiso a Castrignano del Capo per l'oratorio di Giuliano, Gli Ottocento Martiri di Otranto nella parrocchia di Maria Ss. Immacolata di Otranto e Le Quattro Fasi dell'Amore a Villa Perseo, Santa Maria di Leuca. I dipinti a olio spaziano da tematiche religiose, come i cento dipinti dal titolo La Sacra Bibbia o i numerosi dipinti sulla Divina Commedia Dalle angosce delle tenebre all'estasi della luce, a tematiche sociali come nella serie di dipinti I Barboni della Stazione Termini, La Madonna dei Barboni, Emigranti, Il naufragio della Speranza,[7] e culturali come Erotikà Pathémata. Gli Amori Infelici di Partenio di Nicea.[2] Ha illustrato il libro Cercate le cose di lassù. Riflessioni per tutto l'anno scritto da Papa Benedetto XVI, edito da Libreria Editrice Vaticana.[9]

Pubblicazioni e saggi[modifica | modifica wikitesto]

  • Vangelo secondo Luca: illustrazioni di Luigi De Mitri, Edizioni "Vivere In" Monopoli, Roma[10]
  • Il Vangelo secondo Giovanni, Edizioni "Vivere In" Monopoli, Roma[senza fonte]
  • Dall'angoscia delle tenebre all'estasi della luce nel viaggio di Dante, Edizioni Panico Galatina[11]
  • Luigi De Mitri: nel magico mondo del mito, Edizioni Schena, Fasano[12]
  • Il Grande Mistero dell'Arte. Fidia - Michelangelo, ed. Nemapres[13]
  • Bozzetti (1960-1996), Edizioni Panico Galatina[14]
  • A confronto Masaccio e Masolino da Panicale[senza fonte]
  • Cenni storici sulla prospettiva scientifica[senza fonte]
  • David nella storia dell'Arte (sec XV-XVII), Edizioni Panico Galatina[15]
  • Una Finestra sull'Arte del Medioevo ed. Il Tuareg Eventi stampa Officine Grafiche Palermo[senza fonte]
  • La Luce in Arte - Nove innovatori rivoluzionari dal XIII al XVIII secolo[senza fonte]

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • 2015 - Premio Europa e Cultura del Parlamento europeo per il volume Il Grande Mistero dell'Arte. Fidia - Michelangelo.[16]
  • 2017 - Premio Vela dell'Arte[senza fonte] - Complesso Storico - Sala Pietro Novelli Monreale (PA), per collezione su La Divina Commedia (86 tele)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Interviste/ De Mitri, il pittore dell'arte sacra: «Ho illustrato il libro del Papa», su www.quotidianodipuglia.it, 17 giugno 2012. URL consultato il 7 settembre 2022.
  2. ^ a b Rotary Palermo Montepellegrino: la mostra del maestro Luigi De Mitri chiude il 29, su PalermoToday. URL consultato il 7 settembre 2022.
  3. ^ Sandra Sammali, Magiche visioni nella pittura profetica del maestro Luigi De Mitri, su Salento Medico, 14 settembre 2019. URL consultato il 7 settembre 2022.
  4. ^ Redazione ilModeratore, “L’eccidio di Padre Puglisi", donato quadro al Centro di accoglienza Padre Nostro, su Il Moderatore, 22 dicembre 2015. URL consultato il 7 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2022).
  5. ^ AA.VV. Enciclopedia del '900. Volume I pagina 247, Il Quadrato.
  6. ^ Antonio Benvenuto, Profili Artistici: DE MITRI LUIGI, su Espressioni d'Arte, 25 maggio 2022. URL consultato il 7 settembre 2022.
    «AA.VV. Enciclopedia del '900 Volume I a/f pag. 247, ed. Il Quadrato,Cologno Monzese (MI)»
  7. ^ a b Sarà esposta all’Onu la mostra “emigranti” del Maestro De Mitri, su Palermo World, 5 febbraio 2017. URL consultato il 16 settembre 2022.
  8. ^ Redazione Culturelite, “Jacopo della Quercia – Donatello” di Luigi De Mitri, su Social Magazine culturale - recensioni, articoli, social media. URL consultato il 7 settembre 2022.
  9. ^ Cercate le cose di lassù Riflessioni per tutto l'anno Testi di Joseph Ratzinger Miniature del Maestro Luigi De Mitri, su vaticanum.com.
  10. ^ Lukas (Evangelist Heiliger), Vangelo secondo Luca: illustrazioni di Luigi De Mitri, Edizioni Vivere In, 1990. URL consultato il 9 settembre 2022.
  11. ^ Luigi De Mitri: dall'angoscia delle tenebre all'estasi della luce nel viaggio di Dante, Grafiche Panico, 1994. URL consultato il 16 settembre 2022.
  12. ^ Toti Carpentieri, Luigi De Mitri: nel magico mondo del mito, Schena Editore, 1993. URL consultato il 10 settembre 2022.
  13. ^ Luigi De Mitri, Il grande mistero dell'arte: Fidia-Michelangelo, Edizioni Nemapress, 2015, ISBN 978-88-7629-125-8. URL consultato il 9 settembre 2022.
  14. ^ Bozzetti - 1960-1996, su BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web, 1996. URL consultato il 16 settembre 2022.
  15. ^ David nella storia dell'arte - sec. 15.-17., su BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web, 2005. URL consultato il 16 settembre 2022.
  16. ^ Pantaleo Tommasi, PREMIO EUROPA E CULTURA, su newsimedia.net, 4 dicembre 2015. URL consultato il 9 settembre 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA.VV. Enciclopedia del '900 Volume I (A/F), ed. Il Quadrato

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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