LaTavia Roberson

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LaTavia Roberson nel 2018

LaTavia Marie Roberson (Houston, 1º novembre 1981) è una cantautrice, attrice, personaggio televisivo e imprenditrice statunitense, conosciuta per essere stata uno dei membri fondatori del gruppo musicale Destiny's Child. L'artista ha vinto due Grammy Award, tre Soul Train Music Award e venduto oltre 25 milioni di copie tra singoli e album come membro del girl group[1][2].

Dalla controversa uscita dalle Destiny's Child nel 2000, Roberson ha proseguito la carriera come solista rilasciando alcuni singoli. Contemporaneamente è entrata a far parte dei coach del programma televisivo R&B Divas Atlanta, recitato in film e spettacoli teatrali.[3][4]

Ha inoltre aperto un'agenzia di menagement per sportivi, la Roberson Sports Management nel 2018,[5] e divenendo membro della compagnia di prodotti per capelli Luxury Hair Direct.[6]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

1990-2000: Destiny's Child[modifica | modifica wikitesto]

La stella sulla Hollywood Walk of Fame delle Destiny's Child.
Lo stesso argomento in dettaglio: Destiny's Child.

Cresciuta a Houston, LaTavia Roberson diventa amica di Beyoncé Knowles, fondano insieme il gruppo femminile Girls Tyme.[7] Sotto la guida del padre di Beyoncé Mathew Knowles, il gruppo viene rinominato Destiny's Child nel 1996, vedendo nella formazione anche Kelly Rowland e LeToya Luckett.[8] Il gruppo musicale firma un contratto con la Columbia Records con cui pubblicano il loro album di debutto Destiny's Child che contiene le hits No, No, No, With Me e Get on the Bus.[9]

Nel 1999 le ragazze tornano in studio e pubblicano The Writing's on the Wall, che diviene uno dei più venduti album da parte di una girl group, infatti è stato certificato dalla RIAA 8 volte disco di platino.[10] I singoli estratti dall'album sono: Bills, Bills, Bills, Bug a Boo, Jumpin' Jumpin' e Say My Name.[2] Nel dicembre 1999, poco prima di girare il video di Say my name, LaTavia e LeToya non vengono chiamate per registrare il video, venendo rimpiazzate con i nuovi membri del gruppo Michelle Williams e Farrah Franklin, che lascerà il gruppo pochi mesi dopo.[11] Le due ex componenti del gruppo entrano in causa legale con il manager, riprendendo il caso più volte nel corso degli anni 200.[12]

Nonostante l'uscita dal gruppo, la cantante ha vinto due Grammy Award e tre Soul Train Music Award grazie al brano Say My Name.[1]

2001-2013: proseguimento con la carriera musicale e il debutto da attrice[modifica | modifica wikitesto]

Successivamente alla rottura con le Destiny's Child, LeToya e LaTavia fondano insieme a Tiffany Beaudon e Naty Quinones un gruppo musicale, le Anjel. Il gruppo, che si presentò per la prima volta ai Grammy Awards del 2001, intraprese un progetto discografico composto da 22 tracce, denominato Heavenly, che non venne mai pubblicato.[13] Nel 2003, dopo una serie di apparizioni televisive, il gruppo si sciolse a seguito del fallimento della casa discografica 581 Entertainment, con cui avevano firmato il contratto.[14]

Nel 2005, LaTavia fu invitata a sostituire Kandi nel gruppo Xscape, declinato dall'artista per problemi personali e famigliari.[15] Nel luglio 2006, è stato confermato dalla stessa LaTavia, che stava registrando il suo album di debutto dal marzo dello stesso anno. Ha collaborato con produttori come Scott Storch.[16] L'album, previsto per il 2009, conteneva collaborazioni con OutKast, André 3000 e Swizz Beatz, ma non venne mai completato.[16]

Nel 2007, LaTavia e gli altri ex membri LeToya Luckett e Farrah Franklin sono apparse nella serie televisiva Boulevard of Broken Dreams raccontando la loro versione di quanto accaduto durante il loro periodo con le Destiny's Child.[17] L'anno successivo, LaTavia debutta come attrice in uno spettacolo teatrale itinerante per gli Stati Uniti, intitolato Those Jeans.[18] Nel 2009, LaTavia è apparsa nella canzone Swagga Check di Young Sween nel suo album The Goodie Room, pubblicato da Fleet Street Records.[19] Nel 2010, LaTavia è apparsa nel programma The Real Housewives of Atlanta.[20]

Nel 2013, LaTavia ha recitato nelle opere teatrali How to Love e Not My Family di J.F. Bailey.[21]

2014-presente: R&B Divas, cinema e imprenditoria[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2014, la Roberson è stata aggiunta al cast principale di R&B Divas: Atlanta,[3] grazie a cui ottiene successo nel panorama televisivo statunitense apparendo in numerosi talk show, tra cui il The Wendy Williams Show. Nel 2015, la Roberson ha annunciato di essere entrata nel business dei capelli con Luxury Hair Direct.[6] Nel 2016, Roberson ha iniziato una serie online su YouTube chiamata The Online Diary of LaTavia Roberson.[22]

Nel 2017, ha fatto il suo debutto cinematografico come attrice nel film horror But Deliver Us from Evil, recitando al fianco di Eric Roberts.[23] Nello stesso anno è apparsa anche in altri due film Dirty South House Arrest e The Hills. Roberson ha pubblicato la sua prima canzone come artista solista, Best Time of Your Life, il 23 giugno 2017.[24]

Nel novembre 2018, ha fondato la Roberson Sports Management, con i piani di rappresentare nuovi sportivi del mondo del pugilato.[5]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Il 21 agosto 2013, Roberson ha dato alla luce la figlia Lyric Richard, nata dalla relazione con il produttore musicale Rodney Richard.[25] A seguito di un aborto spontaneo avvenuto nel 2016,[26] il 23 settembre 2019, nasce il secondo figlio della coppia, Londyn Richard.[27]

Controversie[modifica | modifica wikitesto]

Destiny's Child[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2000, successivamente alla pubblicazione del secondo album in studio del gruppo The Writing's on the Wall, viene annunciato che LaTavia Roberson e Letoya Luckett non faranno più parte delle Destiny's Child, venendo sostituite dai nuovi membri Michelle Williams e Farrah Franklin.[11] Le due ex componenti avviano una causa legale contro il manager Mathew Knowles, sostenendo che il manager «ha tentato di ottenere la tutela legale come tutore di Luckett e Roberson, si è rifiutato di condividere informazioni finanziarie con loro e i loro genitori e le abbia sostituite senza informarle». Le due ex componenti hanno infatti raccontato di essere venute a conoscenza della loro uscita dal gruppo guardando il video realizzato per il brano Say My Name.[12]

Roberson ha raccontato «Matthew non usava mezzi termini e può essere difficile accettare quel tipo di critica quando sei una ragazzina, [...] Noi cercavamo di non farci separare, essendo amiche di lunga data».[11]

Alcolismo[modifica | modifica wikitesto]

Roberson a seguito dell'uscita dalle Destiny's Child ha sofferto di alcolismo, portandola a un arresto nello stato della Georgia per guida in stato di ebbrezza nel 2010.[28]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Con le Destiny's Child[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Discografia delle Destiny's Child.

Da solista[modifica | modifica wikitesto]

  • 2009 – Swagga Check (Young Sween feat. LaTavia Roberson)
  • 2017 – Best Time of Your Life
  • 2017 – Baby Love Crazy (Darryl Allen feat. LaTavia Roberson)
  • 2018 – Lord's Prayer (Nia feat. Bryant McCarty, Latavia Roberson e Dajione)

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

  • Beverly Hood, regia di Tyler Maddox (1999)
  • But Deliver Us from Evil, regia di Joshua Coates (2017)
  • Dirty South House Arrest, regia di Daphne Hayes (2017)
  • The Hills, regia di Stephen Stix Josey (2017)

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

  • Real Housewives of Atlanta, programma tv (2014, 2017)
  • The Wendy Williams Show, talk show (2014) - ospite ricorrente
  • R&B Divas: Atlanta, talent show (2014) - coach
  • Great Day Houston, programma tv (2017) - ospite ricorrente

Webserie[modifica | modifica wikitesto]

  • The Online Diary of LaTavia Roberson, webserie (2016)

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

  • Those Jeans (2008)
  • How to Love, regia di J.F. Bailey (2013)
  • Not My Family, regia di J.F. Bailey (2013)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) LaTavia Roberson, su GRAMMY.com, 23 novembre 2020. URL consultato il 28 giugno 2021.
  2. ^ a b (EN) LaTavia Roberson Announces New Docuseries & Dispels Her Label as the 'Bitter' Former Destiny's Child Member, su Billboard. URL consultato il 28 giugno 2021.
  3. ^ a b ‘R&B Divas’ Star LaTavia Roberson Says Destiny’s Child Grammy Wins Proves She’s A Star Despite Struggley Singing Voice!, su Bossip, 8 luglio 2014. URL consultato il 1º luglio 2021.
  4. ^ (EN) LaTavia Roberson Opens Up About Miscarriage: 'Her Spirit Has Guided Me, su PEOPLE.com. URL consultato il 1º luglio 2021.
  5. ^ a b (EN) Roberson Sports Management L.L.C, LaTavia Roberson Takes on All Comers with New Business Venture, su prnewswire.com. URL consultato il 1º luglio 2021.
  6. ^ a b (EN) Hair Extensions, Luxury Hair Direct's LaTavia Roberson on LA HAIR, su Brazilian Hair Extensions, 24 settembre 2015. URL consultato il 1º luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2021).
  7. ^ (EN) LaTavia Roberson Announces New Docuseries & Dispels Her Label as the 'Bitter' Former Destiny's Child Member, su Billboard. URL consultato il 28 giugno 2021.
  8. ^ (EN) Gil Kaufman, Destiny's Child's Long Road To Fame (The Song Isn't Called 'Survivor' For Nothing), su MTV News. URL consultato il 28 giugno 2021.
  9. ^ (EN) Destiny's Child Released Their First Album 20 Years Ago, su Essence. URL consultato il 28 giugno 2021.
  10. ^ (EN) Beyoncé's 'Dangerously in Love' Album Surpasses 5 Million Sold in U.S., su Billboard. URL consultato il 28 giugno 2021.
  11. ^ a b c (EN) Louise Randell, Destiny's Child star LeToya Luckett left homeless after being booted from band, su mirror, 1º settembre 2020. URL consultato il 28 giugno 2021.
  12. ^ a b (EN) Christina Saraceno, Christina Saraceno, Destiny's Lawsuit Settled, su Rolling Stone, 25 luglio 2002. URL consultato il 28 giugno 2021.
  13. ^ (EN) Archive-Teri-vanHorn, Ex-Destiny's Child Members Say Their Name Is Angel, su MTV News. URL consultato il 4 luglio 2021.
  14. ^ (EN) In 2005, Pharrell Founded a Latina R&B Girl Group Inspired by Selena and The Supremes, su Remezcla, 4 maggio 2017. URL consultato il 4 luglio 2021.
  15. ^ (EN) Where Are They Now? Find Out What Happened To The Other Members Of Destiny’s Child (PHOTOS), su Global Grind, 11 gennaio 2013. URL consultato il 4 luglio 2021.
  16. ^ a b LaTavia's Old Myspace Message. URL consultato il 4 luglio 2021.
  17. ^ (EN) "Blvd. of Broken Dreams" Destiny's Child/Jonathan Brandis (TV Episode 2007), su IMDb. URL consultato il 4 luglio 2021.
  18. ^ Radio Swiss Classic, su radioswissclassic.ch. URL consultato il 4 luglio 2021.
  19. ^ The Goodie Room - Microsoft Store, su web.archive.org, 10 settembre 2016. URL consultato il 4 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 10 settembre 2016).
  20. ^ (EN) LaTavia Talks About Being Fired From Destiny’s Child On “RHOA”, su HelloBeautiful, 9 novembre 2010. URL consultato il 4 luglio 2021.
  21. ^ Minyvonne Burke, Former Destiny’s Child Member LaTavia Roberson Reportedly In Critical Condition Due To Pregnancy Complications, su International Business Times, 5 luglio 2016. URL consultato il 4 luglio 2021.
  22. ^ (EN) TheQGentleman, LaTavia Roberson Shares life In Online Diary, su QG, 1º giugno 2016. URL consultato il 4 luglio 2021.
  23. ^ (EN) But Deliver Us From Evil (2017). URL consultato il 4 luglio 2021.
  24. ^ (EN) LaTavia Roberson turned EDM? Check out her new single, su FanSided, 22 giugno 2017. URL consultato il 4 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 28 giugno 2017).
  25. ^ (EN) INTRODUCING LYRIC RICHARD!, su BCK Online, 24 settembre 2013. URL consultato il 4 luglio 2021.
  26. ^ (EN) Former Destiny's Child Member LaTavia Roberson Opens Up About Heartbreaking Loss Following Hospital Emergency, su Essence. URL consultato il 4 luglio 2021.
  27. ^ (EN) Aww! Let These Sweet Photos Of LaTavia Roberson and Her Adorable Kids Brighten Your Day, su Essence. URL consultato il 4 luglio 2021.
  28. ^ (EN) LaTavia Roberson: Getting Kicked out of Destiny's Child Led to Depression, su PEOPLE.com. URL consultato il 4 luglio 2021.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN294149294393880522700 · ISNI (EN0000 0003 5967 9671 · SBN DDSV306893 · Europeana agent/base/73834 · LCCN (ENno2021133452 · WorldCat Identities (ENviaf-294149294393880522700
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