Guglielmo d'Aigrefeuille il Giovane

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Guillaume d'Aigrefeuille il Giovane, O.S.B.Clun.
cardinale di Santa Romana Chiesa
Ritratto del cardinale d'Aigrefeuille.
 
Incarichi ricoperti
 
Nato1339 a La Font
Ordinato presbiteroin data sconosciuta
Creato cardinale12 maggio 1367 da papa Urbano V
Deceduto13 gennaio 1401 ad Avignone
 

Guillaume d'Aigrefeuille il Giovane (La Font, 1339Avignone, 13 gennaio 1401) è stato un cardinale francese.

Cardinale di Santo Stefano al Monte Celio, fu figlio cadetto di Aymar d'Aigrefeuille, maresciallo della corte pontificia ad Avignone, nipote dei cardinali Guillaume d'Aigrefeuille il Vecchio e Faydit d'Aigrefeuille e cugino di secondo grado dei papi Clemente VI e Gregorio XI.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Gioventù e studi[modifica | modifica wikitesto]

Nacque nell'antico comune di La Font, oggi nel dipartimento del Corrèze, da Aigline de Montal e Aymar d'Aigrefeuille[1]. I suoi genitori, di ascendenza cavalleresca e imparentati con alcuni alti prelati, lo avviarono fin da giovane alla carriera ecclesiastica.

Entrato inizialmente nel monastero benedettino di Cluny, venne trasferito temporaneamente per poter seguire i corsi all'università di Tolosa, dove ottenne il dottorato in diritto canonico. Verso il 1362 venne chiamato a ricoprire il ruolo di decano del capitolo della cattedrale di Clermont, poi nominato protonotario apostolico e successivamente uditore della Sacra Rota.

Cardinale di Santo Stefano[modifica | modifica wikitesto]

Venne eletto come unico cardinale del concistoro del 12 maggio 1367 da papa Urbano V. L'età del neoeletto non era un ostacolo essendovi state altre promozioni ben più eclatanti nei pontificati di Clemente V e Clemente VI. A soli ventotto anni diventò dunque cardinale presbitero di Santo Stefano al Monte Celio e seguì il papa nel viaggio a Roma. Il suo primo soggiorno romano terminò con il rientro di Urbano V ad Avignone, dove morrà poco tempo dopo. Partecipò al suo primo conclave il 29 dicembre 1370, quando 18 dei 20 cardinali del Sacro Collegio[2] proclamarono papa il cugino di Aigrefeuille, Pierre Roger de Beaufort, che prese il nome di Gregorio XI.

Il nuovo pontefice gli assegnò la carica di canonico prebendario di Highworth e arcidiacono del Berkshire. Nel 1377 venne nominato cardinale camerlengo di Santa Romana Chiesa e designato da Gregorio XI come proprio esecutore testamentario nel marzo dell'anno successivo.

Legato di Clemente VII[modifica | modifica wikitesto]

Il 26 marzo 1378 morì Gregorio XI e così l'Aigrefeuille entrò in conclave una seconda volta il 7 aprile 1378. I cardinali, per la maggioranza francesi ma sotto la spinta del volere del popolo di Roma, che richiedeva con clamore un papa italiano, elessero Bartolomeo Prignano, arcivescovo di Bari, papa col nome di Urbano VI, sesto ed ultimo non cardinale ad accedere al soglio pontificio. Tuttavia dopo solo cinque mesi di pontificato, il collegio cardinalizio, pentito della propria scelta, si riunì in un nuovo conclave a Fondi per eleggere l'antipapa Clemente VII, dando così inizio allo scisma d'Occidente. Mentre Urbano VI lo destituiva, il nuovo papa designò Aigrefeuille legato pontificio in Francia e il 7 maggio 1379 venne ricevuto alla corte di Vincennes da Carlo V. Dopo avere ottenuto il sostegno del re e dei suoi principi a Clemente VII, si diresse alla volta del Sacro Romano Impero, dove soggiornò dal 29 novembre 1379 al 25 gennaio 1385, al fine di ottenere l'appoggio del duca d'Austria e delle principali città tedesche all'antipapa. Questi, riconoscente, lo nominò cardinale protoprete nel maggio 1385.

Partecipò al suo ultimo conclave nel 1394 per l'elezione dell'antipapa Benedetto XIII, per poi ritirarsi presso il nipote Elzéar d'Aigrefeuille, barone di Gramat. Per volere testamentario, cedette tutti i propri beni al fratello Jean d'Aigrefeuille. Morì il 13 gennaio 1401 ad Avignone. Venne inumato nella cappella dedicata a Santo Stefano nella collegiata di San Marziale ad Avignone, di cui era stato uno dei benefattori. Il suo epitaffio recita:

(LA)

«HIC. IACET. REVERENDISSIMVS. IN CHRISTO. PATER. DOMINVS. GVILLELMVS. DE. AGRIFOLIO. DECRETORVM. DOCTOR. TIT. S. STEPHANI. IN COELIO MONTE. S. R. E. PRESBYTER CARDINALIS. QVI. OBIIT. DIE. XIIII. MENSIS. IANVARII. ANNO. A. NATIVITATE. DOMINI. MCCCCI. ANIMA. EIVS. IN. PACIS. QVIESCAT. AMEN.[3]

(IT)

«Qui giace il reverendissimo padre in Cristo, il signore Guillaume d’Aigrefeuille, dottore in diritto canonico, cardinale diacono della Santa Chiesa Romana al titolo di Santo Stefano al Monte Celio, morto il 13 del mese di gennaio dell'anno 1401 dalla nascita di Nostro Signore. Che la sua anima riposi in Pace. Amen.»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Oltre a Guillaume la coppia ebbe altri figli: Jean, barone di Gramat, Aymar II, signore di La Font e di Tudeils, Florence, che sposò Olivier de Cazillac, Hugues de Montferrand, Arnaud de Bérail, Hélène, detta Douce (la Bella), che sposò Jean de Maumont e Bertrand de Faudoas, Marie, che sposò Bertrand de Loudun e infine Hélie de Lestrade.
  2. ^ Erano assenti a causa del loro ruolo di legati pontifici in Italia Anglico de Grimoard, cardinale-vescovo di Albano, e Pierre d'Estaing, titolare di Santa Maria in Trastevere.
  3. ^ Jean Jacques Bourassé e Jacques Paul Migne, Dictionnaire d'épigraphie chrétienne, Parigi, 1852.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Cardinale presbitero di Santo Stefano al Monte Celio Successore
Élias de Saint-Yrieix, O.S.B. 12 maggio 1367 – 20 settembre 1378
Obbedienza avignonese: 20 settembre 1378 – 13 gennaio 1401
Guglielmo di Capua
(obbedienza romana)
Predecessore Camerlengo del Collegio cardinalizio Successore
Guglielmo d'Aigrefeuille il Vecchio, O.S.B. dopo il 4 ottobre 1369 – dopo il 25 novembre 1377 Niccolò Caracciolo Moschino, O.P.
Predecessore Camerlengo di Santa Romana Chiesa Successore
Pierre d'Estaing, O.S.B. dopo il 25 novembre 1377 – 20 settembre 1378
Obbedienza avignonese: 20 settembre 1378 – 13 gennaio 1401
Marino del Giudice
(obbedienza romana)
Predecessore Cardinale protopresbitero Successore
Pierre de Monteruc 20 maggio 1385 – 13 gennaio 1401 Leonardo Rossi, O.F.M.
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