François-Louis Auvity

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François-Louis Auvity, P.S.S.
vescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricoperti
 
Nato9 gennaio 1874 a Germigny-l'Exempt
Ordinato presbitero27 maggio 1899
Nominato vescovo2 giugno 1933 da papa Pio XI
Consacrato vescovo6 luglio 1933 dall'arcivescovo Martin-Jérôme Izart
Deceduto15 febbraio 1964 (90 anni) a Germigny-l'Exempt
 

François-Louis Auvity (Germigny-l'Exempt, 9 gennaio 1874Germigny-l'Exempt, 15 febbraio 1964) è stato un vescovo cattolico francese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

François-Louis Auvity nacque a Germigny-l'Exempt il 8 gennaio 1874.

Formazione e ministero sacerdotale[modifica | modifica wikitesto]

Il 27 maggio 1899 fu ordinato presbitero per la Compagnia dei sacerdoti di San Sulpizio. Dopo alcuni anni di ministero, divenne responsabile della formazione dei sacerdoti dell'arcidiocesi di Bourges. Nel 1924 l'arcivescovo Martin-Jerome Izart lo nominò vicario generale.

Ministero episcopale[modifica | modifica wikitesto]

Il 2 giugno 1933 papa Pio XI lo nominò vescovo ausiliare di Bourges e titolare di Sarepta. Ricevette l'ordinazione episcopale il 6 luglio successivo dall'arcivescovo metropolita di Bourges Martin-Jérôme Izart, co-consacranti il vescovo di Tulle Jean Castel e quello di Nîmes Jean-Justin-Michel Girbeau.

Il 14 agosto 1937 lo stesso papa Pio XI lo promosse vescovo di Mende. Il suo episcopato fu poi segnato dalla seconda guerra mondiale. Ammirato dal maresciallo Philippe Pétain, considerò l'armistizio un male minore e si rallegrò dei pieni poteri concessi al maresciallo. Non si oppose al regime di Vichy, nonostante le sollecitazioni della resistenza della Lozère ad accogliere ebrei e stranieri. Il 2 luglio 1943 pubblicò una lettera su La quinzaine catholique du Gévaudan dove si disse favorevole al servizio di lavoro obbligatorio, al sequestro e al trasferimento nella Germania nazista di centinaia di migliaia di lavoratori francesi contro la loro volontà, al fine di partecipare allo sforzo bellico tedesco.

A causa del suo atteggiamento favorevole al regime di Vichy fu arrestato dopo la liberazione. Accettò di ritirarsi nell'abbazia di Bonnecombe nell'Aveyron. Annunciò la sua partenza il 22 settembre 1944 e il 28 ottobre dell'anno successivo papa Pio XII accettò la sua rinuncia al governo pastorale della diocesi e lo nominò vescovo titolare di Dionisiana. Si ritirò nell'abbazia di Nostra Signora di Bonneval a Le Cayrol. Nel 1947 pubblicò un libro sulla storia dell'abbazia.

Morì a Germigny-l'Exempt il 15 febbraio 1964 all'età di 90 anni. Il suo corpo venne quindi sepolto nella volta dei vescovi della cattedrale di Mende, sito del quale aveva promosso il restauro.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Huit siècles de vie cistercienne, Abbaye N.-D. de Bonneval, Rodez, imprimerie Carrère, 1947

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo titolare di Sarepta Successore
Pietro Doimo Munzani 2 giugno 1933 - 14 agosto 1937 Francesco Canessa
Predecessore Vescovo di Mende Successore
Jules-Alexandre Cusin 14 agosto 1937 - 11 settembre 1945 Maurice-Paul-Jules Rousseau
Predecessore Vescovo titolare di Dionisiana Successore
Antoni Jacek Zimniak 11 settembre 1945 - 15 febbraio 1964 Diego Maria Gómez Tamayo
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