Via Francigena nel Canavese

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Duomo di Ivrea, abside e campanili romanici. Ivrea è la XLV mansio dell'Itinerario di Sigerico

Il tratto della Via Francigena nel Canavese - o, per meglio dire dell'itinerario che Sigerico, arcivescovo di Canterbury, percorse nell'anno 990 avendo cura di annotare le varie tappe suo viaggio - si snoda tra Pont Saint Martin, uscendo della valle d'Aosta, per giungere ad Ivrea (punto di sosta che Sigerico annota con l'antico nome di Everi) e proseguire verso Santhià (altro punto di sosta annotato come Sca Agath) in territorio biellese.

Caratteristiche del percorso[modifica | modifica wikitesto]

Per il pellegrino che, superato il colle del Gran San Bernardo, è disceso lungo la valle d'Aosta sino a Pont Saint Martin su un cammino circondato da aspri rilievi montuosi, il tratto canavesano della Via Francigena si presenta più agevole e ameno, caratterizzato, sulla sinistra, dal verde dei boschi che ricoprono le pendici dell'Anfiteatro morenico di Ivrea. Il percorso è costellato da una moltitudine di laghetti anch'essi, come i rilievi morenici, formatisi con il ritiro dei ghiacciai che nel Pleistocene ricoprivano interamente la zona. Altri scorci di paesaggio che si presentano al pellegrino - particolarmente nel tratto che attraversa i comuni di Carema e di Settimo Vittone - testimoniano l'arte della coltivazione della vite e la fatica dell'uomo che, nei secoli, ha strappato alle colline i terrazzamenti ove sono collocati i pergolati, sostenuti dai caratteristici pilun (colonnette in pietra imbiancate con la calce).
Numerosi castelli e solitarie chiesette romaniche punteggiano il percorso e offrono al pellegrino - in queste terre ove ancora si rinnova il ricordo di Re Arduino - suggestioni di memorie medievali: particolarmente antica e ricca di affreschi è la Pieve di San Lorenzo a Settimo Vittone, mentre alquanto suggestivi, a Piverone, sono i ruderi del cosiddetto Gesiun. Suggestioni medievali altrettanto vive si hanno visitando il deambulatorio e la cripta del Duomo di Ivrea che parlano del vescovo Warmondo, fiero avversario di Re Arduino.

Segnale della via Francigena vicino ad Ivrea
Via dei Vigneti a Carema

La Francigena non era propriamente una via, ma piuttosto un fascio di vie, un sistema viario con molte alternative che il pellegrino sceglieva in base ai luoghi dove sapeva di trovare ospitalità e alle informazioni che acquisiva sulla sicurezza dei tragitti. La "Associazione Europea delle Vie Francigene", a fini della promozione culturale e turistica di questa importante eredità storica, propone ai visitatori ben definiti percorsi e strutture ricettive. Alla associazione "La Via Francigena di Sigerico" di Ivrea sono affidati i compiti di marcatura del percorso e di assistenza ai pellegrini e turisti in transito in terra canavesana[1].

Il tratto curato dall'associazione va dall'uscita da Pont-Saint-Martin sino a Cavaglià, in territorio biellese, per un totale di circa 48 km.
Gli altri comuni toccati dal percorso sono: Carema, Settimo Vittone, Borgofranco d'Ivrea, Montalto Dora, Ivrea, Cascinette d'Ivrea, Burolo, Bollengo, Palazzo Canavese, Piverone, Viverone, Roppolo[2].
Nel corso del 2010 è stata completata le segnaletica del "percorso ufficiale", con le caratteristiche piccole immagini bianche del pellegrino. Nello spirito di dovuta attenzione all'antico fascio di vie, che offrivano al viandante molteplici alternative possibili, sono in corso di rilevamento alcune varianti che contribuiscono alla valorizzazione storico-culturale del territorio. Particolarmente suggestiva è la variante che da Settimo Vittone sale tra i rilievi dell'anfiteatro morenico di Ivrea, toccando i comuni di Nomaglio, e Andrate per ridiscendere verso Chiaverano e proseguire per Burolo e Bollengo. Interessante è anche la variante che da Torre Balfredo (frazione di Ivrea) giunge ad Albiano ed Azeglio (nei cui pressi tocca il Santuario di Sant'Antonio Abate, già ospizio per i pellegrini risalente almeno al XIII secolo[3]) per proseguire verso Santhià.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Le informazioni sulla attività dell'associazione "La Via Francigena di Sigerico" di Ivrea sono tratte dal sito della Associazione Archiviato il 2 giugno 2012 in Internet Archive., URL consultato il 22-12-2010
  2. ^ Informazioni dettagliate sulle varie tappe del percorso della via Francigena in territorio italiano e le relative mappe possono essere ottenute attraverso il sito Cammina Francigena Archiviato il 1º aprile 2012 in Internet Archive., URL consultato il 22-12-2010
  3. ^ Nel 1999 si è tenuta presso il santuario una conferenza dal titolo "Un antico ospizio sulla via Francigena". Appunti sulla conferenza possono essere scaricati dal sito della Associazione ARTEV, URL consultato il 22-12-2010

Luoghi da visitare lungo il percorso[modifica | modifica wikitesto]

Da Pont Saint Martin ad Ivrea[modifica | modifica wikitesto]

Luogo Cosa vedere Immagine 1 Immagine 2 Collegamenti
Pont-Saint-Martin - Il ponte romano [1] Archiviato il 24 maggio 2010 in Internet Archive.
- La cappella di Sant'Erasmo

Il ponte romano

La cappella di Sant'Erasmo
- Foto di Pont-Saint-Martin
Carema - I terrazzamenti e le vigne
(con i caratteristici pilun)
- La cappella di San Rocco (XVII sec)
- La fontana di via Basiglia (XVI sec)
- La casaforte medievale detta Gran Masun

Veduta del paese

Paesaggio con vigneti
(produzione del vino Carema)
- Foto di Carema
Settimo Vittone - I terrazzamenti e le vigne
- I ruderi del castello dei Palma di Cesnola
- Il castello di Settimo
- La Pieve di San Lorenzo
- La chiesa romanica di Montestrutto

La chiesa di San Giacomo
a Montestrutto
- Foto di Settimo
Borgofranco d'Ivrea - I caratteristici balmetti [2]
- I resti dell'antico ricetto
- La chiesa parrocchiale
- Palazzo Marini [3]
-

La torre-porta

Palazzo Marini
Montalto Dora - I laghetti tra le colline moreniche
- la parrocchiale di Sant'Eusebio
- Villa Casana
- La cappella di San Rocco
- Il Castello di Montalto
- Foto di Montalto

Visitando Ivrea[modifica | modifica wikitesto]

Luogo Cosa vedere Immagine 1 Immagine 2 Collegamenti
Ivrea Il Duomo di Ivrea:
- I campanili, il deambulatorio e l'abside
- Il chostro dei canonici
- La cripta
- Gli affreschi (XIII-XV secolo)
- Tombe di Warmondo e di Taddeo McCarthy

La cripta

Il chiostro dei canonici
- Foto del Duomo di Ivrea
Ivrea - Il castello di Ivrea

Veduta del castello

Una bifora
- Foto del Castello di Ivrea
Ivrea Memorie romaniche:
- La chiesa di Sant'Ulderico
- La torre Santo Stefano
- La cappella dei Tre Re a Monte Stella

La torre Santo Stefano

La cappella dei Tre Re
- Foto della cappella dei Tre Re
Ivrea - La Chiesa di San Bernardino

Il convento di San Bernardino
- Foto della chiesa di San Bernardino

Da Ivrea a Cavaglià[modifica | modifica wikitesto]

Luogo Cosa vedere Immagine 1 Immagine 2 Collegamenti
Bollengo e
Palazzo Canavese
- I paesaggi boschivi della Serra Morenica
- La chiesa romanica dei Santi
Pietro e Paolo
- la torre-porta di Palazzo

La chiesa romanica
dei Santi Pietro e Paolo

La torre-orologio di Palazzo
- Foto di Bollengo
- Foto di Palazzo Canavese
Piverone - Il ricetto
- Vedute della Serra Morenica
- La suggestiva solitaria chiesa
romanica detta il Gesiun

La torre-porta del ricetto
- Foto di Piverone
Viverone - Il lago di Viverone
- Il campanile romanico della
Cella di S. Michele
- La chiesa di San Rocco

Lago di Viverone

La Cella di San Michele
- Foto di Viverone
Roppolo - Il castello di Roppolo

Il castello di Roppolo

Veduta del castello
-Foto di Roppolo
Cavaglià - Parrocchiale di S. Michele Arcangelo
- Chiesa di Santa Maria di Babilone
- Il sito archeologico di Menhir

Santa Maria di Babilone

San Michele Arcangelo
-Foto di Cavaglià

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Antonella Perotti, La via francigena in Canavese : pellegrini, monaci e mercanti sulle strade del Medioevo, Santhià, Grafica Santhiatese, 1998
  • Via Francigena sulle orme di Sigerico, dal Gran San Bernardo ai luoghi santi di Roma, Milano, Touring, 2009.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]