Finale della Coppa delle Fiere 1965-1966

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Voce principale: Coppa delle Fiere 1965-1966.
Finale della Coppa delle Fiere 1965-1966
Dettagli evento
Competizione Coppa delle Fiere
Risultato
Barcellona
4
Real Saragozza
3
dopo i tempi supplementari
Andata
Barcellona
0
Real Saragozza
1
Data 14 settembre 1966
Città Barcellona
Impianto di gioco Camp Nou
Spettatori 50 000
Arbitro Bandiera dell'Ungheria István Zsolt
Ritorno
Real Saragozza
2
Barcellona
4
Data 21 settembre 1966
Città Saragozza
Impianto di gioco La Romareda
Spettatori 33 000
Arbitro Bandiera dell'Italia Concetto Lo Bello
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La finale dell'8ª edizione della Coppa delle Fiere fu disputata in gara d'andata e ritorno tra Barcellona e Real Saragozza.

Il 14 settembre 1966 al Camp Nou di Barcellona la partita, arbitrata dall'ungherese István Zsolt, finì 0-1. La gara di ritorno si disputò dopo una settimana allo stadio La Romareda di Saragozza e fu arbitrata dall'italiano Concetto Lo Bello. Il match terminò 2-4 e ad aggiudicarsi il trofeo fu la squadra catalana.

Il cammino verso la finale[modifica | modifica wikitesto]

Il Barcellona iniziò il cammino europeo contro gli olandesi dell'Utrecht, vincendo 7-1 in casa dopo che l'andata si concluse a reti inviolate. Al secondo turno i belgi dell'Anversa vinsero 2-1 l'andata in Belgio ma caddero 2-0 nel ritorno a Barcellona. Agli ottavi gli spagnoli affrontarono i tedeschi occidentali dell'Hannover 96, battendoli 1-0 in patria ma perdendo 2-1 in Germania Ovest: dati i regolamenti dell'epoca (che ancora non prevedevano la regola dei gol fuori casa) si andò quindi a una ripetizione che terminò 1-1 e i catalani passarono il turno per sorteggio. Ai quarti di finale i Blaugrana si scontrarono con i concittadini dell'Espanyol, vincendo 1-0 sia all'andata che il ritorno il derby. In semifinale il Barça affrontò gli inglesi del Chelsea, i quali persero 2-0 l'andata al Camp Nou ma vinsero col medesimo punteggio il ritorno al Stamford Bridge: anche stavolta fu necessaria una ripetizione che vide vincitori gli spagnoli per 5-0.

Il Real Saragozza esordì direttamente al secondo turno contro gli irlandesi dello Shamrock Rovers, battuti 3-2 tra andata e ritorno. Agli ottavi gli spagnoli affrontarono gli scozzesi dell'Hearts, pareggiando il doppio confronto con un risultato aggregato di 5-5 (3-3 in Scozia e 2-2 in Spagna): al replay gli aragonesi vinsero 1-0. Ai quarti di finale i Blanquillos affrontarono un'altra squadra scozzese, il Dunfermline, che eliminarono con un risultato aggregato di 4-3, maturato dopo i tempi supplementari. In semifinale fu la volta degli inglesi del Leeds Utd: dopo il successo spagnolo 1-0 alla Romareda, cui replicarono i britannici col 2-1 dell'Elland Road, si andò alla ripetizione giocata sempre a Leeds, che terminò 3-1 per gli ospiti di Ferdinand Daučík.

Le partite[modifica | modifica wikitesto]

A Barcellona va in scena la finale d'andata tra i padroni di casa, vincitori delle prime due edizioni, e il Real Saragozza, trionfante nel 1964 proprio al Camp Nou. La partita è subito accesa, con occasioni da una parte e dall'altra ma con gli aragonesi più in palla e che a cinque minuti dal termine della prima frazione trovano il vantaggio con Canário, abile a sfruttare un cross dalla sinistra di Juan Manuel Villa. Nel secondo tempo gli Azulgrana non hanno la reazione che si attende ed è ancora il Saragozza a tenere il pallino del gioco in mano, sebbene peccando di troppa imprecisione non riesce a chiudere i conti e la partita termina sullo 0-1.[1]

A Saragozza, dopo una settimana, si incontrano nuovamente le due compagini spagnole. Stavolta il Barcellona è più grintoso e al terzo minuto di gioco è già in vantaggio, grazie alla rete di Pujol che supera Enrique Yarza in uscita con un bel tiro di destro. Al 24' un errore difensivo degli ospiti permette a Villa di recuperare palla e servire Marcelino Martínez, che smarcato, lascia partire un tiro debole ma preciso che si insacca alle spalle di Salvador Sadurní. Sempre al 24', ma del secondo tempo, si riaprono le marcature grazie a Zaballa che sfrutta un cross di Pujol e porta i suoi sul 2-1. A cinque dal triplice fischio giunge il gol di Pujol che sembra chiudere definitivamente i giochi in favore dei catalani, ma tre minuti più tardi ancora Marcelino realizza il 2-3 da calcio d'angolo. Ai supplementari succede poco e niente almeno fino al 120' quando ancora Pujol, servito da Foncho, dribbla due difensori e realizza il gol che consegna la coppa ai suoi.[2]

Tabellini[modifica | modifica wikitesto]

Andata[modifica | modifica wikitesto]

Barcellona
14 settembre 1966, ore 19:45
Barcellona0 – 1
referto
Real SaragozzaCamp Nou (50 000 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Ungheria István Zsolt

Barcellona:
GK 1 Bandiera della Spagna Salvador Sadurní
Bandiera dell'Uruguay Julio César Benítez
Bandiera della Spagna Eladio Silvestre
Bandiera della Spagna Ramón Montesinos
Bandiera della Spagna Gallego
Bandiera della Spagna Antoni Torres
Bandiera della Spagna Pedro Zaballa
Bandiera della Francia Lucien Muller
Bandiera della Spagna José Antonio Zaldúa
Bandiera della Spagna Josep Maria Fusté
Bandiera della Spagna Luis Vidal
Allenatore:
Bandiera dell'Argentina Roque Olsen
Real Saragozza:
GK 1 Bandiera della Spagna Enrique Yarza
Bandiera della Spagna José Ramon Irusquieta
Bandiera della Spagna Severino Reija
Bandiera della Spagna Antonio Pais
Bandiera della Spagna Francisco Santamaría
Bandiera della Spagna José Luis Violeta
Bandiera del Brasile Canário
Bandiera della Spagna Eleuterio Santos
Bandiera della Spagna Marcelino Martínez
Bandiera della Spagna Juan Manuel Villa
Bandiera della Spagna Carlos Lapetra
Allenatore:
Bandiera della Cecoslovacchia Ferdinand Daučík

Ritorno[modifica | modifica wikitesto]

Saragozza
21 settembre 1966, ore 19:30
Real Saragozza2 – 4
(d.t.s.)
referto
BarcellonaLa Romareda (33 000 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Italia Concetto Lo Bello

Real Saragozza:
GK 1 Bandiera della Spagna Enrique Yarza
Bandiera della Spagna José Ramon Irusquieta
Bandiera della Spagna Severino Reija
Bandiera della Spagna Antonio Pais
Bandiera della Spagna Francisco Santamaría
Bandiera della Spagna José Luis Violeta
Bandiera del Brasile Canário  88’
Bandiera della Spagna Eleuterio Santos
Bandiera della Spagna Marcelino Martínez
Bandiera della Spagna Juan Manuel Villa
Bandiera della Spagna Carlos Lapetra
Allenatore:
Bandiera della Cecoslovacchia Ferdinand Daučík
Barcellona:
GK 1 Bandiera della Spagna Salvador Sadurní
Bandiera della Spagna Foncho
Bandiera della Spagna Eladio Silvestre
Bandiera della Spagna Ramón Montesinos
Bandiera della Spagna Gallego
Bandiera della Spagna Antoni Torres  88’
Bandiera della Spagna Pedro Zaballa
Bandiera della Spagna Pedro Mas
Bandiera della Spagna José Antonio Zaldúa
Bandiera della Spagna Josep Maria Fusté
Bandiera della Spagna Lluís Pujol
Allenatore:
Bandiera dell'Argentina Roque Olsen

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (ES) Barcelona, 0 - Zaragoza, 1 (PDF), su hemeroteca-paginas.mundodeportivo.com, mundodeportivo.com, 15 settembre 1966. URL consultato il 30 aprile 2017.
  2. ^ (ES) Zaragoza, 2 - Barcelona, 4 (PDF), su hemeroteca-paginas.mundodeportivo.com, mundodeportivo.com, 22 settembre 1966. URL consultato il 30 aprile 2017.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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