Giant Robot (serie televisiva)

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Disambiguazione – Se stai cercando la serie animata, vedi Giant Robot - Il giorno in cui la Terra si fermò.
Giant Robot
Titolo originaleジャイアントロボ
PaeseGiappone
Anno1967
Formatoserie TV
Generefantascienza
Stagioni1
Episodi26
Durata30 min
Lingua originalegiapponese
Rapporto4:3
Crediti
Casa di produzioneToei Company
Prima visione
Dall'11 ottobre 1967
Al1 aprile 1968
Rete televisivaNET
Opere audiovisive correlate
OriginariaGiant Robot (manga)
RemakeGiant Robot - Il giorno in cui la Terra si fermò (1991)

Giant Robot (ジャイアントロボ?, Jaianto Robo), è una serie televisiva tokusatsu creata da Mitsuteru Yokoyama, tratta dal manga omonimo.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

La Terra è sotto attacco da parte di un gruppo di terroristi interstellari (sia umani che alieni) chiamati "Grande Fuoco" ("Gargoyle Gang" nella versione inglese). Il gruppo è comandato dall'imperatore alieno Guillotine, un alieno dalla pelle blu di aspetto simile al Lovecraftiano Cthulhu, che invia i propri ordini da una colorata astronave nascosta sul fondo di un oceano (presumibilmente il Pacifico). La strategia di attacco della Gang consiste nel rapire scienziati terrestri e costringerli a realizzare mostri giganti con cui poi seminare distruzione.

I protagonisti, un ragazzo di nome Daisaku Kusama (Johnny Sokko nella versione inglese), e un giovane chiamato Jūrō Minami (Jerry Mano), naufragano su un'isola dopo che un mostro della Gang, Dracolon, ha attaccato la nave su cui si trovavano. Qui vengono catturati dalla Gang e condotti in una base segreta. Riescono però a fuggire, e durante la fuga si trovano per caso in un grande complesso dove si sta costruendo un robot gigante che viene da loro ribattezzato "Giant Robot".

Una serie di eventi, e l'aiuto di uno degli scienziati prigionieri della Gang, fa sì che il robot gigante venga attivato e programmato a obbedire a Daisaku/Johnny, che viene anche reclutato da Jūrō/Jerry nell'organizzazione segreta Unicorn, la cui missione è difendere la Terra dagli invasori.

Il robot risulta essere capace di volare (e infatti spesso viene chiamato anche "Flying Robot") e dotato di una quantità di armi, nella tradizione mecha giapponese, come raggi di energia emessi dagli occhi, missili che possono essere lanciati dalle dita, e via dicendo. Giant Robot si oppone quindi ai mostri della Gang sconfiggendoli sistematicamente; lo stesso Dracolon viene affrontato e sconfitto nell'episodio 11.

La serie si chiude con l'epico scontro finale fra Giant Robot e l'Imperatore Guillotine, che per affrontare il suo nemico si trasforma a sua volta in un mostro gigante.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il tema è simile a quello della serie più famosa di Yokoyama Super Robot 28, ma con una maggiore presenza di elementi fantastici.

Trasmissione[modifica | modifica wikitesto]

La serie tokusatsu originale, prodotta da Toei Company e composta da 26 episodi, andò in onda sulla rete giapponese NET (poi TV Asahi) fra il 1967 e il 1968. La serie fu doppiata in inglese e trasmessa negli Stati Uniti col titolo Johnny Sokko And His Flying Robot.

Episodi (titoli versione inglese)[modifica | modifica wikitesto]

  1. Dracolon, The Great Sea Monster
  2. Nucleon, The Magic Globe
  3. The Gargoyle Vine - A Space Plant
  4. Monster Ligon-Tyrox, A Strange Monster
  5. The Gigantic Claw
  6. Dragon, The Ninja Monster
  7. Our Enemy - Scalion
  8. The Challenge of the Two-Headed Monster
  9. Tentaclon - An Electric Monster
  10. The Transformed Humans
  11. The Terrifying Sand Creature
  12. Amberon The Synthetic Monster
  13. Opticon Must Be Destroyed
  14. The Monstrous Flying Jawbone
  15. Igganog - The Ice-Berg Monster
  16. Torozon - An Enemy Robot
  17. Destroy the Dam
  18. X-7, A Mysterious Enemy Agent
  19. "Metron" - The Mysterious Space-Man
  20. Beware - The Radion Globe
  21. The Terrifying Space Mummy
  22. Clash of the Giant Robots
  23. "Dr, Eingali - Master of Evil"
  24. "Hydrazona" - A Terrifying Bacteria
  25. "Drakulon" - Creature of Doom
  26. The Last of Emperor Guillotine

Remake[modifica | modifica wikitesto]

La serie televisiva è stata rifatta in versione anime fra il 1992 e il 1998 con il titolo di Giant Robot - Il giorno in cui la Terra si fermò (ジャイアントロボ THE ANIMATION-地球が静止する日?, Jaianto Robo - The Animation - Chikyū ga seishi suru hi), come Original Anime Video di 7 episodi.

Riferimenti nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

  • Il chitarrista Buckethead è un fan di Giant Robot e la sua discografia contiene numerosi riferimenti alla serie. Il suo album di debutto Bucketheadland, ad esempio, contiene i brani Giant Robot Theme, Enter Guillatine e Giant Robot Vs. Guillatine, nonché clip audio tratti dalla versione inglese della serie.

Note[modifica | modifica wikitesto]


Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Aleksandr Mickovic, Marcello Rossi e Nicola Vianello, Jaianto Robo, in Enciclopedia della fantascienza in TV Vol. 1 - Dalle origini agli anni '60, Roma, Fanucci Editore, 2002, ISBN 88-347-0872-5.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]