Boario Terme

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Boario Terme
frazione
Boario Terme – Veduta
Boario Terme – Veduta
Le terme
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Brescia
Comune Darfo Boario Terme
Territorio
Coordinate45°53′40″N 10°11′12″E / 45.894444°N 10.186667°E45.894444; 10.186667 (Boario Terme)
Abitanti2 352 (2006)
Altre informazioni
Cod. postale25047
Prefisso0364
Fuso orarioUTC+1
Patronosanta Maria delle Nevi
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Boario Terme
Boario Terme

Boario (Boér in dialetto camuno) è una frazione del comune di Darfo Boario Terme, posto nella bassa Val Camonica, a nord del Lago d'Iseo. È centro turistico e termale.

La cittadina sorge attorno alle omonime terme.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Terme[modifica | modifica wikitesto]

Le sorgenti spontanee di cui la zona è ricca presentano una concentrazione di numerosi sali minerali, fra cui soprattutto il ferro, che rendono le acque indicate come integratori dietetici[senza fonte].

Ci sono quattro sorgenti naturali, caratterizzate da diverse concentrazioni di minerali, chiamate Antica Fonte, Igea, Fausta e appunto Silia (ora ha mutato nome in Boario), tutte contenute nel grande Parco delle Terme.

Il Padiglione dell'Antica Fonte, un loggiato semicircolare che termina nella Cupola Marazzi, dal nome dell'architetto Americo Marazzi [1], edificato nel 1913, è un esempio di architettura Liberty.[2]

Lo sfruttamento delle sorgenti di acque minerali, note come Terme di Boario, inizia a metà del XIX secolo. Fino a quel periodo, la zona dove oggi sorge il sito termale, era nota come Casì o Cadì de Boér, Casino di Boario, in dialetto camuno.[3]

Oltre un secolo di storia e conoscenza ha permesso di perfezionare le modalità migliori per ottenere i numerosi e vari benefici portati da queste straordinarie acque: le cure idropiniche, ovvero le cure a base di acqua termale per depurare il corpo da scorie e tossine, le cure inalatorie, la fango-balneoterapia e la massoterapia. A queste si aggiungono piscine termali, saune finlandesi, bagni turchi, docce emozionali, percorsi Kneipp e cascate di ghiaccio.[4]

Con il trionfo della moda di "passare le acque", nella seconda metà dell'Ottocento l'acqua Antica Fonte compare nei negozi degli speziali milanesi, accolta come un vero e proprio toccasana. Uno dei suoi più noti estimatori fu Alessandro Manzoni, che ne ordinò - tramite una lettera oggi conservata negli archivi delle Terme - più di cento bottiglie, per trattare un'affezione epatica. Anche la sua seconda moglie, Teresa Stampa, ebbe modo di apprezzare personalmente la straordinaria efficacia di queste acque termali, come testimonia una sua lettera datata 16 dicembre 1845: "...avevo poi anche desiderato e stabilito tante volte di volerle dir io, di mia mano, che la mia totale guarigione l'ho dovuta alle acque di Boario".

[5]A partire dai primi anni del XX secolo, le terme diventeranno un luogo di villeggiatura mondano, in seguito all'apertura dell'allora Grand Hotel des Thermes[senza fonte].

Da allora le attività termali hanno costituito la principale attrazione turistica attorno alla quale ruota la vita della cittadina. Dopo una fase di calo strutturale e di crisi delle attività termali avvenuta durante gli anni novanta, a partire dalla ristrutturazione del 2007 le terme hanno ripreso a essere un polo di attrazione, soprattutto per la famosa spa, le cure estetiche e per i centri benessere. Le attività e le cure termali sono praticabili nel parco delle terme, nell'attiguo Centro Cure Violati, oltre che nei centri benessere dei numerosi hotel della zona.

Parco comunale delle incisioni rupestri di Luine[modifica | modifica wikitesto]

Si trova in posizione rialzata rispetto al centro di Boario, sulla destra orografica della valle, ed è raggiungibile a piedi dalla strada che collega Boario Alta a Gorzone.

Si tratta di un luogo ricco di numerose rocce d'arenaria rossa recanti le caratteristiche incisioni rupestri della Val Camonica, oltre a un piccolo stagno e a sbalzi erbosi. Nel parco sono visibili anche alcune marmitte glaciali, testimonianza dell'ultima glaciazione.

Masso dei Corni freschi[modifica | modifica wikitesto]

Fra le incisioni visibili nel territorio di Boario, va menzionato il megalite con figure di alabarde, chiamato Masso dei Corni Freschi. Il megalite e i suoi petroglifi sono visibili al di là della piccola collina di arenaria rossa detta "Monticolo", che si trova a est del centro di Boario Terme. Le incisioni raffigurate sul megalite risultano essere isolate, dato che nella stessa area non sono stati rinvenuti altri petroglifi.

Dal punto di vista stilistico, queste raffigurazioni sono assimilabili alle molte statue stele rinvenute in Val Camonica e attribuite al periodo del Calcolitico Camuno, come del resto i più noti Massi di Cemmo e il Capitello dei Due Pini, considerati anche dello stesso periodo.[6]

Archeopark[modifica | modifica wikitesto]

Sorge in prossimità del megalite, un parco tematico dedicato alla preistoria alpina, costruito attorno ad un laghetto artificiale. Il parco mostra le condizioni e le tecniche di vita dei popoli della preistoria alpina. Ospita inoltre numerosi laboratori archeodidattici e di archeologia sperimentale.

Architettura religiosa[modifica | modifica wikitesto]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti

Folklore[modifica | modifica wikitesto]

Gli scütüm sono, nei dialetti camuni, dei soprannomi o diminutivi, a volte anche personali, altre indicanti tratti caratteristici di una comunità. Quello che contraddistingue gli abitanti di Boario è Piharöi (pisciaroli), evidentemente riferito alle proprietà diuretiche della loro acqua termale.[8]

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Boario si trova sulla SS42 del Tonale e della Mendola. È raggiungibile da Brescia, costeggiando il Lago d'Iseo e da Milano e Bergamo, percorrendo la SS42, attraverso la Val Cavallina. Tempi di percorrenza in automobile: 25 minuti circa da Iseo. 45 minuti circa da Brescia. 50 minuti circa da Bergamo.

Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]

Boario Terme è attraversata dalla ferrovia Brescia-Iseo-Edolo ed è servita dalla fermata omonima a sua volta affiancata da un'autostazione per le linee interurbane. La fermata odierna fu aperta nel 1956 in sostituzione della precedente che percorreva l'originario tracciato a fianco della strada nazionale.

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Oltre alle cure termali e di benessere e alle escursioni al Parco delle Terme e alle Incisioni rupestri, è agevole praticare una serie di sport, fra cui soprattutto:

Nel periodo invernale, gli impianti sciistici di risalita di Borno e di Monte Campione sono raggiungibili con 40 minuti circa di automobile.

Nel 1982 Boario Terme fu sede di arrivo di una tappa del Giro d'Italia.

Tappe del Giro d'Italia con arrivo a Boario Terme
Anno Tappa Partenza km Vincitore di tappa Maglia rosa
1982 17ª Fiera di Primiero 235 Bandiera dell'Italia Silvano Contini Bandiera dell'Italia Silvano Contini

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Eugenio Baglioni e Gio Lodovico, Valle Camonica. Una valle da sogno, Gianico, La Cittadina, 2008, pp. 22.
  2. ^ AA VV, Itinera - 6 - Architettura e pittura, Breno, Tipografia Camuna, 2007, p. 9.
  3. ^ Tratto da: Lino Ertani, Dizionario del dialetto camuno e di toponomastica, Artogne, Tipografia M. Quetti, 1980, pp. 168.
  4. ^ Le migliori località termali della Lombardia, su BresciaToday. URL consultato il 1º gennaio 2021.
  5. ^ La storia di Boario Terme, su termediboario.it. URL consultato il 1º gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2021).
  6. ^ Emmanuel Anati, I Camuni. Alle Radici della Civiltà Europea, Milano, Jaka Book, 1979, pp. 240.
  7. ^ Eugenio Fontana, Terra di Valle Camonica, Brescia, Industrie Grafiche Bresciane, 1984, pp. 20.
  8. ^ Lino Ertani, Dizionario del dialetto camuno e di toponomastica, Artogne, Tipografia M. Quetti, 1980, pp. 168.

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