Gastone Novelli (aviatore)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Gastone Novelli
Gastone Novelli davanti ad un Nieuport 27
NascitaAncona, 13 giugno 1895
MortePadova, 3 giugno 1919
Cause della morteIncidente al decollo (guasto)
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaCavalleria
CorpoCorpo aeronautico militare
SpecialitàCaccia
Reparto8º Reggimento "Lancieri di Montebello"
11ª Squadriglia da ricognizione e combattimento poi diventata 28ª
30ª Squadriglia
76ª Squadriglia Caccia
81ª Squadriglia Aeroplani
91ª Squadriglia Caccia
Anni di servizio1912 – 1919
GradoTenente
ComandantiFrancesco Baracca
GuerrePrima guerra mondiale
Comandante di76ª Squadriglia Caccia
DecorazioniMedaglia d'Argento al Valor Militare (3)
wwiaviation.com[1]
voci di militari presenti su Wikipedia

Gastone Novelli (Ancona, 13 giugno 1895Padova, 3 giugno 1919) è stato un ufficiale e aviatore italiano, pluridecorato con medaglia d'argento al valor militare. Asso dell'aviazione da caccia, è accreditato di 8 abbattimenti durante la prima guerra mondiale.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver completato gli studi fu assegnato ai Lancieri di Montebello. Chiese ed ottenne di essere destinato al Corpo aeronautico militare, prima il 31 luglio 1915 come Tenente Osservatore d'aeroplano della 11ª Squadriglia da ricognizione e combattimento Farman e poi come pilota, dopo avere frequentato un corso di pilotaggio alla scuola di Busto Arsizio.

Viene assegnato alla 30ª Squadriglia e poi ad un reparto caccia solamente il 20 marzo 1917, la 81ª Squadriglia Aeroplani. Ottenne quindi la sua prima vittoria in combattimento il 3 giugno 1917, abbattendo un biposto Hansa-Brandenburg C.I della Flik 4. Dopo altre due vittorie e molte missioni di volo, l'11 agosto 1917 gli venne conferito il comando della 76ª Squadriglia Caccia.

La 91ª Squadriglia aeroplani da caccia. Da sinistra; serg. Mario D'Urso, serg. Gaetano Aliperta, ten. Gastone Novelli, ten. Cesare Magistrini, cap. Bartolomeo Costantini, cap. Fulco Ruffo di Calabria, col. Pier Ruggero Piccio, ten. Guido Keller, magg. Francesco Baracca, ten. Ferruccio Ranza, ten. Mario de Bernardi, ten. Adriano Bacula, serg. Guido Nardini, sott. Eduardo Alfredo Olivero.

Il 22 agosto, rimase ferito in un combattimento aereo e quindi in convalescenza per breve tempo, ma dopo la rotta di Caporetto ritornò al fronte, assegnato ora alla 91ª Squadriglia aeroplani da caccia, comandata da Francesco Baracca. Qui ottenne le altre vittorie, abbattendo cinque velivoli nemici, alcuni in collaborazione con altri piloti della squadriglia, ed effettuando svariate missioni di attacco al suolo e ricognizione. Il 17 maggio 1918 abbatte assieme a Guido Nardini e Cesare Magistrini l'Albatros D.III dell’asso austriaco Franz Gräser della Flik 61J a Pero, frazione di Breda di Piave.

Alla fine della guerra con un totale di otto vittorie ufficialmente riconosciute, rimase al medesimo reparto quale ufficiale di carriera. Venne sanzionato con 10 giorni di rigore per avere eseguito acrobazie aeree sull'ippodromo dei Parioli a Roma.

Morì il 3 giugno 1919 per un incidente di volo: in decollo da Padova, il motore si bloccò per un guasto e, nel tentativo di rientrare sul campo, l'aeroplano stallò e si capovolse al suolo urtando l'argine di un fosso; venne trasportato in ospedale, ma le lesioni subite risultarono mortali.

L'aeroporto di Ravenna, il 19 giugno 1921, nel corso della prima edizione della Coppa Baracca (Trofeo Aviatorio collegato alle manifestazioni in memoria dell'asso italiano) fu intitolato a Gastone Novelli.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Pilota aviatore, in numerose missioni di ricognizione offensiva sul nemico, si distinse costantemente per mirabile ardimento, sprezzo del pericolo ed alto sentimento del dovere, ritornando più volte con l'apparecchio colpito, Settembre 1915 - gennaio 1917»
— 18 ottobre 1917
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Pilota da caccia, compiva numerosi ed arditi voli, dando prova di saldo coraggio e sostenendo molti combattimenti con rara perizia. Da solo, costringeva un velivolo nemico ad atterrare presso Aissovizza ed insieme ad un compagno attaccava due apparecchi avversari, abbattendone uno. Durante una ricognizione, disceso a bassa quota rimaneva ferito al braccio sinistro, contrattaccava efficacemente il nemico, conducendo quindi a termine il mandato ricevuto, Cielo del Basso e Medio Isonzo, 15 aprile - 22 agosto 1917»
— 15 settembre 1918
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Pilota ardito ed infaticabile, nel periodo di oltre un anno, attaccò risolutamente in numerosi combattimenti, intere pattuglie ed abbatteva, col concorso di altri piloti, velivoli nemici, sempre distinguendosi per l'irruenza e la tenacia nell'attacco e più volte riportando l'apparecchio gravemente colpito. Nelle nostre vittoriose offensive del giugno e ottobre 1918 mitragliò e bombardò apparecchi e concorse efficacemente alla distruzione di cinque apparecchi nemici, pronti a prendere il volo in campo di aviazione avversario, Cielo del Piave novembre 1917 e maggio-ottobre 1918. Cielo di Pordenone (La Comina) 29/10/1918»
— 8 aprile 1920

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ William Ira Boucher, Italian Aces of WW1 - Gastone Novelli, su wwiaviation.com. URL consultato il 13 agosto 2014.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Roberto Gentilli, Antonio Iozzi, Paolo Varriale Gli assi dell'aviazione italiana nella Grande Guerra, Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare, Roma 2002.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]