Jan Rogowski (aviatore)

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Jan Aleksander Rogowski
NascitaJurowce, 17 giugno 1915
MorteStowmarket, 17 agosto 1997
Cause della morteIncidente aereo
Luogo di sepolturaCimitero di Northwood
Dati militari
Paese servitoBandiera della Polonia Polonia
Bandiera della Francia Francia
Bandiera del Regno Unito Regno Unito
Forza armataSiły Powietrzne
Armée de l'air
Royal Air Force
SpecialitàCaccia
GradoWarrant officier
GuerreSeconda guerra mondiale
CampagneCampagna di Polonia
Campagna di Francia
BattaglieBattaglia d'Inghilterra
Decorazionivedi qui
dati tratti da Jan Rogowski[1]
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Jan Aleksander Rogowski (Jurowce, 17 giugno 1915Stowmarket, 17 agosto 1997) è stato un militare e aviatore polacco, asso dell'aviazione polacca nel corso della seconda guerra mondiale.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Gruppo di piloti del No.303 Squadron vicino a un Hawker Hurricane. Da sinistra in prima fila: Pilot Officer Mirosław Ferić, Flight Lieutenant John A. Kent, Flying Officer Bogdan Grzeszczak, Pilot Officer Jerzy Radomski, Pilot Officer Witold Łokuciewski, Pilot Officer Bogusław Mierzwa (da Łokuciewskim), Flying Officer Zdzisław Henneberg, sergente Jan Rogowski e sergente Eugeniusz Szaposznikow. Al centro con gli occhiali il Flying Officer Jan Zumbach.

Nacque a Jurowce, un villaggio nel Voivodato della Podlachia, il 17 giugno 1915, figlio di Jan e Paulina Pasiecka.[1] Dopo aver frequentato il liceo completò la sua formazione come meccanico presso un istituto tecnico, conseguendo il diploma nel novembre 1936.[1] Seguendo l'esempio del fratello si arruolò nella Siły Powietrzne come pilota, iniziando l'addestramento nel gennaio 1937.[1] Svolse la maggior parte della sua formazione presso il deposito di Lida, passando poi alla scuola di combattimento di Grudziądz. Al termine dei corsi fu assegnato alla 151ª Eskadra Mysliwskaa di Porubanek (ora Vilnius), volando con i caccia PZL P.7a.[2] Al momento dell'attacco tedesco nel settembre 1939 prestava servizio con il 162ª Eskadra Mysliwska[N 1] del 6° Putk Lotniczy basata a Leopoli, ed equipaggiata con i caccia PZL P.11c.[3] Al termine della breve campagna militare, il 18 settembre riparò in Romania dove fu internato,[4] ma riuscì a fuggire imbarcandosi su una nave a Balčik, in Bulgaria, salpando per la Francia, e arrivando a Marsiglia il 19 dicembre.[1]

Assegnato al deposito polacco sull'aeroporto di Lyon-Bron,[5] si unì subito a una compagnia di aviatori polacchi diretti in Inghilterra, dove arrivò il 27 febbraio 1940 per essere assegnato, con la matricola 780965, alla Royal Air Force Volunteer Reserve.[6] Dopo la valutazione del suo addestramento venne inviato alla No.5 Operational Training Unit di Aston Down per effettuare la conversione sui caccia Hawker Hurricane.[1] Il 13 agosto venne assegnato al No. 303 "Warszaw Kościuzko" (Polish) Squadron di stanza a Northolt.[7] Partecipò alla battaglia d'Inghilterra reclamando l'abbattimento di un Messerschmitt Bf 109 il 2 settembre, ma quattro giorni dopo rimase ferito alle gambe dal fuoco di risposta di un bombardiere Dornier Do 17 ed effettuò un atterraggio d'emergenza a Biggin Hill con l'Hurricane V7243.[1] Non rientrò in servizio sino al 23 ottobre, e fu decorato con la Croce al valore il 23 dicembre 1940.[1]

Il 2 febbraio 1941 venne assegnato al No.74 Squadron a Biggin Hill, equipaggiato con i Supermarine Spitfire.[1] Rimase nuovamente ferito in un atterraggio d'emergenza a Langley Green, Eastbourne il 24 effettuato con lo Spitfire P7559.[1] Abbatté un caccia Bf 109 durante una volo di pattugliamento dello squadron il 7 aprile 1941.[1]

Passò in servizio presso il No. 308 Squadron di Northolt il 6 agosto 1941, rimanendo con esso fino al 1 luglio 1942, quando fu inviato al volo 1489, un'unità di rimorchio di bersagli.[1] Tornò alle operazioni belliche il 23 giugno 1943 quando venne assegnato al No.302 Squadron a Heston.[1] Promosso sergente di volo il 1 settembre, e gli furono assegnate due barrette alla Croce al valore (7 ottobre 1943).[1] Il 9 gennaio 1944 venne assegnato alla No.16 Fighter Training School di Newton per un corso di istruttori e il 23 maggio 1944 fu trasferito alla No.2 Air Gunners School di Finningley come pilota di staff.[1]

Il 10 giugno 1944 passò al No.306 Squadron a Holmesly South, e il 1 luglio fu promosso Warrant officer.[1] Durante il suo servizio con No.306 Squadron distrusse quattro bombe volanti V-1.[1] Il 17 agosto 1945 fu insignito della Croce d'argento dell'Ordine Virtuti militari (nr. 11118) e la Croce d'argento al merito con le spade.[1]

Fu assegnato al 25 EFTS di Hucknall il 20 agosto 1945 per un corso di istruttorie, e fu posto in congedo presso il Polish Air Force Depot di Blackpool il 21 dicembre 1945 con il grado di Warrant officer.[1]

Si stabilì definitivamente a Ipswich, nel Regno Unito.[1] Non si sposò mai, e morì il 17 agosto 1997 presso la Meadows Nursing Home di Stowmarket, nel Suffolk.[1] Sepolto in una fossa comune, grazie all'interessamento di Richard King, la salma fu riesumata nel 1999 e sepolta nel cimitero cattolico di New Lawn.[8]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze polacche[modifica | modifica wikitesto]

Croce d'argento dell'Ordine Virtuti militari - nastrino per uniforme ordinaria
Croce al valore (3) - nastrino per uniforme ordinaria
— 7 ottobre 1943.
Medal Lotniczy - nastrino per uniforme ordinaria
Distintivo di pilota - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze estere[modifica | modifica wikitesto]

Distinguished Flying Cross - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tale squadriglia era assegnata a protezione dell'Armata di Lodz.

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u Allspitfirepilots.
  2. ^ Belcarz, Peczkowski 2001, p.206.
  3. ^ Belcarz, Peczkowski 2001, p. 194.
  4. ^ Cynk 1998, p. 94.
  5. ^ Cynk 1998, p. 102.
  6. ^ Cynk 1998, p. 152.
  7. ^ Cynk 1998, p. 155.
  8. ^ King 2012, p. 398.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Bartolomiej Belcarz e Robert Peczkowski, WHITE EAGLES. The Aircraft, Men and Operations of the Polish Air Force 1918-1939, Ottringham, Hikoki Publications Ltd, 2001, ISBN 1-902109-73-2.
  • (EN) Jerzy B. Cynk, The Polish Air Force at War. The Official History 1939-1943, Atgley, Schiffer Publishing Ltd., 1998, ISBN 0-7643-0559-X.
  • (PL) Richard King, Dywizjon 303 walka i codzienność, Warszawa, Wydawnictwo RM, 2012, pp. 39, ISBN 978-83-7243-979-6.
  • (PL) Tadeusz Jerzy Krzystek e Anna Krzystek, Polskie Siły Powietrzne w Wielkiej Brytanii w latach 1940-1947 łącznie z Pomocniczą Lotniczą Służbą Kobiet (PLSK-WAAF), Sandomierz, Stratus, 2012.
  • (EN) John Lake, The Battle of Britain, Etobicoke (Ontario), Prospero Books, 2000, ISBN 1-55267-007-4.
  • (PL) Jerzy Pawlak, Polskie eskadry w Wojnie Obronnej 1939, Warszawa, Wydawnictwa Komunikacji i Łączności, 1991.
  • (PL) Piotr Sikora, Asy polskiego lotnictwa, Warszawa, Oficyna Wydawnicza Alma-Press, 2014, pp. 213-217.
  • (PL) Józef Zieliński, Asy polskiego lotnictwaa, Warszawa, Agencja lotnicza ALTAIR, 1994, p. 38.
  • (PL) Józef Zieliński, Lotnicy polscy w Bitwie o Wielką Brytanię, Warszawa, Oficyna Wydawnicza MH, 2005, pp. 46-47.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]