Farmacolite

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Farmacolite
Classificazione StrunzVII/C.25-20
Formula chimicaCaHAsO4·2(H2O)
Proprietà cristallografiche
Gruppo cristallinotrimetrico
Sistema cristallinomonoclino
Classe di simmetriadomatica
Parametri di cellaa = 5.959, b = 15.313, c = 6.357
Gruppo puntualem
Gruppo spazialeIa
Proprietà fisiche
Densità2,53-2,73 g/cm³
Durezza (Mohs)2-2,5
Sfaldaturabuona secondo {010}
Fratturairregolare
Colorebianco, giallo e rossastro
Lucentezzavitrea, sericea
Opacitàtraslucida
Strisciobianco
Diffusionemolto rara
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale

La farmacolite è un minerale, un arseniato acido idrato di calcio appartenente al gruppo omonimo.

Il nome deriva dal greco φὰρμακον = veleno e λίθος = pietra, per l'alto contenuto in arsenico

Descritta per la prima volta da Dietrich Ludwig Gustav Karsten (5 aprile 1768 - 20 marzo 1810), mineralogista tedesco, nel 1800

Abito cristallino[modifica | modifica wikitesto]

I cristalli sono aciculari in ciuffetti, molto raramente in cristalli singoli. La conformazione a ciuffi prende il nome di Fiori d'arsenico.

Origine e giacitura[modifica | modifica wikitesto]

La genesi è secondaria nelle zone di ossidazione dei giacimenti di arsenico. La paragenesi è soprattutto con haidingerite, eritrite, annabergite, gersdorffite e niccolite.

Forma in cui si presenta in natura[modifica | modifica wikitesto]

Si presenta in cristalli, in aggregati fibrosi, botrioidali, stalattitici, polverulenti e soffici. Anche come patine di colore biancastro-roseo.

Caratteri fisico-chimici[modifica | modifica wikitesto]

Per quanto riguarda la coesione, i cristalli sono flessibili. È debolmente solubile in acqua, molto invece negli acidi. va pulito con acqua distillata.

Località di ritrovamento[modifica | modifica wikitesto]

Ad Andreasberg, nell'Hartz, regione tedesca; a Jáchymov, in Boemia; a Wittichen, nella Foresta Nera tedesca; nel San Gabriel Canyon, in California.

In Italia si trova solo in patine, prodotto di alterazione dell'arsenico nella miniera di Brosso, presso Ivrea; a Stabiello, sopra Sondalo, in Valtellina; a Pizzo Canciano, in Valmalenco e in Val Fontana

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Mineralogia - Cornelis Klein - Zanichelli (2004)
  • Le rocce e i loro costituenti - Morbidelli - Ed. Bardi (2005)
  • Minerali e Rocce - De Agostini Novara (1962)
  • Guida al riconoscimento dei minerali - Borelli e Cipriani - Mondadori (1987)
  • I minerali d'Italia - SAGDOS - 1978

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Webmin, su webmineral.com.
  Portale Mineralogia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di mineralogia