Janine Charrat

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Janine Charrat

Janine Charrat (Grenoble, 24 luglio 1924Rueil-Malmaison, 29 agosto 2017) è stata una ballerina e coreografa francese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Janine Charrat fu un talento molto precoce, difatti iniziò ad esibirsi all'età di sette anni,[1]esordendo bambina nel film La morte del cigno (1937), allieva di Ljubov' Nikolaevna Egorova e di Alexandre Volinine.[2]

Successivamente, all'età di quindici anni, ballò diretta da Serge Lifar, invece nel 1941 si esibì in numerosi spettacoli con Roland Petit.[1][3]

Nel 1946, subito dopo la fine della seconda guerra mondiale, la Charrat venne scritturata dal Nouveau Ballet de Montecarlo, dopo aver riscosso un grande successo come coreografa (1945) nel Jeu de cartes di Igor Stravinskij,[1][3]per i Ballets des Champs-Èlysées.[2]

Nel 1948 collaborò con i Ballets de Paris di Roland Petit e, infine, nel 1951 formò una propria compagnia, Les Ballets de Janine Charrat, che realizzò lunghe tournée in Europa,[3] ottenendo grandi successi con la compagnia,[1] che fu ribattezzata nel 1953 Le Ballet de France.[2]

Tra le altre sue realizzazioni, si può ricordare, nel 1956, l'allestimento dei Sette peccati capitali, con musiche di Antonio Verretti e, fra i solisti, Tamara Tumanova.[1]

Con il passare degli anni si caratterizzò per la tendenza a balletti più spettacolari, tra i quali si possono menzionare soprattutto Les collectionneurs (1972) e Signe 7 (1974).[3]

Successivamente si è impegnata soprattutto nell'insegnamento.[3]

Nel 1980 ricevette l'incarico di direttrice per la danza del Centro Pompidou a Parigi.[2]


Opere[modifica | modifica wikitesto]

Balletti[modifica | modifica wikitesto]

Coreografie[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Charrat, Janine, in le muse, III, Novara, De Agostini, 1965, p. 237.
  2. ^ a b c d Charrat, Janine, su sapere.it. URL consultato il 14 febbraio 2021.
  3. ^ a b c d e Janine Charrat, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 14 febbraio 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (FR) André Philippe Hersin, Ballets Janine Charrat, in Les Saisons de la danse, n. 6, Parigi, 1968.
  • (FR) Gilbert Serres, Coulisses de la danse, Parigi, France-Europe éditions, 2005.
  • (FR) Philippe Verrièle, Légendes de la danse, une histoire en photos 1900 - 2000, Parigi, Éditeur Hors Collection, 2002.

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