Hades (gruppo musicale)

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Disambiguazione – Se stai cercando il gruppo musicale black metal avente lo stesso nome, vedi Hades Almighty.
Hades
Paese d'origineBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
GenereThrash metal[1]
Periodo di attività musicale1978 – 1989
1998 – 2002
2009 – in attività (nel 1991, 1994 e 2004 si sono riuniti eccezionalmente per la realizzazione di nuovo materiale)
EtichettaMetal Blade
Album pubblicati11
Studio7
Live1
Raccolte3
Opere audiovisive2
Sito ufficiale

Gli Hades sono un gruppo musicale thrash metal statunitense formatosi a Paramus, nel New Jersey, nel 1978[2].
Inizialmente adottarono uno stile speed metal[3] per poi orientarsi verso il thrash tecnico[4] dei primi due album, in seguito s'indirizzarono invece verso il groove metal.

Storia del gruppo[modifica | modifica wikitesto]

1978-1989[modifica | modifica wikitesto]

La band venne fondata dal chitarrista Dan Lorenzo[3] che impiegò più di tre anni alla ricerca di una formazione definitiva. Nel 1982 uscì il primo singolo intitolato Deliver Us from Evil che venne registrato col cantante Paul Smith, il batterista Tom Coombs, e Joe Casili che, insieme a Lorenzo, si occupò sia delle parti di chitarra che di basso, sebbene Anthony Vitti venne accreditato come il bassista[5][6]. Vitti fu presto sostituito da Lou Ciarlo (in seguito negli Attacker) e con lui incisero le canzoni Rogues March, Gloomy Sunday e Easy Way Out; le prime due vennero pubblicate sullo split album Born to Metalize edito dalla Megaforce Records nel 1984, mentre la terza apparve sulla compilation Metal Massacre VI della Metal Blade[2].

Successivamente vi fu l'ingresso di tre nuovi membri: Scott LePage sostituì Joe Casili, Jimmy Schulman divenne il nuovo bassista ed arrivò il cantante Alan Tecchio[6]. Con questa formazione registrarono il singolo The Cross uscito nel 1985 e due anni dopo pubblicarono l'album in studio intitolato Resisting Success.[7][8] Poco dopo l'uscita di questo primo full-length Ed Fuhrman sostituì LePage per la realizzazione del disco If at First You Don't Succeed... che venne reso disponibile nel 1988. Questi due primi album in seguito assunsero lo status di classici dello speed metal[3][9]. In seguito al tour del 1989 la band si sciolse e Tecchio si unì ai Watchtower[9], mentre Lorenzo creò i Non-Fiction[2].

1991 e 1994[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1991 si esibirono in una performance dal vivo al Newark's Studio One che venne registrata e pubblicata come Live on Location[2].
Tre anni dopo si riformarono esclusivamente per la realizzazione dell'album Exist to Resist[9] che uscì però nel 1995. Il disco contiene anche materiale registrato nel 1989[10] e vede il ritorno di Scott LePage questa volta in veste di bassista[2].

1998-2002[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1998 tornarono ufficialmente in attività[3] con la pubblicazione della raccolta The Lost Fox Studio Sessions (contenente vecchi demo)[11] e con l'innesto del batterista Dave Lescinsky. Durante l'estate incisero l'album $avior$elf edito il gennaio seguente dalla Metal Blade, l'etichetta discografica che pubblicò anche i due lavori successivi.
Nel 2000 Lescinsky venne sostituito da Ron Lipnicki (in seguito negli Overkill) e con lui realizzarono il disco The Downside, in seguito al quale si esibirono al Wacken Open Air con il ritorno del bassista Jimmy Schulman.[6] A giugno dell'anno seguente uscì il loro sesto album, ma alcuni mesi dopo i membri della band si divisero nuovamente[3] per dedicarsi ad altri progetti musicali[6][12].

2004[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2004 siglarono un accordo con la Mausoleum Records per la pubblicazione della raccolta Nothing Succeeds like Success del 2005, un doppio CD contenente i primi due album e tre bonus track tra cui l'inedita Thinktank registrata per l'occasione[12].

2009-oggi[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2009 si riunirono con il batterista Tom Coombs e con Scott LePage alla chitarra, per poi esibirsi l'anno successivo in un paio di concerti, tra cui il festival Keep It True in Germania[13][14].
Nel 2011 annunciarono il ritorno di Ed Fuhrman al posto di LePage e l'arrivo del bassista Kevin Bolembach, già compagno di Dan Lorenzo nei Non-Fiction[15]; inoltre dichiararono di voler pubblicare un DVD intitolato Live In Germany contenente materiale tratto dai concerti del 2000 a Wacken e del 2010 al Bang Your Head!!![16][17].
L'anno seguente, in occasione del venticinquesimo anniversario del disco d'esordio, avrebbero dovuto partecipare all'Headbangers Open Air[16][17] ma l'esibizione venne in seguito annullata da Dan Lorenzo, il quale ritenne di non avere tempo sufficiente per prepararsi adeguatamente all'evento in cui avrebbe dovuto suonare i vecchi pezzi tecnicamente complicati[18].

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Formazione attuale[modifica | modifica wikitesto]

  • Alan Tecchiovoce (1985-1989, 1991, 1994, 1998-2002, 2004, 2009-oggi)
  • Dan Lorenzochitarra (1978-1989, 1991, 1994, 1998-2002, 2004, 2009-oggi)
  • Ed Fuhrman – chitarra (1987-1989, 1991, 1994, 1998-2002, 2004, 2011-oggi)
  • Kevin Bolembach – basso (2011-oggi)
  • Tom Coombs – batteria (1982-1989, 1991, 1994, 2009-oggi)

Ex componenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Anthony Vitti – basso (1982)
  • Lou Ciarlo – basso (1983-1984)
  • Jimmy Schulman – basso (1985-1989, 1991, 2000-2002, 2004, 2009-2011)
  • Dave Lescinsky – batteria (1998-2000)
  • Ron Lipnicki – batteria (2000-2002, 2004)
  • Joe Casili – chitarra (1982-1984)
  • Scott LePage – chitarra (1985-1987, 2009-2011), basso (1994, 1998-2000)
  • Paul Smith – voce (1982-1984)

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

Album dal vivo[modifica | modifica wikitesto]

  • 1991 - Live on Location

Raccolte[modifica | modifica wikitesto]

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

  • 1982 - Deliver Us from Evil
  • 1985 - The Cross

Split[modifica | modifica wikitesto]

Videografia[modifica | modifica wikitesto]

  • 2009 - Bootlegged In Boston 1988
  • 2011 - Re-United & Re-Ignited

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Hades (USA) - discography, line-up, biography, interviews, photos, su spirit-of-metal.com. URL consultato il 14 dicembre 2015.
  2. ^ a b c d e (EN) Hades, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 14 dicembre 2015.
  3. ^ a b c d e (EN) The BNR Metal Pages - Band, su bnrmetal.com. URL consultato il 14 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2015).
  4. ^ (EN) No Life 'til Metal - CD Gallery - Hades, su nolifetilmetal.com. URL consultato il 14 dicembre 2015.
  5. ^ (EN) HADES: Rare 1982 Single made Available Digitally, su blabbermouth.net, 15 febbraio 2012. URL consultato il 7 febbraio 2017.
  6. ^ a b c d (EN) Hades, su metallian.com. URL consultato il 7 febbraio 2017.
  7. ^ (EN) Hades - The Cross / Widow's Mite (1985) [Single], su metalkingdom.net. URL consultato il 7 febbraio 2017.
  8. ^ (EN) Hades - Resisting Success (1987), su metalkingdom.net. URL consultato il 7 febbraio 2017.
  9. ^ a b c (EN) metal.it » Gruppi » Hades, su metal. URL consultato il 14 dicembre 2015.
  10. ^ (EN) HADES' 'Exist To Resist' To Be Reissued With Bonus Tracks, su blabbermouth.net, 18 agosto 2009. URL consultato il 7 febbraio 2017.
  11. ^ (EN) Hades If At First You Don`t Succeed, su metal-rules.com, febbraio 2000. URL consultato il 7 febbraio 2017.
  12. ^ a b (EN) Interviews, su danlorenzo.net, luglio 2005. URL consultato il 7 febbraio 2017.
  13. ^ (EN) HADES' 'Resisting Success' Lineup To Reunite For Two Shows, su blabbermouth.net. URL consultato il 14 dicembre 2015.
  14. ^ (EN) HADES: 'Resisting Success' Lineup Announces Only U.S. Show, su blabbermouth.net. URL consultato il 14 dicembre 2015.
  15. ^ (EN) ED FUHRMAN Replaces SCOTT LEPAGE In HADES, su blabbermouth.net. URL consultato il 14 dicembre 2015.
  16. ^ a b (EN) HADES To Release 'Live In Germany' DVD, su blabbermouth.net. URL consultato il 14 dicembre 2015.
  17. ^ a b Hades: pubblicato il DVD ‘Live In Germany’, su metallus.it. URL consultato il 14 dicembre 2015.
  18. ^ (EN) HADES Guitarist Unable To Perform With Band At Germany's HEADBANGERS OPEN AIR Festival, su blabbermouth.net. URL consultato il 14 dicembre 2015.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN145663720 · LCCN (ENno2008008621 · GND (DE10316184-3 · BNF (FRcb14251968f (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no2008008621
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